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Torino-INTER 2-2

venerdì 22 luglio 2011

A RUOTA LIBERA...Uno per tutti,tutti per uno !


Le ultime parole di Diego Della Valle, che ha ufficialmente invitato Massimo Moratti a ‘chiarire’ la situazione inerente a Calciopoli, hanno risvegliato dal silenzio una vittima comprovata del sistema marcio che affliggeva il calcio in quelli anni. Si tratta di Giuseppe Gazzoni Frascara, all’epoca dei fatti presidente del Bologna, squadra condannata alla retrocessione, proprio all’ultima giornata del campionato 2004/2005, a favore della Fiorentina. Gazzoni, con le sue parole, ha difeso, seppur indirettamente, l’operato dell’Inter, di Moratti e di Facchetti: “Un conto è la giustizia sportiva un conto quella ordinaria: mettiamo anche che l´Inter sia colpevole - io ho letto intercettazioni non mi sembrano così maliziose - mi sembra una cortina fumogena per confondere e far dire al processo di Napoli. "C´eravamo tutti dentro, quindi tutti impuniti e tutti assolti". Non è così. Il Bologna non l´ha mai fatto. Ad essere larghi erano in 7-8 che andavano dal designatore in maniera maliziosa, gli altri no. Se ci sono dei profili e delle intercettazioni possono agire le procure. Qual è il problema”.

Le parole dell’ex presidente felsineo, perciò, fanno il paio con quelle di Cellino e si scagliano, sempre indirettamente, contro coloro che sono in vena di revisionismo storico o contro coloro che pretendono parità di trattamento per l’Inter. Non ha molto senso, per Gazzoni, tenere un tavolo di dibattito o di conciliazione. Non ci sarebbe nulla da aggiungere e Diego Della Valle sarebbe in enorme difetto, visto che ci sono 200 pagine di dossier sul ‘Salvataggio della Fiorentina’, squadra salvatasi, appunto, dalla retrocessione proprio a scapito del Bologna. Dunque, chiedere spiegazioni a Moratti, che ha risposto a tono al patron viola, affermando di non aver gradito il tono delle parole di Mister Tod’s e soprattutto rifiutando di fatto l’invito al tavolo. Moratti lascia agli altri la cosiddetta rimpatriata tra vecchi compagni. Lui, vittima dei raggiri di questi ultimi, risulterebbe oltre che noiosissimo, un ospite indesiderato e soprattutto fuori luogo.

Il presidente nerazzurro, infatti, non si è mai seduto a quel tavolo ai tempi (o lo stesso Facchetti), figuriamoci oggi . Ha sofferto, ha visto la sua Inter venire penalizzata da un sistema al quale il signor Della Valle si era piegato per non retrocedere, risultando anch’esso colpevole. Ora che si vuole detergere la storia sporca con un colpo di spugna e che tutti vogliono un dialogo per porre rimedio a una situazione già ben delineata, Moratti risponde per le rime, con un tono ironico e signorile. Non si farà più scivolare nulla addosso. Ribatterà colpo su colpo, anche per chi ha combattuto, in vita, contro un qualcosa che oggi vuole essere messo nuovamente in discussione.

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