INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

domenica 28 aprile 2013

FORZA CAPITANO !


CAMPIONATO 2012/13 - 34ªG. Palermo-INTER 1-0

Il Palermo corre, va ad un altro ritmo rispetto ad un'Inter spenta ed abulica. Al 10' i rosanero passano con Ilicic, assist di Miccoli dopo un erroraccio dell'ex Silvestre. I nerazzurri stentano a reagire e al 17' subiscono la botta dell'infortunio di capitan Zanetti, fuori in barella. Nel finale di tempo si fanno vedere Alvarez e Rocchi. In avvio di ripresa i siciliani provano a chiudere i giochi ma sono imprecisi con Miccoli e Kurtic.
 
La gara si innervosisce, Sannino e Perinetti sono cacciati dall'arbitro per proteste in panchina. Il Palermo sente la tensione e abbassa pericolosamente il baricentro, favorendo le incursioni di Alvarez, vicino al pareggio in due occasioni.

PALLONATA in FACCIA...Zanetti fuori in lacrime


Continua la stagione maledetta per l'Inter. I nerazzurri hanno perso per infortunio il loro capitano Javier Zanetti al 16' della partita di campionato del Barbera contro il Palermo.
L'argentino si è accasciato improvvisamente al suolo dopo un contrasto di gioco con Aronica, ed è stato costretto ad abbandonare il campo in barella, con le mani nei capelli.
 
Indiscrezioni parlano di un interessamento al tendine d'Achille, nelle prossime ore gli esami strumentali daranno il loro responso. A quasi 40 anni, anche la carriera del veterano nerazzurro è a forte rischio.
 
Zanetti si fece male a Palermo anche nel settembre 2010. Allora il forfait del capitano destò grande clamore, perché si trattava del primo infortunio dopo ben 5 anni.

A RUOTA LIBERA...Progetto ?...Vedremo !





Non ha battuto il record di Trapattoni diventando il più giovane allenatore a vincere lo scudetto come i tifosi dell’Inter avevano sognato dopo l’impresa dello Juventus Stadium di inizio novembre. Chiuderà la stagione con zero titoli e, a meno di un miracolo, anche fuori dalla prossima Champions League. Eppure Massimo Moratti non ha dubbi nel confermare Andrea Stramaccioni anche per il prossimo anno. Il presidente nerazzurro nella sua carriera è abituato a riconoscere il talento (e Strama ne ha), spesso ad innamorarsene (ricordate la storia con Recoba, il suo pupillo?), ma soprattutto ha imparato con il passare degli anni a seguire quello che il suo istinto gli suggerisce. Ha sostenuto il primo Mancini, in fretta sprofondato a -20 dalla Juve nel 2004-05, ha esaudito qualsiasi richiesta di Mourinho, ha regalato un mercato di gennaio sontuoso a Leonardo: con tutti e tre questi tecnici, che lui stesso ha fortemente voluto, difeso e appoggiato, ha vinto. Adesso c’è Stramaccioni, un allenatore diverso a livello di esperienza rispetto ai suoi più illustri predecessori perché non ha alle spalle né una carriera da grande calciatore né i trionfi di un tecnico navigato, ma nei suoi primi 12 mesi alla Pinetina ha mostrato di avere i numeri per ottenere risultati importanti. Il bilancio di questa sua prima stagione completa sulla panchina nerazzurra non è stato quello sperato, ma secondo Moratti Strama ha più alibi che colpe. Inevitabilmente ha commesso degli errori, ma finché ha avuto la rosa al completo e gli episodi arbitrali sfavorevoli non sono diventati una zavorra, la sua Inter era in alto in classifica. Moratti è pronto a poggiare sulla professionalità di Stramaccioni la seconda fase del progetto di rinascita: molte cose alla Pinetina cambieranno e dal mercato, dopo Icardi, Botta, Laxalt, Campagnaro e Andreolli, arriveranno altri giocatori richiesti dal suo allenatore. La prossima sarà insomma un’Inter con Stramaccioni ancora più al centro. 

giovedì 25 aprile 2013

RIDIAMOCI SOPRA...Profezia Ilicic !


Josip Ilicic"In Italia, le ultime della classe possono anche battere le big...domenica è una gara da vincere a tutti i costi"

Josip...domenica giochi con l'Inter non con una big !

lunedì 22 aprile 2013

A RUOTA LIBERA...1100 volte ZANETTI !


 
Sempre più uomo dei record, Javier Zanetti.
Nel corso della partita di San Siro tra Inter e Parma, infatti, il capitano nerazzurro ha disputato la partita numero 1100 della sua carriera.
Come rivela Repubblica, l'argentino è quarto nella classifica mondiale dei calciatori con più presenze ufficiali in campo. 'El Tractor' può puntare alla seconda posizione, occupata da Roberto Carlos: l'ex esterno sinistro brasiliano, infatti, è fermo a quota 1127.
Inarrivabile la prima posizione occupata da Peter Shilton, leggendario portiere inglese che giocò ben 1390 partite in carriera. Zanetti, comunque, è l'unico calciatore in attività tra coloro che occupano la Top 10 di questa speciale classifica.
Ecco il dettaglio della classifica: 1) Peter Shilton 1390 presenze, 2) Roberto Carlos 1127, 3) Ray Clemence 1118, 4) Javier Zanetti 1100, 5) Pat Jennings 1096, 6) Rogerio Ceni 1064, 7) James Bal 1056, 8) David Seaman 1047, 9) Paolo Maldini 1041, 10) Graham Alexander 1025.

PALLONATA in FACCIA... Moratti riparte da Stramaccioni ?



Il prossimo allenatore dell' Inter sarà lo stesso dell'ultimo anno e mezzo ?
Stando alle parole di Moratti sembrerebbe di si !
Lui stesso lo ha garantito all'ingresso negli uffici della Saras :"Contro il Parma abbiamo giocato con equilibrio e orgoglio, spesso le critiche sul nostro conto sono eccessive - ha dichiarato il patron della 'Beneamata' -. Bisogna tenere conto di tutti gli infortuni con i quali abbiamo dovuto fare i conti. Anche per questo l'anno prossimo ripartiremo ancora da Andrea Stramaccioni".
La Curva Nord se l'è presa con il direttore tecnico Marco Branca. "Bisogna sempre trovare un capro espiatorio. Le opinioni vanno rispettate, ma dall'esterno talvolta si danno giudizi molto netti quando non si conoscono bene le situazioni".
Il presidente ha anche difeso due uomini a lungo nel mirino dei sostenitori del Biscione: "Rocchi era stato criticato per principio, ancora prima che giocasse, invece ci sta dando esperienza e professionalità. Jonathan? Ha attraversato un periodo difficile, ora sta facendo anche lui molto bene".
Ultima battuta su Ronaldo, che nelle ultime ore ha dichiarato di essere stato ceduto per la scelta del club di puntare su Hector Cuper. "E' stato lui a decidere di andare via e lo sa perfettamente. Voleva fortissimamente il Real Madrid, nell'ultimo anno aveva avuto talmente tante disgrazie che decise di cambiare aria", la frecciata di Moratti.

domenica 21 aprile 2013

PALLONATA in FACCIA....La contestazione continua :tocca a Branca !

 
Dopo i primi striscioni comparsi nel corso di Inter-Roma, la Curva Nord nerazzurra continua con la contestazione contro la dirigenza del club di Massimo Moratti.
Mercoledì era toccato al direttore generale Fassone, mentre prima di Inter-Parma, invece, nel mirino è finito Marco Branca: "Visto che la situazione è sotto gli occhi tutti, ci sorgono spontanei legittimi dubbi: ma almeno una bozza di sto progetto, l'avete buttata giù? In tutto questo il signor Branca è esente da colpe?".
Lo striscione, esposto a San Siro dalla parte più calda del tifo interista, è stato accolto da un applauso da parte del resto del pubblico presente allo stadio per la sfida coi ducali.

CAMPIONATO 2012/13 - 33ªG. INTER-Parma 1-0

Stramaccioni schiera Rocchi unica punta con Schelotto e Alvarez a supporto; Donadoni si affida al tridente formato da Belfodil, Sansone e Amauri, con Biabiany in panchina.
Il primo tempo è piacevole al Meazza. La prima occasione della partita è dell'Inter, ma Schelotto spreca calciando addosso a Mirante da distanza ravvicinata sulla sponda di Ranocchia. Il Parma risponde con Sansone, che ha deciso il match dell'andata: l'attaccante salta netto Ranocchia e calcia in diagonale, ma Handanovic blocca in due tempi. Alla mezzora la conclusione improvvisa di Parolo fa tremare l'Inter, ma il portiere sloveno si distende e respinge il tiro insidioso. Il Parma attacca, l'Inter soffre e Valdes, obiettivo dei nerazzurri a gennaio, centra la traversa con un gran destro a giro. Sono cinque minuti di paura per l'Inter e Marchionni da fuori sfiora il palo. Nel finale la squadra di casa si rialza ma Schelotto spreca ancora calciando addosso a Benalouane: il primo tempo finisce 0-0.
Nella ripresa Donadoni inserisce subito Biabiany al posto di Belfodil: l'Inter va in affanno sulle ripartenze dei ducali ma si rende pericolosa al settimo, quando Alvarez trova Schelotto in profondità: l'ex Atalanta viene fermato in fuorigioco (inesistente). Schelotto si intestardisce e prova molte azioni personali, il pubblico di San Siro si spazientisce e fischia l'italo-argentino. Intanto l'Inter ci prova con Rocchi, che al diciottesimo si procura una palla-gol calciando di poco a lato dal limite dell'area. La partita si gioca su ritmi non vertiginosi ma resta comunque non priva di buoni spunti, come quello di Sansone, che col destro per poco non gela il Meazza. L'Inter in difesa traballa e Biabiany si presenta a tu per tu con Handanovic: tocco sotto dell'ex nerazzurro e grande reazione dell'estremo difensore. A dieci dalla fine Rocchi porta in vantaggio l'INTER: apertura di Kovacic per Jonathan e assist del terzino brasiliano per l'attaccante veneto, che deposita il pallone in rete calciando malissimo, tirando col destro sul suo piede sinistro. Nel finale è un assedio del Parma e il pubblico di casa non apprezza: ma Biabiany in extremis fallisce l'ultima occasione per riprendere i nerazzurri.

venerdì 19 aprile 2013

IL CRITICONE...Per favore...tutti tranne Zeman !!!


La rivoluzione è vicina. Moratti, come sottolinea il Corriere dello Sport, starebbe pensando ad una nuova Inter. Una rivoluzione totale, che coinvolgerebbe ogni figura, dal dg fino ai medici. L'attuale dg Fassone sarebbe dirottato su altre mansioni (partner per il nuovo stadio) mentre il dottor Combi e il preparatore atletico Rapetti sarebbero giunti al capolinea (troppi infortuni, condizione fisica rivedibile).

Ovviamente anche il tecnico sarebbe nuovo. Con Mazzarri sempre più vicino alla riconferma a Napoli, Mihajlovic e Blanc restano in corsa, anche se Spalletti sembrerebbe il vero sogno (ma l'ostacolo ingaggio è più che reale).
Tuttavia ci sarebbe un nome nuovo in lista e sarebbe quello di Zeman. Il boemo, dopo il fallimento dell'esperienza a Roma, avrebbe tanta voglia di rimettersi in gioco e Moratti non ha mai nascosto la sua stima per il gioco di Zeman. Matrimonio in vista ?
Per favore...non scherziamo ...tutti tranne Zeman !!!

giovedì 18 aprile 2013

A RUOTA LIBERA...Indicazioni per l'uso !



Castellazzi, Mbaye, Nagatomo, Mudingayi, Obi, Gargano, Palacio, Milito, Cassano. Da qui alla fine della stagione, questi calciatori non scenderanno più in campo con l’Inter. La trasferta di Trieste, oltre a costare la 13esima sconfitta in campionato, pesa come un macigno sul fronte infortuni: alla lunga lista di indisponibili si sono infatti uniti anche Nagatomo e Gargano, con danni che non si risolveranno nel breve periodo. Un massacro, in altre parole. . Si può sostenere di tutto su questa squadra, ma non certo che sia fortunata. Per questa stagione maledetta ognuno ha le sue colpe, chi più chi meno, ma mai come nella fattispecie gli infortuni hanno pesato terribilmente. Si pensi che oltre ai sopra citati, che non torneranno a disposizione nel breve periodo, nell’arco della stagione in corso anche molti altri colleghi si sono dovuti fermare ai box. Samuel, Chivu,Stankovic,Cambiasso e Guarin  sono casi limite ma chiariscono perfettamente il concetto. Resta il fatto che non può essere solo sfortuna.
Dietro molti degli infortuni che hanno demolito le speranze nerazzurre di tornare ad alto livello ci sono anche responsabilità degli staff tecnico e medico. Preparazione sbagliata e valutazioni rivelatesi fuori luogo (su Chivu e Nagatomo in particolare) sono costate carissimo all’Inter. E adesso Moratti dovrà gioco forza prendere in considerazione dei cambiamenti sotto questo punto di vista, perché pur commettendo più di uno sbaglio Stramaccioni non può essere additato come l’unico colpevole di questo disastro. Un’autentica moria che non risparmia nessuno e che invita a porre rimedio sin dalla prossima stagione. L’Inter ha bisogno di una struttura efficace che possa consentire all’allenatore di non ritrovarsi in una situazione deficitaria come quella attuale. Sono necessari professionisti che mettano a disposizione del tecnico un gruppo in salute e possibilmente il più possibile vicino al 100% della condizione. Chiaro che durante l’arco di una stagione gli infortuni e i problemi di varia natura possano occorrere, ma la sfortuna deve essere l’unico vettore di cui rammaricarsi. Non certo la disorganizzazione !!!



mercoledì 17 aprile 2013

PALLONATA in FACCIA ...Toto allenatore ....

Chi sará il prossimo allenatore ?

Io voto per lui....

 



 e voi ?




COPPA ITALIA - Semifinale ritorno INTER-Roma 2-3

Tre siluri ad Andrea Stramaccioni. La Roma batte l'Inter per 3-2 al Meazza (l'andata era terminata 2-1 per i giallorossi) e si qualifica in finale, dove affronterà la Lazio in un derby inedito. Jonathan illude i meneghini nel primo tempo, nella ripresa a segno Destro, ex di lusso, con una doppietta e Torosidis. Chiude Alvarez.
L'ambiente è caldo prima del fischio d'inizio. Dalla Curva Nord cori e striscioni contro la societá durante il riscaldamento si fa male anche Cambiasso, che finisce in tribuna: al suo posto Jonathan. Proprio il brasiliano, autore di una stagione pessima, è il grande protagonista del positivo primo tempo giocato dall'Inter. L'ex Parma porta avanti i nerazzurri iniziando e concludendo una splendida azione con gli altri due "panchinari" Alvarez e Rocchi. La stessa ex punta della Lazio un minuto dopo sfiora il 2-0.
 
La squadra di Andreazzoli, non pervenuta nella prima mezz'ora, cresce nel finale di tempo ma si vede negare il gol del pareggio due volte da uno strepitoso Handanovic. La musica è però cambiata, e nella ripresa il maggiore tasso tecnico della Roma emerge nettamente.
 
Destro al 55' segna l'1-1 scavalcando con un tocco d'esterno destro Handanovic su lancio di Lamela. L'Inter perde di colpo tutte le sue convinzioni e, frastornata, si consegna alla Roma. I capitolini colpiscono ancora con Destro al 69', tap-in da pochi metri su assist di Balzaretti, e con Torosidis con un gran destro al 75'. Dopo il 3-1 Andreazzoli si permette il lusso di pensare al campionato e toglie Lamela.
 
L'Inter ha uno scatto d'orgoglio negli ultimi minuti, all'81' Alvarez si libera di Castan e Balzaretti e firma un 3-2 amaro.
Adios Mister ?...

PALLONATA in FACCIA....è tempo di contestazione !




E' tempo di contestazione in casa dell'Inter.
All'inizio della gara di Coppa Italia con la Roma i tifosi nerazzurri se la sono presa con il direttore generale Marco Fassone ricordandogli i suoi trascorsi alla Juventus.
 
In particolare è stato esposto uno striscione che recitava "Fine stagione, tempo di bilanci e di conclusioni. Cominciamo oggi. Per questo quali sono le spiegazioni?". Sotto un'immagine del dirigente dei meneghini, quando era bianconero, mentre sghignazza mostrando una maglia con un messaggio inequivocabile:  "Meglio un anno senza tituli che una vita da ridiculi". 
 
L'uomo di Pinerolo, che dopo avere lasciato la 'Vecchia Signora per un paio di anni ha lavorato al Napoli, ha preso il posto di Ernesto Paolillo il 30 maggio dello scorso anno.
 
Un altro striscione ha messo nel mirino la dirigenza in toto, rea di non farsi sentire nelle sedi appropriate dopo i torti arbitrali: "Con tutto il rispetto che possiamo portare, siamo arrivati al punto che ci deve difendere Paolo Bonolis...fate voi...".

lunedì 15 aprile 2013

IL CRITICONE...Non solo colpa degli arbitri !!!

Terza sconfitta consecutiva, la quarta nelle ultime cinque gare, la dodicesima dall'inizio di un torneo che, dopo la clamorosa vittoria di Torino sulla Juve, è stato un ottovolante di delusioni cocenti e illusioni effimere.


L'Inter è in caduta verticale quanto, apparentemente, inarrestabile. In questo momento è fuori anche dalla prossima Europa League. Se mercoledì esce anche dalla Coppa Italia, il bilancio è fallimentare. E non è tutta colpa degli arbitri, fermo restando che il rigore di Pinilla non c'era, ma ce n'era un altro sicuro per il Cagliari; che da ventidue gare ai nerazzurri non viene accordato un penalty; che se la fortuna è cieca, la jella ci vede benissimo e a Trieste si sono fati male pure Gargano e Nagatomo.

La verità è che gli errori commessi sul mercato estivo e invernale si pagano (non è stato preso il vice Milito; sono stati ceduti definitivamente Sneijder e Coutinho; è stato ceduto in prestito Livaja; Longo è rimasto all'Espanyol; la difesa non è stata rafforzata e, se il migliore in campo risulta sistematicamente Zanetti, è evidente ci sia qualcosa che non funzioni).

La verità è che una squadra del calibro dell'Inter non può mandare a fare la punta ora Ranocchia, ora Cambiasso, ora Samuel, come ci è toccato vedere nelle ultime partite. Che Stramaccioni, peraltro il meno colpevole della situazione poichè paga anche per responsabilità non sue, a sei giornate dalla fine vagola ancora nell'inconcludenza figlia della sua inesperienza, paradossalmente sempre più evidente a mano a mano che ci si avvicina alla conclusione del torneo.

Ora, quest'Inter incerottata e rintronata da un Super Cagliari, ha il dovere di stringere i denti e di dare tutto ciò che ha in corpo nella seconda semifinale di Coppa Italia. I conti si fanno alla fine. Ma il problema è che qui scricchiola tutto.



domenica 14 aprile 2013

CAMPIONATO 2012/13 - 32ªG. Cagliari-INTER 2-0

Primo tempo bloccato a Trieste. L'Inter decimata dagli infortuni ha una sola fiammata al 14', quando Cambiasso, innescato da Rocchi, scavalca Agazzi in pallonetto mandando però il pallone sul palo. I nerazzurri attuano un forcing continuo ma poco efficace, i sardi attendono dietro e provano a ripartire. 
 
Ad inizio ripresa lampo di Rocchi, che impegna in tuffo l'attento Agazzi. Nagatomo e Gargano escono per due infortuni muscolari, il Cagliari passa in vantaggio per un rigore ancora una volta inventato e assegnato per "fallo" di Silvestre su Pinilla, dal dischetto Pinilla è implacabile.
 
E' un colpo durissimo per la squadra di Stramaccioni, che ad un quarto d'ora dal termine riceve il colpo di grazia ancora da Pinilla, a segno in contropiede. La Beneamata non c'è più e Ibarbo sfiora il 3-0 colpendo la traversa negli ultimi minuti.

lunedì 8 aprile 2013

IL CRITICONE...Moratti "Non credo alla buona fede"...fa bene ma...



Poche parole, che però pesano come macigni. Il presidente dell'Inter Massimo Moratti dopo la partita al Meazza rilascia una dichiarazione lapidaria sull'operato dell'arbitro Gervasoni, e sull'intera classe arbitrale: 
"Il rigore concesso all'Atalanta? Non credo alla buona fede".

Sig. Moratti...fa bene a non credere ma inutile parlare di arbitri.....meglio avvalersi di persone competenti ed evitare di comprare giocatori di serie B.

Nel 2010 potevamo giocare in 9,potevano fischiarci tutto contro...squalificarci l'allenatore e i giocatori ma alla fine la partita la portavamo sempre a casa !!!

Il 2010 era un punto di arrivo che lei ha voluto trasformare in un punto di partenza,il 2011 é stato un punto esclamativo ( per la negativa ) e il 2012 e 2013 sono stati solo punti interrogativi !

 Dica ai tifosi che la grande INTER non esiste piú...e che se va bene si lotta al massimo per la EL..

Saremo tutti molto meno contenti ma piú soddisfati a fine stagione quando raggiungeremo il ns obbiettivo !


 


domenica 7 aprile 2013

CAMPIONATO 2012/13 - 31ªG. INTER-Atalanta 3-4

Serata nera per l'Inter, che cade in casa contro l'Atalanta per 4-3 nel posticipo e perde Cassano per infortunio. Dopo una gara emozionante i meneghini cedono alla Dea e devono dire addio alla corsa per la Champions League. Ora Stramaccioni incrocia le dita per Cassano. 
 
I padroni di casa fanno la partita in avvio ma il duo Cassano-Rocchi non riesce a creare pericoli dalle parti di Polito. Alla mezz'ora la sfortuna si abbatte sui nerazzurri: Stramaccioni è costretto a fare a meno di Cassano per un fastidio muscolare, al suo posto entra Alvarez. La Beneamata senza attaccanti ha però un sussulto d'orgoglio e passa in vantaggio al 43' con Rocchi, al primo gol con la maglia dei meneghini.
 
Ripresa, l'Inter senza punte paradossalmente va meglio in attacco che in difesa: al primo vero affondo la Dea infatti passa. Al 57' Livaja, frutto del vivaio interista, serve Bonaventura per l'1-1, nell'occasione va a vuoto Juan Jesus.
 
E' l'inizio di una girandola di gol: in quattro minuti si scatena proprio Alvarez, che firma una doppietta al 59' e al 63' e non esulta dopo entrambi i gol.
 
Sul 3-1 la squadra di Stramaccioni sembra in controllo e invece è l'inizio dell'incubo. La difesa interista si sfalda improvvisamente sotto i colpi degli orobici, tutt'altro che battuti. Al 65' Denis realizza il rigore del 3-2, inesistente il fallo di Ranocchia su Livaja. La retroguardia meneghina è una prateria, e appena cinque minuti dopo arriva il 3-3 ancora di Denis che gela il Meazza.
 
L'Inter è come stordita: al 77' Bonaventura si beve Juan Jesus e serve il Tanque per il 4-3. Scintille nel finale: Raimondi riceve un rosso diretto da Gervasoni dopo un pugno sul collo all'ex compagno di squadra Schelotto. 
 
Nel finale l'incredibile errore di Ranocchia da pochi passi condanna l'Inter. Il difensore interista ciabatta a porta vuota un traversone dalla destra e butta via il possibile pareggio. Dopo il triplice fischio scoppia la rissa tra Schelotto e i suoi ex compagni, sedata a stento dagli altri giocatori e dagli arbitri.
 
 
 

venerdì 5 aprile 2013

PALLONATA in FACCIA... Palacio fuori 20 giorni !!!!!!!!!!!!!



Rodrigo Palacio ha riportato una lesione miotendinea di secondo grado del bicipite femorale sinistro. Questo l'esito degli esami strumentali reso noto dall'Inter. Il club nerazzurro ha comunicato in una nota che i tempi di recupero "saranno valutati nei prossimi giorni".
L'attaccante argentino rischia fino a venti giorni di stop ed è quindi in fortissimo dubbio per il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Roma, in programma il prossimo 17 aprile a San Siro.
 
El Trenza si é infortunato durante la partita vinta contro la Sampdoria, in occasione del gol del raddoppio. Le soluzioni in attacco per Stramaccioni si assottigliano ulteriormente: con Milito out fino a fine stagione e Livaja ceduto in prestito proprio alla Dea, all'Inter rimangono due attaccanti di ruolo, Cassano e Palacio. Presumibilmente si attingerà dalla Primavera.

mercoledì 3 aprile 2013

CAMPIONATO 2012/13 - 29ªG. Sampdoria-INTER 0-2


Stramaccioni decide di affidarsi al 4-3-1-2 con Jonathan largo a destra sulla linea difensiva. In mediana Zanetti, Kovacic e Gargano. Guarin dietro alle punte Palacio e Cassano. La Samp dal canto suo non rinuncia al consueto 3-5-2: in difesa Mustafi prende il posto dello squalificato Costa; coppia d'attacco, Sansone-Icardi. Nei primissimi minuti partono bene i padroni di casa, salvo poi intimorirsi davanti al pressing forsennato dell'Inter. Al 3' Palacio scatta sulla linea del fuorigioco e si invola verso la porta: provvidenziale l'uscita di Romero, che costringe "El Trenza" ad allargarsi, cercare il tiro da posizione defilata e accontentarsi di un corner. I doriani rispondono con un'incornata di Icardi ed un tiro da fuori di Krsticic, ma in entrambi i casi Handanovic sventa. Palacio in profondità è incontenibile. Dopo aver preso la mira un paio di volte, al 43', nel momento migliore della Samp, l'argentino svetta su un cross di Alvaro Pereira e conclude a rete di testa: Romero può solo toccare, il pallone si infila in porta. Si va all'intervallo sullo 0-1.
 
La ripresa si apre con i padroni di casa decisi ad alzare il ritmo e a mettere in difficoltà l'Inter in fase di impostazione. Dopo pochi minuti ci vuole un provvidenziale Handanovic per opporsi al mancino a giro rasoterra di Sansone. Il portierone sloveno si ripete poco dopo su Obiang. La stanchezza affiora e non basta il valzer dei cambi per dare linfa alle manovre delle due squadre. L'Inter resiste al forcing blucerchiato che dura fino a metà ripresa. La spinta propulsiva della Samp si esaurisce e Handanovic scalda i guantoni solamente su due conclusioni poco pericolose di Maxi; i nerazzurri in maglia rossa controllano fino alla fine della gara. Quando però sembrava tutto ormai concluso, Rodrigo Palacio raccoglie palla su contropiede e si invola verso la porta di Romero, che non esce e facilita il compito all'attaccante: 0-2.

lunedì 1 aprile 2013

PALLONATA in FACCIA....Cambiasso, squalifica soft !

I


Il Giudice Sportivo di Serie A Gianpaolo Tosel ha deciso di sanzionare con una giornata di squalifica il centrocampista dell'Inter Esteban Cambiasso.

Che strano uomo Tosel.....si accanisce sempre contro l'Inter....e una volta che puó dar tranquillamente 3 giornate di squalifica ne da solo una....mah !