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Torino-INTER 2-2

mercoledì 13 aprile 2011

CHAMPION LEAGUE 2010/11 :-Schalke - INTER 2-1

2 - 1

45'Raul
49' Motta
79' Howedes



Schalke 04: 1 Neuer; 22 Uchida, 21 Metzelder, 4 Howedes, 2 Sarpei; 11 Baumjohann, 32 Matip, 14 Papadopoulos, 18 Jurado; 7 Raul, 9 Edu.A disposizione: 33 Schober, 5 Plestan, 8 Hao, 13 Schmitz, 15 Charisteas, 16 Karimi, 31 Draxler.Allenatore: Ralf Rangnick



Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 15 Ranocchia, 55 Nagatomo;
4 Zanetti, 8 Thiago Motta, 5 Stankovic;
10 Sneijder, 22 Milito, 9 Eto'o.
A disposizione: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 14 Kharja, 19 Cambiasso,
23 Materazzi, 27 Pandev, 29 Coutinho.
Allenatore: Leonardo



Lo Schalke 04 non si fa sfuggire l'occasione della vita : passa in semifinale e manda a casa l'Inter vincendo anche il ritorno per 2-1.
GIUSTO COSÌ !...È passata la squadra che senza dubbio ha giocato di piú ,con molta intelligenza tattica conscia soprattutto dei suoi limiti,che in queste due partite si sono rivelati i suoi punti di forza.

Il sogno dell'Inter di compiere un'impresa a Gelsenkirchen, in casa dello Schalke, dopo il 2-5 del Meazza, s'infrange a fine primo tempo sull'ennesimo svarione del reparto arretrato,poco coadiuvato nell'occasione dal centrocampo, sfruttato da Raul. Al secondo pallone buono (a metà frazione colpo di testa da posizione invitante, sempre su sonno della retroguardia ospite, fra le braccia di Julio Cesar) , non perdona, approfitta di una voragine fra Ranocchia e Lucio , scarta il portier brasiliano e fa calare il sipario sul discorso qualificazione, che peraltro sino a quel momento, in 44', non si era mai davvero riaperto, se non nelle illusioni dell'ambiente meneghino, che un po' ci credeva davvero nel miracolo. Messi a nudo, definitivamente, i limiti dell'intera stagione dei campioni in carica, e il sospetto che la fase difensiva Leonardo non la curi in effetti un granchè assomiglia sempre di più a una certezza.

Si parte col 4-3-2-1, che di fatto è un rombo, solo che davanti alla difesa il tecnico brasiliano sceglie Thiago Motta e non Cambiasso, non un sacrificio da poco, non fosse altro che perchè l'argentino, pur vistosamente non al top di recente, quanto a vena realizzativa è in un'annata da record, e in qualche modo aveva tolto le castagne dal fuoco ai suoi anche sabato col Chievo. In realtà il neo azzurro di Prandelli segna di suo, ma a frittata fatta. A sinistra c'è Nagatomo, che spinge a centrocampo, con Stankovic e dietro a Sneijder, Zanetti, tedeschi comprensibilmente più prudenti che all'andata, ma il pubblico della splendida Auf Schalke Arena non soffre praticamente mai.

Del primo tempo interista si ricorda solo tanto possesso palla, ma senza velocità e verticalizzazioni, il prodotto si risolve in una botta centrale da fuori di Sneijder, una ben più pericolosa (ottimo Neuer) di Stankovic, cui non riesce il bis del capolavoro di San Siro dopo meno di mezzo minuto, e un mezzo liscio di Maicon, che almeno spinge, messo in porta dall'olandese. Davvero troppo poco. E le punte? Eto'o non è più quello di primi due terzi di stagione, corre, dribbla, ma lontano dall'area, conclude poco e stringe ancor meno, Milito non pervenuto, con la parziale scusante di non aver ricevuto che un unico pallone discreto (girata alle stelle)

Ripresa, i nerazzurri dovrebbero segnare un gol ogni 9 minuti, visto che ne servono cinque, con Pandev per Stankovic e il 4-2-3-1 di Monaco, il primo arriva su palla inattiva, deviazione di Thiago Motta e 1-1, ma è un fuoco di paglia, è invece la squadra di casa a sfiorare il nuovo vantaggio almeno tre volte, soprattutto sulle palle alte, a testimonianza che nelle gambe in casa milanese è rimasto ben poco.

E il problema è che poi non succede più nulla, velenosa punizione larga di un palmo di Sneijder al 74' a parte, l'Inter non ha fantasia, e forse nemmeno più testa, il che, eliminazione a parte, apre scenari di difficile interpretazione in ottica futura, sia sugli uomini che sulla effettiva bontà di gioco e progetto. Il triplete è lì in bacheca, ma conta pochino, si torna a casa, in campionato è duretta quasi come alla vigilia del match in Germania, resterebbe la Coppa Italia, ma non dite a Moratti che è comunque qualcosa, perchè pensando a solo due settimane fa....

A complicare le cose arriva, alla mezzora, il 2-1 in campo aperto di Howedes, che sa tanto di coltellata nella piaga. Campioni ancora battuti, e fuori senza nemmeno salvare del tutto l'onore.
Meglio resettare tutto?

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