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Torino-INTER 2-2

martedì 30 agosto 2011

INTERNEWS : Santon al Newcastle ,VERGOGNA !

Quando tra dieci, quindici anni, Davide avrà 200-300 partite con l'Inter e sarà il nuovo Zanetti, il nuovo Facchetti, allora mi farà piacere ricordarmi di lui". Il Davide in questione è Santon, e chi ha pronunciato questa frase non è uno qualunque, ma lo Special One, José Mourinho. Le cose sono due: o il portoghese aveva una passione smisurata per il terzino lanciato in prima squadra quando aveva appena compiuto 18 anni e vedeva in lui qualcosa di veramente importante; oppure era una delle sparate alla Mourinho per caricare il giocatore e farlo rendere al massimo. Probabilmente si trattava di un mix tra queste due cose. Ma sul fatto che il giovane di Bosco Mesole avesse qualità fuori dal comune erano pronti tutti a metterci la mano sul fuoco.


Debuttò in un freddissimo Inter-Roma di Coppa Italia nel gennaio 2009. In quella gelida sera non tremò, giocando una partita esemplare. Mourinho lo seguiva da mesi, poi lo lanciò in pianta stabile in prima squadra. Si fidava talmente tanto del suo "bambino", come lo chiamava, che lo impiegò da titolare nella doppia sfida di Champions contro il Manchester. Santon contro Cristiano Ronaldo: il portoghese non ebbe vita facile. Santon non poteva parlare, Mourinho glielo vietava. Parlava solo l'allenatore di lui, e lo riempiva di elogi: "È un fenomeno". Non era il solo a pensarla così. Marcello Lippi lo lanciò in Nazionale: "È un predestinato". Tutti d'accordo insomma. Poi un errore in avvio del campionato successivo, l
'infortunio con l'Under 21, la testa che iniziava a girare. Mourinho se ne accorge, Santon inizia a vedere di meno il campo. È una picchiata. Una sera entra in campo con l'Inter avanti 4-0 sul Palermo. Dalla sua parte sfondano con facilità, 4-3 in pochi minuti. Davide non si rirpenderà più. Benitez gli preferisce Cordoba come terzino, Cesena gli offre l'occasione per rilanciarsi. Torna all'Inter e un altro '91 come lui, un altro Davide, Faraoni, gli ruba il posto.

La maledizione della fascia sinistra, sussurrano in tanti. Era il 1995 quando l'Inter si assicurò Roberto Carlos. Un fenomeno, un funambolo. A Roy Hodgson non andava a genio. "Mi chiedeva di difendere, di spingere e di fare un gol a partita. E voleva alzarmi a centrocampo", ricorda il terzino. Venne sacrificato, ceduto al Real per 7 miliardi. Ma soprattutto per far posto ad Alessandro Pistone. Il ventenne nato a Milano e cresciuto nella Solbiatese arrivava dal Vicenza, carico di buoni propositi. Due stagioni cariche di fischi ("Non posso farlo giocare a San Siro, il pubblico non lo aiuta", spiegava Hodgson), poi la cessione record per 13 miliardi (quasi il doppio di Roberto Carlos!) proprio al Newcastle, che gli offrì un contratto da 2,5 miliardi lordi all'anno. Rimase in Inghilterra 10 anni, con sette stagioni all'Everton.

L'Inter, passata anche per Centofanti, non sistemò più la fascia sinistra. Sartor, Angloma, Macellari, Gilberto, Georgatos, Helveg, Gresko, Brechet, Serena, Silvestre, Vivas, Giovanni Pasquale (altro con una parabola molto simile a Santon, lanciato in prima squadra giovanissimo e poi scaricato): sono solo alcuni giocatori provati lungo l’out sinistro dopo la partenza di Roberto Carlos. Nel 2006 arrivarono Grosso e Maxwell. Fascia sistemata, il brasiliano ceduto proprio per lanciare Santon, il nuovo Facchetti. O forse, solo il nuovo Pistone.

Adesso é ufficialmente un giocatore del Newcastle, ha firmato un contratto di cinque anni con il club di Premier League. Santon, 20 anni, è stato acquistato dai Magpies a titolo definitivo al costo di 6 milioni di euro.VERGOGNA ,INTER !

and...Good luck Davide.

3 commenti:

Riva Emanuele ha detto...

Hai perfettamente ragione, tra l'altro non si capisce nulla di questa campagna acquisti piuttosto insensata. Un giorno ancora, ma le speranze ormai sono vane.
Alla prossima, ciao.

Zio Scriba ha detto...

Il bello di pensarla, a volte, diversamente: io ho esultato alla notizia che ce ne siamo liberati, così come esulterò se ci libereremo di quel brocco di muntari che continua a rifiutare destinazioni (classico esempio di tipo che se rimane dovrebbe stare fuori rosa senza rompere i coglioni alla squadra, a proposito di articolo 7!).
Mou all'inizio ci credeva, ma lui stesso ha smesso di crederci dopo averlo fatto andar via frignando dallo spogliatoio quando regalò lui da solo 3 gol al Palermo... La verità e che era facile fare l'undicesimo in un meccansimo perfetto con altri dieci campioni, con un pubblico esaltato e innamorato del bimbo che gli regalava esagerate ovazioni ogni volta che faceva sette metri palla al piede...
Forse lo hanno sopravvalutato, forse lo hanno rovinato incensandolo e montandolo e convoncandolo assurdamente presto in nazionale, dopodiché o non ha saputo crescere difensivamente o proprio ha dimostrato di non avere la testa. Ogni volta che giocava faceva danni, sembrava un coglioncello frastornato uscito da una discoteca del cazzo cinque minuti prima di giocare. Persino al Cesena lo hanno dovuto far accomodare (giustamente) in panchina, o rischiavano la B...
6 milioni più bonus dal Newcastle? Straottimo affare, per me.

4EverInter ha detto...

Vedi Zio, il problema non é aver venduto o meno Santon,ma come lo si é venduto.Due anni fa o anche l'anno scorso ci avrebbero dato molto di piú e in tempo di vacche magre...O ci credi in un giocatore o lo lasci andare via quando ancora vale qualche cosa !Il triplete doveva essere un punto di partenza ma a quanto pare é stato il punto di arrivo.Per cui una societá seria avrebbe venduto subito Maicon e Milito per una barca di soldi ...piú i vari Cordoba,Chivu,Motta e sostituiti con bravi giovani.Quest'anno via Eto'o e Sneijder e qulche altro ma al primo di luglio per avere il tempo di comprare buoni giocatori.Adesso avevamo una squadra giovane e valida. In vece siamo in affanno anche per comprare Palacio all'ultimo giorno...Programmi no ?