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Torino-INTER 2-2

sabato 30 ottobre 2010

A RUOTA LIBERA...Tributo a Diego...Il migliore di sempre !


"Ho due sogni: il primo è giocare la Coppa del Mondo, il secondo è vincerla". Aveva le idee chiare già a quindici anni Diego Armando Maradona, intervistato dalla tv argentina Canale 9. Nel 1986 il sogno è diventato realtà: Diego vinse i Mondiali messicani quasi da solo, sintetizzando in pochi minuti tutto il suo genio e la sua malizia. Nei quarti contro l’Inghilterra, beffò Shilton con la Mano de Dios e, subito dopo, realizzò il gol del secolo dribblando un avversario dopo l’altro.


Maradona spegne cinquanta candeline e lo festeggiano i calciofili di tutto il mondo, in primis i seguaci dell’Iglesia Maradoniana, il cui calendario si calcola contando gli anni a partire dalla nascita di Diego, il 30 ottobre 1960 a Lanus, periferia di Buenos Aires. Gli sarebbe piaciuto onorare la ricorrenza al San Paolo di Napoli, lo stadio che ne ha ammirato le gesta per sette anni, ma il contenzioso aperto con il fisco italiano ha mandato in fumo il progetto. Il 5 luglio 1984 si presentarono in 70mila a Fuorigrotta solo per vederlo palleggiare. Maradona condusse il Napoli alla conquista di due storici scudetti e di una Coppa Uefa: "Che vi siete persi!", recitava una scritta sui muri del cimitero cittadino. Amato alla follia dai tifosi e anche dai compagni, nessuno dei quali ha mai detto parole sgradevoli nei suoi confronti: li trascinava in campo e li aiutava con la generosità di un vero capitano.


Eccessivo in tutto: nel talento e nei comportamenti. Squalificato due volte per doping, la dipendenza dalla droga l’ha portato a un passo dalla morte. "Ma il Barba (il suo modo di chiamare Dio) non mi ha voluto ancora con sé". Due anni fa, nei giorni che precedevano il suo compleanno, ha ricevuto il regalo più bello: la panchina della nazionale argentina. L'avventura da commissario tecnico si è conclusa ai quarti dei Mondiali sudafricani con un pesante k.o. contro la Germania e ora Diego sogna una seconda possibilità per portare l’Argentina sul tetto del mondo anche da tecnico. Con una certezza: "Io sono o bianco o nero: non sarò mai grigio nella mia vita".


DIEGO ARMANDO MARADONA , per me IL PIÙ GRANDE GIOCATORE DI TUTTI I TEMPI !



1 commento:

Zio Scriba ha detto...

Sono d'accordissimo sul miglior giocatore di sempre. Se poi capisse che come allenatore, invece, non vale un tubo, riuscirebbe a lasciare di sé un miglior ricordo... :D