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Torino-INTER 2-2

sabato 6 agosto 2011

SUPERCOPPA ITALIANA...milan - INTER 2-1

2 - 1
22' Sneijder

60' Ibrahimovic
68´Boateng




Milan: 32 Abbiati; 20 Abate, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 19 Zambrotta; 8 Gattuso,
4 Van Bommel, 10 Seedorf; 27 Boateng;
70 Robinho, 11 Ibrahomivic.
A disposizione: 1 Amelia, 76 Yepes, 25 Bonera, 23 Ambrosini,
28 Emanuelson, 99 Cassano, 7 Pato.
Allenatore: Allegri


Inter: 1 Julio Cesar; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 26 Chivu;
4 Zanetti,8 Thiago Motta, 5 Stankovic, 20 Obi;
11 Alvarez, 10 Sneijder, 9 Eto'o.
A disposizione: 12 Castellazzi, 37 Faraoni, 44 Bianchetti, 77 Muntari,
7 Pazzini, 27 Pandev, 30 Castaignos.
Allenatore: Gasperini




Peccato,malgrado tutto...peccato !
Primo derby, primo trofeo stagionale e sesta Supercoppa italiana della propria storia. Il Milan impiega nove minuti per spazzare via le certezze di Gasperini, nel primo tempo travestito da stratega perfetto e nella ripresa sconfitto dalle sue stesse scelte tattiche ( probabilmente obbligate ). Allegri non cambia mai e resta fedele al 4-3-1-2, modulo consolidato nella cavalcata tricolore della scorsa stagione. Non cambia, e alla fine vince. E' questa, oggi, la più grande differenza tra le due milanesi: i rossoneri appaiono una squadra fatta e finita. Solida, nonostante i suoi limiti. L'Inter è un cantiere aperto, dove ancora Gasperini non ha capito se sia meglio schierare la difesa a 3 o quella 4. Dove Alvarez un giorno fa l'attaccante esterno nel tridente, l'altro fa la mezzapunta e l'altro ancora fa l'esterno di un centrocampo a 4. Sneijder, poi, non si capisce quale strada prenderà.

Due tempi, due partite completamente diverse. E' chiaro, già dopo i primi minuti, quello che sarà il tema dominante del primo tempo: Inter padrona del campo e Milan in grande difficoltà. La chiave del match è il centrocampo, dove i tre rossoneri (Gattuso, Van Bommel e Seedorf) sono costantemente in inferiorità numerica rispetto ai sei giocatori schierati da Gasperini. Sì, sei, perché il 3-4-2-1 nerazzurro è un elastico perfetto dove le due mezze punte (Sneijder e Alvarez) sono in grado sia di supportare Eto'o che di dare una mano al centrocampo. In difesa, invece, quando c'è da dare una mano, Stankovic e Zanetti sono puntuali nel fare due passi indietro. Fiato e gambe: senza queste qualità, le idee del nuovo allenatore nerzzurro non sono realizzabili. Ed è proprio sotto il profilo fisico che il Milan va presto in apnea e, nonostante il palo di Ibrahimovic, non sembra in grado di reagire.

La ripresa è una partita nuova. Gasperini passa al 4-4-1-1 con Zanetti terzino, Alvarez in fascia e Sneijder a supporto di Eto'o. L'Inter, in totale controllo del match nel primo tempo, sprofonda. Bastano nove minuti, ai rossoneri, per ribaltare la pregevole punizione di Sneijder. Minuto 60: Robinho serve Seedorf che anticipa Julio Cesar, palla in mezzo per Ibra che, facile facile, fa 1-1 di testa. Al 69' Abate lancia lungo per Pato, lasciato inizialmente in panchina. Stop preciso del brasiliano e destro in corsa, Julio Cesar si salva con il palo ma sulla ribattuta si avventa come un falco Boateng: 2-1 e fine dei giochi. Perché l'Inter è incapace di reagire e, a nulla, servono gli ingressi in campo di Pazzini, prima, e Castaignos, poi. L'unico sussulto nerazzurro arriva al 94', quando Eto'o mette dentro ma Rizzoli annulla ingiustamente per fuorigico (La palla, infatti, va a Nesta che la respinge su Abate e finisce ad Eto’o, che a quel punto è in posizione regolare .) Triplice fischio e largo alla festa di Ibra e compagni. La Supercoppa rimane a Milano, ma stavolta è rossonera.




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