Fanno notizia le contestazioni e gli striscioni contro la dirigenza sugli spalti, in campo invece la partita è noiosa. I nerazzurri, nonostante le due punte, Palacio e Milito, non si sbloccano. Gli etnei contengono bene i padroni di casa anche ad inizio ripresa, Mazzarri cerca di dare la scossa inserendo Kovacic, senza risultati.
Nell'ultimo quarto d'ora il Catania cala fisicamente e l'Inter prova il forcing finale, sterile.
Che i tifosi dell'Inter fossero sul piede di guerra contro la società lo si era già capito con il sit-in in Corso Vittorio Emanuele, a Milano, sotto la sede del club.
In occasione della partita che contrappone i nerazzurri al Catania, la contestazione è proseguita con obiettivi chiari: la vecchia dirigenza.
In particolare i sostenitori della Beneamata se la sono presa con il
direttore generale Marco Fassone, colpevole anche di avere a curriculum
trascorsi alla Juventus. All'arrivo a San Siro del pullman con a bordo i
giocatori, un gruppo di ultras lo hanno accolto con la sua
gigantografia dei tempi bianconeri mentre reggeva una maglia con una
scritta di scherno nei confronti del Biscione: "Meglio un anno senza
tituli che una vita da ridiculi". Nel mirino anche Massimo Moratti, a
cui è stato dedicato un altro striscione: "Ora che non hai più obblighi
presidenziali, liberaci dalle tue amicizie familiari".
All'interno dello stadio la Curva Nord ha esposto un ulteriore
"lenzuolo": "Un applauso a tutti gli interisti", ricevendo il battimani
da tutti i presenti di fede nerazzurra, replicato in occasione di cori
contro Fassone ("Gobbo di m...a") e Branca ("Branca tu sei un figlio di
p..."). Al secondo anello blu sono apparsi tre "consigli" per Erick Thohir: "1. Mai trattare con Rubentus e BBilan; 2. Thohir metti subito un tuo uomo di fiducia; 3. Vecchia dirigenza, tutti subito a casa".
Il clima al Giuseppe Meazza è rovente. La contestazione ha coinvolto tutti i settori dello stadio.
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