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Torino-INTER 2-2

martedì 2 novembre 2010

CHAMPION LEAGUE 2010/11 : Tottenham - INTER 3-1

3 - 1
18'Van der Vaart
61' Crouch
85' Eto'o
89'Pavlyuchenko



Tottenham: 23 Cudicini; 2 Hutton, 4 Kaboul, 13 Gallas, 32 Assou-Ekotto; 7 Lennon, 6 Huddlestone, 14 Modric, 3 Bale; 11 Van Der Vaart; 15 Crouch. A disposizione: 37 Pletikosa, 8 Jenas, 9 Pavlyuchenko, 10 Keane, 12 Palacios, 19 Bassong, 21 Kranjcar. Allenatore: Harry Redknapp.



Inter: 12 Castellazzi; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu; 4 Zanetti, 11 Muntari; 88 Biabiany, 10 Sneijder, 27 Pandev; 9 Eto'o.

A disposizione: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 22 Milito, 23 Materazzi,

29 Coutinho, 39 Santon, 40 Nwankwo.

Allenatore: Rafael Benitez.






Un'Inter che in caso di successo si garantirebbe con due turni di anticipo un posto negli ottavi di finale di Champions League (e, con un contemporaneo pareggio fra Werder e Twente a Brema anche il primato nel girone, rendendo ininfluenti, e quindi senza alcuno stress le rimanenti due partite con tedeschi e olandesi) si presenta a Londra, nella tana del Tottenham, aprendo la tre giorni di coppa per il contingente italiano.
Benitez predica prudenza, memore della distrazione finale costata ai campioni d'Europa tre reti nel finale della sfida di due settimane fa al Meazza, finita 4-3, ma pretende il piglio di chi deve mostrare personalità e mettere in discesa la strada continentale, il tecnico madrileno però deve fare i conti con l'incredibile serie di guai fisici della sua rosa, nella bolgia di White Hart Lane non ci sono Julio Cesar e Cambiasso, finiti ko a Genova venerdì sera, out altro mezzo centrocampo (Stankovic, Mariga e Thiago Motta), ancora panchina per Milito, resta fuori al via Coutinho, giocano Pandev e Biabiany a supporto di Eto'o, con Sneijder in cabina di regia, il redivivo (e decisivo, con l'aiuto di Eduardo, a Marassi) Muntari e capitan Zanetti in mezzo, Maicon, Samuel, Lucio e Chivu davanti a Castellazzi, al debutto da titolare nell'Europa che conta.
Padroni di casa che recuperano Van der Vaart, fra i pali Cudicini, stante la squalifica di Heurelho Gomes, espulso a San Siro. L'ex guru del Liverpool vorrebbe, si diceva, un approccio positivo dei suoi, invece gli Spurs aggrediscono subito la Beneamata, che, a parte un tentativo velleitario del camerunese, soffre le pene dell'inferno per un quarto d'ora e va al tappeto al 18', quando Modric pesca sul filo dell'offside Van der Vaart, che brucia Samuel e inchioda l'1-0.
Fatica a reagire l’undici nerazzurro, che anzi prima della mezzora rischia il secondo… atterramento, quando Bale, scatenato come al solito ed imprendibile per Maicon, offre a Crouch un pallone da spingere in porta, destro sbilenco e meneghini graziati, ma l’allarme risuona eccome, anche perchè con questo risultato londinesi davanti, a pari punti, per la migliore differenza reti nel doppio confronto.
Al 36' pericolosa punizione per gli inglesi, deviato in corner il mancino di un Van der Vaart in grande spolvero, ammonito, in occasione del fallo, Samuel, un minuto più tardi la prima conclusione ospite, con un rasoterra di Sneijder che non sorprende l'ex portiere del Chelsea. Molto più determinante l'estremo difensore di Redknapp su punizione dell'olandese al 43', pare crescere l'Inter, come il suo bomber Eto'o, sei gol sinora nel torneo, ma al riposo va comunque sotto.
Ripresa, con una mezza sorpresa, non c’è più l’autore del gol che tiene avanti il Tottenham, al suo posto Jenas, in passato seguito proprio dal club di Moratti. Piove sul bagnato in casa nerazzurra, si fa male anche Muntari, problema a un polpaccio, pronto Nwankwo, Castellazzi provoca un brivido ai suoi scontrandosi in uscita con Crouch e lasciando la porta sguarnita a una rovesciata di Bale, per fortuna larga, di , l’ex portiere della Sampdoria si riscatta però su incornata di Crouch.
Ma il raddoppio è nell’aria, e si concretizza al 61', quando Bale fa fare di nuovo brutta figura ai difensori ospiti, vola sul fondo e mette in mezzo un pallone su cui Castellazzi è in ritardo, piattone proprio di Crouch, ex allievo di Benitez a Liverpool e 2-0. E per fortuna che in Germania non si segna e le terze restano lontane.
Sussulto, forse tardivo, nerazzurro, ci prova Biabiany, senza però creare grattacapi alla retroguardia di casa, poi il giovane francese fa posto a Coutinho, a 20' dalla fine riecco Milito, eroe della Champions dello scorso anno, il "Principe" rileva un impalpabile Pandev, ed è subito pericoloso su assist di tacco di Eto'o, che però non perde il vizio del gol, finta due passi dentro l'area e esterno destro sul palo lontano, 2-1 a 11' dalla fine, sette centri in coppa (già record personale) in quattro partite (e 16 in stagione) e soprattutto sfida riaperta, proprio dopo il secondo cambio degli Spurs, out Crouch per Pavlyuchenko.
Ci crede l'Inter, ancora l'ex Barcellona "infila" per Coutinho, fermato dai centrali di casa. Si sblocca intanto il match di Brema, passa il Twente, con l'uomo in più, dopo una pletora di palle gol divorate dai tedeschi, altri tre minuti e match in ghiaccio, segna De Jong, olandesi che tornano in corsa, Werder quasi fuori.
La squadra di Benitez spinge sull'acceleratore, ma si espone alle ripartente londinesi e, all'89', si arrende al tris inglese, realizzato dal russo, messo in porta, tanto per cambiare, dall'… ufo Bale. Sipario, anche se Milito allo scadere scheggia la traversa, Tottenham in vetta, Inter seconda, anche se appaiata in classifica agli Spurs, altro che discorso chiuso, col Twente, terzo a –2, diventa decisiva, serata da dimenticare, i troppi cerotti come scusa non bastano.






1 commento:

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