INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

domenica 29 maggio 2016

Inter, ricomincio da tre....cessioni !


Riscoperto il piacere della vittoria, pur molto indiretto, in virtù del bonus intascato grazie alla vittoria in Champions del Real Madrid di Kovacic, l’Inter deve tornare alla dura realtà quotidiana, fatta di un mercato che stenta a decollare per i noti vincoli legati al Fair Play Uefa.
 I milioni portati in dote dal trionfo dei blancos ovviamente non bastano per scongiurare le cessioni illustri, che saranno almeno due, necessarie per dare respiro al bilancio, rispettare i paletti imposti da Nyon e ottenere quel minimo di liquidità necessaria per fare operazioni in entrata.
 Roberto Mancini osserva preoccupato, anche se non ancora rassegnato. Prima di partire per le vacanze il tecnico nerazzurro aveva indicato una lista di incedibili, o meglio di elementi da provare a tenere a tutti i costi, fermo restando che per offerte irrinunciabili nessuno è intoccabile.
 Tra i prescelti figura(va)no anche Brozovic e Icardi, ma ad oggi nessuno dei due è certo di restare: anzi, se per l’argentino le vere offerte potrebbero arrivare prossimamente, il croato è nel mirino dell’Atletico Madrid e di club inglesi e oggi sembra il più vicino alla cessione tra i big, insieme a Jeison Murillo, che ha mercato in Premier e piace al Chelsea di Conte, che però punta anche altri difensori della Serie A come Rudiger e Koulibaly.

 Sullo sfondo la situazione di Handanovic, che potrebbe però essere costretto a restare per mancanza di offerte all’altezza. Il Mancio aspetta e spera di non dover ricominciare da (meno) tre.

mercoledì 25 maggio 2016

Anche Samuel.....si ritira !



Questa sera Walter Samuel giocherà la sua ultima partita prima di dire addio al calcio giocato, oltre a festeggiare il titolo con il suo Basilea.

sabato 21 maggio 2016

22 Maggio : Milito dice basta !


Il 22 maggio, giorno non casuale per Milito. Sei anni fa, infatti, sollevava la Champions con l’Inter a Madrid dopo aver battuto il Bayern Monaco in finale. L’apogeo di un eroe moderno con l’animo lindo del cavaliere. In quel mese di maggio del 2010 realizzò tutti i sogni che un bambino può chiedere quando si addormenta abbracciando il pallone. Segnò i gol decisivi in campionato, in Coppa Italia e in Champions. Era il tutto nel tutto. Questa sera, l’Avellaneda tinta di biancazzurra del Racing (non i rivali biancorossi dell’Independiente, il cui prossimo allenatore sarà il fratello Gabi), sarà al "Cilindro". Lo stadio intitolato al «Presidente Peron» sarà il cerchio del ringraziamento eterno a Milito. Il club ha preparato una «camiseta» speciale con il numero 22 e la scritta "Gracias Milito" sulla schiena. Una serata particolare, con i bimbi fino agli 11 anni che potranno entrare gratis (ogni adulto può accompagnarne un paio). "Sarà difficile non emozionarsi" - ha dichiarato alla vigilia.
L’Inter, per Milito, rimarrà uno dei grandi amori. E la prima cosa che gli viene in mente è la semifinale di ritorno di Champions del 2010 contro il Barcellona: "La partita più lunga della mia vita". E poi: "Vestire la maglia nerazzurra a 30 anni era per me la grande occasione della vita - aggiunge -. La vittoria del Triplete fu la vittoria dell’intelligenza e della forza di un gruppo straordinario. Sapevamo esattamente quello che stavamo facendo e l’obiettivo era magnifico". A Madrid il momento più alto, seguito in pochi secondi da una parentesi con dichiarazioni di un possibile addio ("Ho un’offerta importante, non so se resto"): "Ho sbagliato, fu un errore parlarne. C’erano contatti con diverse squadre, ma sbagliai il tempo". L’Inter entra in una fase tribolata della sua vita e anche Diego finisce per esserne risucchiato, complice il tremendo infortunio del 2013 ai legamenti del ginocchio sinistro. Ne segue un problema muscolare che lo porta a rendere concreto un desiderio profondo: "Dovevo tornare a casa al Racing. Il mio sogno, dal principio, era finire con questi colori. E di finire bene". Ha vinto un campionato argentino con il suo club e ne è diventato capitano.


Una frase di Moratti racchiude bene quel che è stato Milito per il mondo nerazzurro. "Fummo accusati di non aver venduto Milito dopo la finale del 2010. Ma come si fa a vendere colui che ti fa vincere scudetto e Champions? Non puoi venderlo se pensi che la gente abbia tifato con te". Il Principe con l’Inter ha vinto tutto nel giro di un anno solare, tra la fine della stagione 2009-2010 e la successiva, pur rimanendo a Milano un quinquennio. La bacheca dice uno scudetto, due coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Champions e un Mondiale per Club. Tutto. Stasera saluterà il suo pubblico (tra cui Josè Mourinho) prima di vedersi intitolata una strada di Avellaneda.

domenica 15 maggio 2016

ADDIO GERVASONI, NON CI MANCHERAI ...


Ultima chiamata, ieri sera per Paolo Gervasoni, che per raggiunti limiti d'età deve chiudere la propria carriera arbitrale. E lo fa con una prestazione che di certo non gli rende merito, anzi. Di per sé non certo un fenomeno col fischietto in mano, al 'Mapei' alle solite e fastidiose sbavature ha aggiunto, a quanto pare, una chicca: annullare per fuorigioco il gol di D'Ambrosio in perfetta collaborazione con l'assistente Fiorito, a dimostrazione che in due non hanno capito nulla. Del tutto fuori luogo, poi, il rosso a Murillo, estratto quasi per piacere personale che per una reale motivazione. Ma è giusto attendere il referto per capire quanto bene conosce lo spagnolo. No, non c'era bisogno di fare il fenomeno in una serata del genere, caro Gervasoni. Non ci mancherai, questo è certo.

sabato 14 maggio 2016

38ª G. Sassuolo-INTER 3-1

Bastano appena 6′ al Sassuolo per portarsi in vantaggio: Politano tenta il destro dai 25 metri, la deviazione di Murillo spiazza Carrizo e permette ai neroverdi di realizzare l’1-0. L’Inter ha in Palacio l’uomo più pericoloso, ma dalle parti di Consigli non arrivano conclusioni nello specchio; il Sassuolo invece cerca di sfruttare la rapidità del tridente e al 26′ arriva il gol del raddoppio: filtrante di uno scatenato Politano per Duncan che serve l’accorrente Pellegrini bravo a piazzare e firmare il 2-0. La reazione dell’Inter è veemente, nello spazio di pochi secondi Consigli compie due interventi decisivi su Éder e Jovetić, al 31′ però Magnanelli perde palla nei pressi dell’area di rigore su pressione di Brozović e Palacio tutto solo insacca la rete del 2-1. Al 39′ è ancora Politano a ristabilire le distanze: l’attaccante neroverde svetta più in alto di tutti e realizza il 3-1 raccogliendo l’assist preciso di Gazzola.

A inizio ripresa l’Inter si vede annullare la rete del 3-2: D’Ambrosio realizza con un colpo di testa sotto misura ma il guardalinee segnala una posizione di fuorigioco inesistente ! I ritmi si fanno molto più blandi, il Sassuolo controlla il vantaggio con meno apprensione e al 59′ Murillo facilita le cose ai padroni di casa: il difensore colombiano prima si fa ammonire per un fallo su Falcinelli e dopo pochi secondi riceve il rosso per le reiterate proteste.(Giallo esageratissimo,ma lui é Murillo non Bonucci ! )
 L’inferiorità numerica spegne definitivamente i propositi di rimonta dell’Inter, Mancini ne approfitta per far esordire i giovani Radu e Della Giovanna. Sul campo invece non succede praticamente nulla, il Sassuolo vince 3-1 e raggiunge uno storico sesto posto: sabato sera scoprirà se sarà valso anche il pass per l’Europa League.

sabato 7 maggio 2016

37ª G. INTER-Empoli 2-1


Missione compiuta per l'Inter che riscatta la sconfitta con la Lazio e battendo l'Empoli 2-1 blinca il quarto posto che vale la qualificazione diretta alla fase a gironi di Europa League.
I ragazzi di Mancini partono bene e passano in vantaggio con un bolide di Icardi sotto la traversa dopo una bella azione in velocità. L'Empoli però reagisce e approfittando di un vistoso calo dei nerazzurri pareggia con Pucciarelli, ben assistito da Maccarone. Prima dell'intervallo però l'Inter torna avanti con un tap in di Perisic da pochi passi dopo una parata su Jovetic.

Nella ripresa la partita perde di spettacolarità, con l'Inter che rischia anche di mancare l'appuntamento con la vittoria. Icardi esce dal campo per un problema muscolare e gli ospiti falliscono una grande occasione con Costa che strappare il pareggio.

domenica 1 maggio 2016

36ª G. Lazio-INTER 2-0

Lazio-Inter 2-0. Klose e Candreva (su rigore) trascinano i biancocelesti alla vittoria contro i nerazzurri e riaccendono, seppur debolmente, le speranze europee dei capitolini, ora a -4 dal Sassuolo sesto. Per la Beneamata (espulso Murillo) arriva invece l'addio matematico alla Champions League.
 Una buona Lazio chiude meritatamente avanti il primo tempo. A fronte di un'Inter dalla manovra stentata, i biancocelesti sono più pungenti e passano subito all'8' con Klose: il tedesco dopo un triangolo con Lulic si trova a tu per tu con Handanovic, che scavalca con un elegante pallonetto. La squadra di Mancini fatica a reagire, e sono i padroni di casa ad andare più vicini al raddoppio con Candreva.

 Si scuotono i nerazzurri nella ripresa, che vede l'immediata espulsione di Simone Inzaghi per proteste. Il cambio di Mancini (Biabiany per Medel) dà la scossa alla squadra, che crea occasioni in serie con Jovetic e Perisic. Al 78' lo jesino inserisce anche Palacio per Nagatomo, l'Inter si sbilancia e viene punita dai capitolini: all'83' Murillo atterra in area Keita e viene espulso, dal dischetto Candreva non sbaglia e firma il 2-0 che chiude i giochi.