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Torino-INTER 2-2

mercoledì 3 giugno 2009

MONDOINTER : Dedicato a : JAVIER ZANETTI , UNO di NOI !


Non c' é bisogno di molte parole per descrivere Javier Zanetti : un capitano mite, un uomo che onora la fascia che fu di Giacinto Facchetti, in campo e fuori dal campo, figlio di un muratore e muratore anche lui con il padre, da ragazzo.
Racconta sua moglie Paula che il giorno delle nozze si è allenato prima e dopo la cerimonia DELL'INTER NON SI FA A MENO, dirá lui !
È una forza inesauribile in campo, corre e recupera e riparte nell'Inter dalla stagione 1995/96, un esempio, non è un capitano che urla, è un capitano che corre e lavora.
Il suo impegno fuori dal calcio si concretizza attraverso la sua (e di sua moglie) Fundaciòn Pupi che assiste i bambini emarginati delle periferie argentine.
Ogni gagliardetto, ogni maglia degli avversari che incontra e dei suoi compagni di squadra, è requisita da Javier per la causa della fondazione, per le aste benefiche, per i bambini della sua terra che non hanno avuto la sua fortuna.

Che dire un grande uomo prima di tutto e un grande giocatore !

"L'Inter è casa mia e sento questo club come una famiglia. Ricordo ancora il mio primo giorno all'Inter: sono arrivato con un sacchetto di plastica con dentro le mie scarpe da calcio, ho attraversato la folla di tifosi che si chiedevano chi fossi, è da qui che è iniziata questa storia.Per uno straniero non è facile arrivare da un altro paese e ricevere subito l'affetto che ho ricevuto io e questo non lo dimenticherò mai. Per questo ho sempre detto che sarebbe stato difficile andare via dall'Inter anche se ho avuto delle possibilità per farlo, ho sempre pensato di voler rimanere perchè qui mi sentivo a casa e perchè con questa maglia volevo vincere. Il primo giorno che sono sceso in campo a San Siro, uno stadio nel quale sognavo di giocare, ho sentito subito tanti tifosi che cantavano il mio cognome, è stato molto bello...".

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