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Torino-INTER 2-2

mercoledì 1 dicembre 2010

A RUOTA LIBERA...Benitez ritrova il sorriso: "Va meglio" ( per lui !!! )




Le due vittorie contro Twente e Parma gli hanno ridato quella tranquillità smarrita lungo una serie di risultati negativi che ne avevano messo in discussione il futuro a Milano. In esclusiva al sito ufficiale della Fifa (fifa.com), Rafa Benitez parla dell'impatto col calcio italiano e focalizza la sua attenzione sul prossimo Mondiale per club, evento clou della stagione nerazzurra: "Conoscevo l'Italia perché ho passato qualche estate in Sardegna, è un paese che mi è sempre stato molto familiare e ora sto iniziando ad apprezzare anche Milano. In ogni caso è ovvio che Liverpool resti nel mio cuore, e mi ha fatto piacere che alcuni giocatori siano passati a salutarmi prima della gara di Europa League contro il Napoli".


Avendo allenato in tutti e tre i maggiori campionati europei grazie alle esperienze con Valencia, Liverpool e Inter, nessuno come lo spagnolo può descrivere le differenze che ci sono nello stile di gioco: "In Spagna è molto tecnico, in Inghilterra conta il fisico, in Italia la tattica. Ogni campionato rappresenta una sfida e a me piace mettermi in gioco". Quanto alle difficoltà incontrate nei primi mesi alla guida dei nerazzurri, Benitez insiste su un tasto già battuto in precedenza: "Dopo il Mondiale, molti giocatori sono tornati tardi e la preparazione è stata influenzata dal fatto di dover giocare subito due finali (Supercoppa italiana ed europea, ndr). Ora contiamo comunque di presentarci in buone condizioni all'appuntamento col Mondiale per club.


Proprio l'impegno che attende i campioni d'Europa ad Abu Dhabi è il maggiore pensiero che ruota attualmente nella mente del tecnico. Dopo l'amara esperienza alla guida del Liverpool, Benitez non vuole fallire una seconda volta: "Nel 2005, battemmo 3-0 il Deportivo Larissa in semifinale per poi perdere 1-0 contro il San Paolo. Ricordo che mi arrabbiai molto per tre reti annullate. Stavolta sarà diverso, anche perché nel passaggio dal Giappone agli Emirati Arabi cambiano condizioni climatiche e fuso orario. Per noi, venendo dall'Europa, dovrebbe essere più semplice. Per ora mi sto focalizzando sull'Internacional di Porto Alegre (probabile avversario dell'Inter nella finalissima, ndr), sono molto tecnici e veloci. I miei collaboratori, comunque, seguiranno anche le formazioni che potremmo affrontare in semifinale".


Infine, al di là dell'aspetto tattico, ecco un'altra importante differenza tra Premier League e Serie A per quanto concerna il ruolo che il 50enne di Madrid è stato chiamato a svolgere: "In Inghilterra ero il manager, con maggiore autonomia sulle decisioni, a partire dal mercato. In Italia sono il tecnico, ho sopra di me un direttore sportivo e io mi occupo prevalentemente della gestione della squadra. Ma si possono fare bene entrambi i ruoli. Se mi piacerebbe allenate la Spagna o un'altra Nazionale? Per ora sono giovane, e preferisco il lavoro quotidiano nel club. In futuro, perché no?".

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