L’Inter conquista
tre punti molto sofferti contro un ottimo Carpi, vincendo 1-2 grazie alla
doppietta – un gol per tempo – di Stevan Jovetić. Illude per i padroni di casa
il pareggio di Antonio Di Gaudio a dieci minuti dalla fine, ottima la reazione
della formazione di Mancini che, però, nella ripresa non ha mai provato a
chiudere la partita.
Castori sceglie
Wilczek, al fianco di Matos, come sostituto di Lasagna con Wallace e Gabriel
Silva sulle corsie laterali; Mancini recupera Brozović e Guarin, con Palacio
partner d’attacco di Jovetić, confermando Medel in cabina di regia.
Il Carpi tiene
basso il ritmo difendendo con tutti gli undici dietro la linea del pallone,
provando a pungere in contropiede grazie alla velocità di Matos. Proprio sui
piedi del brasiliano arriva la prima occasione, ma oltre al miracolo di
Handanovic arriva anche la segnalazione del guardalinee. Tanta imprecisione nel
centrocampo nerazzurro, con Brozovic e Guarin protagonisti in negativo, ma
proprio dai piedi del colombiano arriva l’assist per Jovetic, bravo a
trafiggere – con un rimpallo – un non attentissimo Brkic. Il Carpi però è
tutt’altro che morto e risponde prima con Wilczek, ben servito da Matos, e poi
con un destro sporco da posizione molto favorevole di Fedele.
L’Inter continua
a giocare con ritmi troppo blandi, e le occasioni arrivano soltanto grazie a
qualche bel taglio di Palacio – impreciso nella conclusione, però – e dai piedi
di Jovetić, molto attivo. Castori vuole più velocità in transizione e inserisce
Lasagna, ma rischia di subire il raddoppio da Murillo sugli sviluppi di un
calcio d’angolo; l’Inter fatica tremendamente a costruire occasioni da gol,
tante le imprecisioni per i nerazzurri, e allora il nuovo entrato Di Gaudio
spaventa Handanovic con un tiro che, però, si rivela troppo centrale. Il Carpi
però sale di colpi e, a dieci minuti dalla fine, proprio Di Gaudio mette il
pallone alle spalle di Handanović e segna la rete del pareggio. Nel finale
l’Inter prova il tutto per tutto e sfiora il secondo vantaggio con Palacio;
rete che poi arriva su rigore – procurato da Guarin – e trasformato dal solito
Jovetić.
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