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Torino-INTER 2-2

venerdì 20 settembre 2013

A RUOTA LIBERA... Moratti, tra capolavori e delusioni


Mai banale, sempre pronto al colpo ad effetto. Dal suo primo giorno da numero uno dell'Inter (1995), Moratti non si è mai risparmiato, in tutti i sensi. Come ha ammesso personalmente, le due migliori operazioni della sua lunga avventura nerazzurra rispondono ai nomi di Ronaldo e Ibrahimovic. Due grandissimi giocatori, due stelle che, sia all'Inter che al momento del loro addio (per i soldi incassati, rispettivamente, da Real Madrid e Barcellona) hanno fatto la fortuna di Moratti. Il patron nerazzurro ha regalato al popolo nerazzurro una serie infinita di grandi giocatori, gente come, in rigoroso ordine alfabetico, Adriano, R.Baggio, Batistuta, Cambiasso, Crespo, Cruz, Djorkaeff, Eto'o, Figo, Ibrahimovic, Milito, Recoba, Veron, Vieri, Zamorano, Zanetti, solo per citarne alcuni.
Certo, ha anche commesso degli errori. Si pensi, ad esempio, ad alcuni tragici scambi con i rivali del Milan, tipo Seedorf in rossonero per Coco o, peggio, Pirlo al Diavolo per Guly. Tra i flop, come non citare Hodgson, una meteora, così come Cuper o, a livello di giocatori, gente come Vampeta, Quaresma, Farinos, Van der Meyde e tanti altri. Insomma, nel bene e nel male, Moratti ha sempre cercato di lasciare il segno, ora toccherà a Thohir.



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