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Torino-INTER 2-2

domenica 7 aprile 2013

CAMPIONATO 2012/13 - 31ªG. INTER-Atalanta 3-4

Serata nera per l'Inter, che cade in casa contro l'Atalanta per 4-3 nel posticipo e perde Cassano per infortunio. Dopo una gara emozionante i meneghini cedono alla Dea e devono dire addio alla corsa per la Champions League. Ora Stramaccioni incrocia le dita per Cassano. 
 
I padroni di casa fanno la partita in avvio ma il duo Cassano-Rocchi non riesce a creare pericoli dalle parti di Polito. Alla mezz'ora la sfortuna si abbatte sui nerazzurri: Stramaccioni è costretto a fare a meno di Cassano per un fastidio muscolare, al suo posto entra Alvarez. La Beneamata senza attaccanti ha però un sussulto d'orgoglio e passa in vantaggio al 43' con Rocchi, al primo gol con la maglia dei meneghini.
 
Ripresa, l'Inter senza punte paradossalmente va meglio in attacco che in difesa: al primo vero affondo la Dea infatti passa. Al 57' Livaja, frutto del vivaio interista, serve Bonaventura per l'1-1, nell'occasione va a vuoto Juan Jesus.
 
E' l'inizio di una girandola di gol: in quattro minuti si scatena proprio Alvarez, che firma una doppietta al 59' e al 63' e non esulta dopo entrambi i gol.
 
Sul 3-1 la squadra di Stramaccioni sembra in controllo e invece è l'inizio dell'incubo. La difesa interista si sfalda improvvisamente sotto i colpi degli orobici, tutt'altro che battuti. Al 65' Denis realizza il rigore del 3-2, inesistente il fallo di Ranocchia su Livaja. La retroguardia meneghina è una prateria, e appena cinque minuti dopo arriva il 3-3 ancora di Denis che gela il Meazza.
 
L'Inter è come stordita: al 77' Bonaventura si beve Juan Jesus e serve il Tanque per il 4-3. Scintille nel finale: Raimondi riceve un rosso diretto da Gervasoni dopo un pugno sul collo all'ex compagno di squadra Schelotto. 
 
Nel finale l'incredibile errore di Ranocchia da pochi passi condanna l'Inter. Il difensore interista ciabatta a porta vuota un traversone dalla destra e butta via il possibile pareggio. Dopo il triplice fischio scoppia la rissa tra Schelotto e i suoi ex compagni, sedata a stento dagli altri giocatori e dagli arbitri.
 
 
 

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