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Torino-INTER 2-2

sabato 14 novembre 2009

A RUOTA LIBERA : Contro la noia ? Mourinho,sempre e comunque !


Fermo il Campionato Italiano....la nazionale suscita poco interesse e non basta per vendere i giornali:allora perché non parlare ancora una volta di Mourinho cercando di destabilizzare l’ambiente nerazzurro e perché no....cercare di vendere qualche copia in piú ?

E' un José Mourinho a tutto tondo quello che si confessa al Times. Il tecnico portoghese parla di passato, presente e soprattutto di futuro: "Voglio costruire qualcosa. Credo che sia impossibile stare in un club per tanto tempo come ha fatto Ferguson con il Manchester United, ma sono pronto per una nuova fase della mia carriera. Al Porto volevo vincere per guadagnarmi il diritto di andare ad allenare all'estero. Al Chelsea volevo fare la storia ma ero consapevole che nel club mancava la cultura della stabilità, che pure è tipica dei club inglesi. Non mi ero fatto illusioni, perché sapevo che Abramovich mi aveva preso per vincere e che il mio tempo sarebbe terminato".Quindi l'Italia: "Sono arrivato nel paese della tattica, del difensivismo, del catenaccio. Volevo vincere non solo perché avrei vinto in tre campionati diversi, ma anche perché avrei vinto in un luogo dove si dice che gli allenatori stranieri abbiano poco successo".L'amore per l'Inter: "Amo l'Inter e voglio costruire qualcosa di duraturo, che rimanga per la società anche in futuro. Ed è quello che sto facendo. Non sono un tecnico egoista e quando parlo di lasciare qualcosa per il futuro parlo di sviluppo del settore giovanile e della struttura della società per cui lavoro. Ma l'Italia non è il paese giusto per questo tipo di prospettiva. L'Inghilterra lo è. E il calcio inglese è il mio calcio".


Nel pomeriggio è poi arrivata la smentita all'intervista: José Mourinho non ha gradito affatto l'interpretazione che è stata data alle sue parole riportate sul Times. Quello che voleva essere un tributo a Sir Alex Ferguson è stato riportato come un addio all'Inter. Lo Special One spiega le sue ragioni e il suo legame profondissimo con i colori nerazzurri:"Ho incontrato il giornalista Patrick Barclay qualche tempo fa per un mio intervento in un libro dedicato a Sir Alex Ferguson - spiega il tecnico portoghese - . Con questo giornalista non ho conversato su temi di cronaca, ma esclusivamente sul ruolo dell'allenatore nei diversi paesi che hanno caratterizzato la mia carriera professionale. Ho sottolineato le differenze storico-culturali e non le preferenze personali, unicamente per dimostrare che un'esperienza come quella di Sir Alex Ferguson al Manchester United è, oggettivamente, una straordinaria eccezione nel nostro mestiere. Come si può leggere anche da una corretta traduzione di alcune mie frasi virgolettate, ho spiegato che amo l'Inter, che sto bene all'Inter e che sto costruendo per l'Inter: infatti, questa è la mia realtà e la vivo come tale fino alla scadenza del contratto che mi lega al club. Mi spiace moltissimo che un sincero tributo a Sir Alex Ferguson sia stato utilizzato a frammenti su un mezzo di informazione e in modo diverso da quello per il quale, il mio intervento era stato richiesto e soprattutto con finalità totalmente diverse'.

1 commento:

Absinto ha detto...

Strano che i Media travisino completamente. Bisogna fare davvero attenzione quando si legge un giornale, e soprattutto quando si guarda un Tg.