INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

lunedì 27 gennaio 2014

IL CRITICONE...A Torino attendono delle spiegazioni. Ma a Firenze non sono mai arrivate



A Torino attendono delle scuse. Da Thohir, nello specifico, per il modo in cui è saltata la trattativa di scambio Vucinic-Guarin. Questo, in estrema sintesi, i messaggio che arriva dagli organi di informazione. Il presidente dell’Inter deve spiegare personalmente le motivazioni del suo passo indietro, come se avesse commesso il reato di lesa maestà. Come se tirarsi indietro prima delle firme, evitando quindi le penali del caso, fosse un illecito. Eppure la Juve non ha la fedina penale limpida da questo punto di vista. In estate Marotta in persona ha acconsentito, dopo un lungo tira e molla, a cedere Isla all’Inter. E che la trattativa fosse ormai conclusa lo testimonia la convocazione del dottor Combi per le visite mediche. Che non si sono tenute per l’improvviso voltafaccia bianconero. Nessuno scandalo in quel caso, nessuna scusa. A questo episodio, nel recente passato, si possono aggiungere le manovre a dir poco scorrette nelle trattative per Verratti (poteva essere nerazzurro in compartecipazione con il Genoa, prima che Marotta ricattasse Preziosi su alcuni calciatori in comproprietà), Bendtner (era ormai del Siena prima del blitz juventino), Pogba (scippato allo United con reazione negativa e lecita da parte di Ferguson e con il supporto di Raiola) e, dulcis in fundo, la madre di tutte le scorrettezze: l’intromissione nell’operazione Fiorentina-Berbatov.
Nella fattispecie, Marotta & Co. hanno letteralmente dirottato il volo del bulgaro impedendogli di andare a Firenze dove avrebbe firmato il contratto con i viola per cercare di portarlo alla Juve. Situazione a dir poco censurata dalla Fiorentina, che attraverso un comunicato stampa ha chiarito la propria posizione:
“ACF Fiorentina comunica che l’operazione di acquisizione del calciatore Dimitar Berbatov è saltata definitivamente dopo che era stato definito un accordo con il Manchester United (scambio di contratto condiviso, prima rata del corrispettivo in pagamento e garanzia fideiussoria per la seconda rata già sottoscritta) e dopo che era stata raggiunta un’intesa verbale con il calciatore sul suo contratto. Nella giornata di oggi, il club inglese aveva concesso al suo tesserato il permesso scritto di recarsi a Firenze per le visite mediche e per firmare il contratto. Il calciatore si era imbarcato, in compagnia del suo procuratore e con biglietti pagati dalla Fiorentina, su un volo diretto a Firenze. Ma a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell’etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà. Per quanto riguarda il calciatore, al di là delle sue caratteristiche e del suo valore tecnico, a questo punto siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta”.
A Torino attendono delle spiegazioni. 
Ma a Firenze non sono mai arrivate

Tratto da : Il Rumore dei nemici

 

Nessun commento: