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Torino-INTER 2-2

giovedì 8 novembre 2012

EL 2012/2013... Partizan - INTER 1-3




L'Inter accede ai sedicesimi di finale dell'Europa League grazie a un'autorevole vittoria per 3-1 ottenuta allo stadio FK Partizan di Belgrado contro la formazione allenata da Stanojevic. Decisivo l'ingresso nel secondo tempo di Palacio al posto di Nagatomo. L'argentino, infatti, realizza due reti per i nerazzurri, che nel finale fissano il risultato con la rete di Guarin. Al Partizan solo la soddisfazione del gol della bandiera realizzato da Tomic.

Nel primo tempo gli uomini allenati da Stramaccioni, ai quali basta un pareggio per passare il turno, si limitano a controllare e cercano di mantenere le reti inviolate con un abbottonato 4-5-1 e il solo Livaja in attacco. La mossa tattica, tuttavia, crea qualche grattacapo in difesa e solo un fenomenale Handanovic evita guai con un intervento prodigioso su Ivanov al 32° minuto e ripetendosi sullo stesso difensore bulgaro qualche istante dopo.


Nella ripresa Stramaccioni tenta di alzare il baricentro della squadra inserendo Palacio e, dopo un rischio di autorete di Juan Jesus sul quale ancora una volta Handanovic ha un riflesso strepitoso, l'argentino ex Genoa cambia la partita. Al 51°, infatti, è proprio lui a ribadire in rete di petto un pallone messo in mezzo da Guarin, con Petrovic battuto.


Al 75° raddoppio ancora realizzato da 'El Trenza' che, servito in profondità dal solito Guarin, batte il portiere avversario con un diagonale che si infila nell'angolino destro della porta serba. L'Inter non è sazia e all'87° minuto trova il tris, con la gioia personale di Guarin che, dopo due assist, segna una rete su assist di Cassano, in campo da qualche minuto al posto di Livaja. Tardiva la reazione del Partizan, a segno solo a tempo scaduto con Tomic quando ormai è troppo tardi.


Andrea Stramaccioni non può che considerarsi soddisfatto: "Per noi era importante archiviare la qualificazione visto che abbiamo una trasferta come quella di Kazan molto faticosa in cui ora posso risparmiare qualche giocatore. Siamo molto solidi mentalmente, altrimenti non avremmo fatto 10 vittoria in trasferta di fila".


Palacio ed Handanovic, che hanno sposato la causa interista nella scorsa estate, si rivelano ogni partita più decisivi. I complimenti del tecnico romano sono più che meritati: "Palacio è stato il nostro primo acquisto, un giocatore che a noi piace tantissimo e che è stato bravo a inserirsi subito tanto da sembrare che giochi qui da tanto tempo. Samir ha fatto due parate che valgono un gol, sono parate da campione. Sapevamo il suo valore e si sta confermando su quei livelli".


Unica nota stonata della serata nerazzurra di Belgrado, l'infortunio di Mudingayi: "La nota negativa sono questi infortuni muscolari che ci stanno falcidiando. Oggi si è aggiunto Gaby e abbiamo preferito toglierlo per non rischiare che il guaio si aggravasse".


"Credo che la parata più difficile sia stata la prima su Ivanov, ma il mio lavoro è quello di parare e ho solo fatto il mio dovere - ha dichiarato invece Samir Handanovic -. Quella di stasera non è stata una delle nostre migliori partite, avevamo delle assenze e chi scende in campo fa del suo meglio anche se la condizione non è ottimale. Ma siamo un gruppo compatto e deciso, vogliamo sempre vincere e stasera ci siamo riusciti. Ma ancora non abbiamo vinto niente, i primi conti cominceremo a farli a marzo. Per il momento concentriamoci su Bergamo".


 

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