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Torino-INTER 2-2

giovedì 18 aprile 2013

A RUOTA LIBERA...Indicazioni per l'uso !



Castellazzi, Mbaye, Nagatomo, Mudingayi, Obi, Gargano, Palacio, Milito, Cassano. Da qui alla fine della stagione, questi calciatori non scenderanno più in campo con l’Inter. La trasferta di Trieste, oltre a costare la 13esima sconfitta in campionato, pesa come un macigno sul fronte infortuni: alla lunga lista di indisponibili si sono infatti uniti anche Nagatomo e Gargano, con danni che non si risolveranno nel breve periodo. Un massacro, in altre parole. . Si può sostenere di tutto su questa squadra, ma non certo che sia fortunata. Per questa stagione maledetta ognuno ha le sue colpe, chi più chi meno, ma mai come nella fattispecie gli infortuni hanno pesato terribilmente. Si pensi che oltre ai sopra citati, che non torneranno a disposizione nel breve periodo, nell’arco della stagione in corso anche molti altri colleghi si sono dovuti fermare ai box. Samuel, Chivu,Stankovic,Cambiasso e Guarin  sono casi limite ma chiariscono perfettamente il concetto. Resta il fatto che non può essere solo sfortuna.
Dietro molti degli infortuni che hanno demolito le speranze nerazzurre di tornare ad alto livello ci sono anche responsabilità degli staff tecnico e medico. Preparazione sbagliata e valutazioni rivelatesi fuori luogo (su Chivu e Nagatomo in particolare) sono costate carissimo all’Inter. E adesso Moratti dovrà gioco forza prendere in considerazione dei cambiamenti sotto questo punto di vista, perché pur commettendo più di uno sbaglio Stramaccioni non può essere additato come l’unico colpevole di questo disastro. Un’autentica moria che non risparmia nessuno e che invita a porre rimedio sin dalla prossima stagione. L’Inter ha bisogno di una struttura efficace che possa consentire all’allenatore di non ritrovarsi in una situazione deficitaria come quella attuale. Sono necessari professionisti che mettano a disposizione del tecnico un gruppo in salute e possibilmente il più possibile vicino al 100% della condizione. Chiaro che durante l’arco di una stagione gli infortuni e i problemi di varia natura possano occorrere, ma la sfortuna deve essere l’unico vettore di cui rammaricarsi. Non certo la disorganizzazione !!!



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