INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

venerdì 28 dicembre 2012


sabato 22 dicembre 2012

BUON NATALE....


CAMPIONATO 2012/13 - 18ªG. INTER-Genoa 1-1

1-1

79' Immobole
85' Cambiasso




Nel "Lunch Match" della diciottesima giornata di campionato l'Inter pareggia in casa contro il Genoa. Cambiasso ha riacciuffato i rossoblu dopo il gol del vantaggio di Immobile. Sul finale Livaja ha sprecato una clamorosa palla gol calciando sul palo a porta sguarnita, e i nerazzurri frenano ancora.
Stramaccioni sceglie il 4-3-3, con Alvarez schierato sulla linea mediana e con il tridente formato da Cassano, Milito e Palacio; Delneri, complice l'assenza per ragioni disciplinari di Borriello, si affida al solo Ciro Immobile in avanti, con Vargas e Rossi esterni alti.

Parte forte l'Inter, che con Cassano costruisce una palla gol per Palacio, ma l'argentino sbaglia lo stop di petto, agevolando l'uscita di Frey. Si gioca su ritmi non vertiginosi, e il Genoa cresce con il passare dei minuti. Alla mezzora Immobile conclude a rete dai venti metri con un potente destro rasoterra, ma Handanovic è attento e respinge. Poi si ferma Alvarez, rilevato da Pereira nello scacchiere nerazzurro. E' ancora il Grifone a rendersi pericoloso, ma Vargas preferisce calciare da posizione molto defilata al posto di servire Rossi, e il capitano rossoblu non gradisce. Il primo tempo, poco emozionante, termina sullo 0-0.

Stramaccioni lascia negli spogliatoi Juan Jesus e inserisce Chivu, che fa il suo esordio in campionato. L'Inter preme subito sull'acceleratore nella ripresa, e l'ex Palacio grazia Frey sul filtrante di Milito, calciando alto sopra la traversa. Poi il Principe inventa per Palacio, aiutato dal disimpegno errato di Canini: gran mancino dell'argentino in diagonale, e splendida risposta di Frey: sulla respinta del francese il pallone arriva a Milito, che calcia alto da buona posizione. Il Genoa crea insidie ai nerazzurri sulle ripartenze, e Kucka con il pallonetto riesce a servire Rossi, ma è pronto Handanovic sul genoano: inevitabile lo scontro, ma il portiere sloveno si rialza senza problemi. Delneri si gioca la carta Anselmo, che rileva Bertolacci: il brasiliano entra e si fa subito ammonire per simulazione. L'Inter a dodici minuti dalla fine cade sul contropiede del Genoa: Antonelli serve Immobile, il centravanti salta secco Ranocchia, Samuel è in ritardo, tocco con la punta del destro per l'attaccante, che trafigge Handanovic. L'Inter attacca a testa bassa, e Cambiasso con un'incornata sul primo palo deposita il pallone alle spalle di Frey approfittando di una distrazione di Canini. Incredibile al novantesimo l'errore di Livaja, che a porta vuota calcia sul palo sull'invito di Milito, e il match finisce 1-1.



giovedì 20 dicembre 2012



Siamo stati fortunati? Non si sa mai, finché non giochi le partite e le vinci non puoi dire che il sorteggio è benevolo.

martedì 18 dicembre 2012

Coppa Italia - INTER-Verona 2-0

2-0

50' Cassano
54' Guarin




L'Inter batte per 2-0 il Verona al Meazza e si qualifica per i quarti di finale di Coppa Italia. L'uomo che fa la differenza è Guarin: dopo un primo tempo equilibrato, i nerazzurri accelerano nella ripresa grazie all'entrata del colombiano, autore di un gol e di un assist. L'altra marcatura è di Cassano. Nel finale Castellazzi si fa male e in porta va Palacio.
Primi 45 minuti di gioco in equilibrio e senza troppe emozioni. I nerazzurri, imbottiti di cambi, incontrano più di una difficoltà ad affrontare un Verona compatto e quasi al completo. Gli scaligeri, terzi in serie B, giocano senza timori reverenziali e sfiorano il vantaggio con Cacia. Prima dell'intervallo primi segnali di vita dai meneghini con Alvarez, che triangola con Palacio ma conclude addosso a Rafael.

Romanzina di Stramaccioni all'intervallo, dentro Guarin per Mariga, e l'Inter affronta l'avvio di secondo tempo con un altro piglio. Al 50' il neo entrato Guarin in scivolata ruba palla allo sciagurato Moras e lancia in contropiede Cassano, che batte Rafael in uscita. Quattro minuti dopo è invece lo stesso colombiano a segnare il 2-0 con un gran destro deviato involontariamente da Carrozza in rete.

La partita velocemente cala di tono.A ravvivare la gara nel finale l'infortunio di Castellazzi: i cambi per Stramaccioni sono finiti, e in porta ci va Palacio. L'argentino nell'inedito ruolo di estremo difensore riesce anche ad intercettare due tiri dei gialloblu, che, confusionari, non riescono a sfruttare il prezioso vantaggio numerico. Avanza l'Inter




sabato 15 dicembre 2012

CAMPIONATO 2012/13 - 17ªG. Lazio-INTER 1-0

1-0

37' Klose



La Lazio ha battuto l'Inter all'Olimpico dopo una partita molto combattuta e che, dopo aver regalato poche emozioni nel primo tempo, si è decisamente alzata di tono nella ripresa. Decisivo Miroslav Klose, che ha segnato la rete decisiva all'82° minuto. 
 
L'Inter può solo mordersi le mani: gli uomini allenati da Andrea Stramaccioni hanno sfiorato in diverse occasioni la rete del vantaggio, colpendo anche due pali. Ma lo stesso Klose (infortunatosi al ginocchio in occasione della marcatura e sostituito negli ultimi minuti da Floccari) aveva vanificato una grande occasione per portare in vantaggio i biancocelesti.

Nel primo tempo le due squadre si controllano e pensano soprattutto a non farsi male: degni di nota soltanto un tiro fuori misura di Ledesma e due iniziative di Konko e Lulic. Nel finale Klose si lamenta molto per un contatto con Alvaro Pereira, giudicato falloso dall'attaccante tedesco che chiede invano il rigore.

Nella ripresa la partita si vivacizza e l'ingresso di Palacio al posto di Cambiasso permette ai nerazzurri di alzare il proprio baricentro. I risultati si vedono poco dopo: Guarin coglie il palo dopo una bella azione degli ospiti. Nei minuti successivi ci prova ripetutamente la 'Beneamata', che sembra vittima di un incantesimo: al 72° anche Cassano colpisce un palo e, sul rimpallo, Marchetti strega Nagatomo e nega il gol al giapponese.

La partita si alza decisamente di tono: un minuto dopo un diagonale di Palacio si perde sul fondo di pochi centimentri, al 79° la Lazio si risveglia in contropiede, ma Klose fallisce un facile controllo davanti ad Handanovic e l'azione sfuma.

Sono però le prove generali per il gol: all'82° l'attaccante ex Bayern Monaco spunta in mezzo a due difensori avversari, raccoglie un pallone delizioso offertogli da Mauri e incrocia sul secondo palo, alla destra di Handanovic, battendolo imparabilmente. Nell'occasione rimane anche acciaccato, chiedendo e ottenendo il cambio.

L'assedio finale dei nerazzurri non porta frutti...


domenica 9 dicembre 2012

CAMPIONATO 2012/13 - 16ªG. INTER-Napoli

2-1
 8' Guarin
39' Milito
54' Cavani




Inter: 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 19 Cambiasso, 40 Juan Jesus; 
55 Nagatomo, 4 Zanetti, 21 Gargano, 14 Guarin, 31 Pereira; 
99 Cassano, 22 Milito.
A disposizione: 12 Castellazzi, 27 Belec, 6 Silvestre, 7 Coutinho, 
8 Palacio, 17 Mariga, 24 Benassi, 28 Pasa, 33 Mbaye, 
41 Duncan, 52 Romanò, 88 Livaja.
Allenatore: Andrea Stramaccioni

Napoli: 1 De Sanctis; 55 Gamberini, 28 Cannavaro, 5 Britos;
 11 Maggio,85 Behrami, 88 Inler, 18 Zuniga; 
17 Hamsik;24 Insigne, 7 Cavani.
A disposizione: 22 Rosati, 2 Grava, 4 Donandel, 6 Aronica,
 8 Dossena, 9 Vargas, 14 Campagnaro, 15 Colombo, 16 Mesto, 
19 Pandev, 20 Dzemaili, 21 Fernandez.
Allenatore: Walter Mazzarri





L'Inter vince per 2-1 il posticipo domenicale contro il Napoli e sorpassa gli azzurri al secondo posto in classifica, a -4 dalla Juventus. Nerazzurri cinici, ospiti generosi ma spreconi in attacco. Decisive le due reti nel primo tempo di Guarin e Milito, non basta agli uomini di Mazzarri il gol di Cavani nella ripresa.

La prima svolta della partita arriva già all'8'. Dopo un discreto inizio del Napoli, i nerazzurri passano con uno schema azzeccato su calcio piazzato. Sugli sviluppi di un corner Guarin si inserisce improvvisamente sul secondo palo e di destro batte De Sanctis. Se il Napoli resta scioccato dal vantaggio nerazzurro non lo dà certo a vedere: la formazione di Mazzarri infatti si butta furiosamente all'attacco, ma colleziona solo palle gol divorate con Cavani e Hamsik. Al 28' è clamoroso l'errore di un bomber di razza come il Matador, che manda a lato di testa a tu per tu con Handanovic. L'Inter soffre il movimento di Insigne e la presenza di Cavani, ma alla seconda vera occasione torna cinicamente a colpire: al 39' Milito viene pescato da Guarin e di destro batte De Sanctis. 2-0. Gli ospiti non demordono e nel finale di tempo Insigne manda alto di poco sopra la traversa.

All'intervallo Mazzarri decide di rischiare e sostituisce Gamberini, un difensore, con l'ex di turno Pandev. Napoli sbilanciato, al 52' Cassano colpisce il palo sull'uscita di De Sanctis. Ma la scelta di Mazzarri paga, l'Inter arretra e dopo una grande parata di Handanovic al 54' Cavani pareggia. Handanovic devia un tiro di Pandev( in fuorigioco !!! ), Maggio colpisce la traversa e Cavani in mischia firma l'1-1 con un destro potente. Galvanizzato dalla rete, il Napoli si lancia all'assalto della porta nerazzurra, Pandev spreca un ghiotto suggerimento di Insigne sparando addosso all'estremo difensore dei meneghini.

Ultimi minuti concitati, l'Inter chiude gli spazi e prova a ripartire, mentre Mazzarri è costretto a rinunciare ad Hamsik, infortunato. Insigne innesca tutte le azioni partenopee, all'84' libera Cavani e Pereira per anticipare Mesto in area rischia l'autogol. Finale di rara intensità, ma l'assedio del Napoli non dà però frutti.

sabato 8 dicembre 2012

EL 2012/2013... INTER - Neftci 2-2




Nonostante una super prestazione di Marko Livaja (doppietta), l'Inter dei giovani non riesce a superare a San Siro gli azeri del Neftci Baku e si fa acciuffare sul 2-2 in zona Cesarini.
Il croato porta avanti l'Inter dopo soli nove minuti: Livaja sfrutta un doppio liscio della difesa del Neftci e mette in rete, confermandosi bomber di coppa. Coutinho prova immediatamente a segnare il 2-0 ma viene fermato all'ultimo da Mitreski. Gli ospiti sembrano storditi dal vantaggio nerazzurro e non riescono a reagire, ma l'attivissimo Coutinho va solo vicino al gol che avrebbe tagliato le gambe agli azeri. Stramaccioni manda in campo Cassano al posto di Samuel dal primo minuto della ripresa, ma al settimo Sadigov pesca il jolly e insacca con un gran destro da furoi area. Ma Livaja non ci sta e dopo due giri di lancette trova il 2-1 approfittando di un'uscita a vuoto di Stamenkovic. Gli uomini di Stramaccioni potrebbero anche recriminare per un gol non dato a Livaja alla mezz'ora, quando un suo tiro viene respinto oltre la linea di porta, e per un fallo in area su Cassano non giudicato tale dell'arbitro Aleckovic. Al novantesimo arriva l'insperato e storico pareggio del Neftci: Canales raccoglie una respinta di Belec e sigla il 2-2. L'Inter passa comunque come seconda classificata nel girone


domenica 2 dicembre 2012

CAMPIONATO 2012/13 - 15ªG. INTER-Palermo 1-0


1  -  0
 73' Garcia (Aut)




Inter: 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 40 Juan Jesus; 
4 Zanetti, 21 Gargano, 19 Cambiasso, 31 Pereira; 
7 Coutinho; 8 Palacio, 22 Milito.
A disposizione: 12 Castellazzi, 27 Belec, 6 Silvestre, 
14 Guarin,17 Mariga, 24 Benassi, 33 Mbaye, 41 Duncan, 
42 Jonathan, 52 Romanò, 55 Nagatomo, 88 Livaja.
Allenatore: Andrea Stramaccioni.




Palermo: 1 Ujkani, 6 Munoz, 25 Von Bergen, 29 Garcia; 89 Morganella,
 5 Barreto, 28 Kurtic, 31 Pisano; 
27 Ilicic, 21 Brienza, 9 Dybala.
A disposizione: 22 Brichetto, 99 Benussi, 4 Cetto, 
7 Viola, 15 Milanovic, 16 Zahavi, 17 Giorgi, 18 Labrin, 
19 Budan, 20 Arevalo Rios, 50 Sanseverino, 55 Goldaniga.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.





L'Inter, in crisi di risultati e con il caso Sneijder (ancora fuori), prova a rilanciarsi con il Palermo dell'ex Gasperini, ma il primo tempo va via senza grandi emozioni: l'unico a provarci è Milito, che per due volte non riesce a gonfiare la rete con tiri dal limite. Nella ripresa, la musica non cambia e dopo due chance sprecate da Coutinho e Ranocchia,Stramaccioni inserisce a sorpresa Guarin al posto di Milito. Ad un quarto d'ora dal termine, è però Garcia a deviare nella propria porta un cross di Ranocchia, regalando i tre punti ai nerazzurri.
Brutta Inter....ma il Palermo non ha mai tirato in porta !

sabato 1 dicembre 2012

RIDIAMOCI SOPRA...Domande imbarazzanti !


IL CRITICONE...Lucio un pacco da 8 milioni !



A distanza di mesi sembra proprio che Giuseppe Marotta abbia preso un bel pacco ingaggiando il difensore brasiliano, che percepisce un compenso di 2 milioni di euro

 La dirigenza della Juventus, in estate, pensava di aver compiuto l'ennesimo colpo di mercato a parametro zero ma  dopo cinque mesi si può tranquillamente affermare che il suo ingaggio é stato un bel pacco!

Per i ruBentini che ridevono per aver rubato Lucio all'Inter...ride bene chi.....


 

mercoledì 28 novembre 2012

A RUOTA LIBERA...Nostalgico Mourinho




Nostalgia canaglia. José Mourinho in Portogallo confessa che la felicità l'ha vissuta solo all'Inter, nei suoi anni magici. Come riporta La Gazzetta dello Sport in prima pagina: "Sono stato felice solo a Milano", le parole dello Special One, più nostalgico che mai.
«L’Inter è il club in cuimi è piaciuto di più stare - racconta lo Special One alla tv portoghese TVI -. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. L’Inter è una famiglia e io appartengo alla famiglia nerazzurra per sempre. Quando l’ho lasciata ho pianto più di una volta. Ho vissuto in un ambiente fantastico, dalla Pinetina, dove ci si allenava, a San Siro».
La domanda d’obbligo: perché ha lasciato Milano per Madrid? «Anch’io — ha risposto José — mi sono chiesto perché l’ho fatto. E’ giusto, allora, che lo spieghi. Era la terza volta che il Real mi proponeva la sua panchina. I miei amici dicevano: "Puoi essere un grande allenatore, ma se non sei campione con il Real Madrid ci sarà sempre nella tua carriera un qualcosa che mancherà, un buco sempre aperto". Capello ce l’aveva fatta. Allora ho deciso di impegnarmi personalmente con Florentino Perez. E ci sono andato. Ma per l’Inter ho una nostalgia che è sempre presente».
Mou ha poi raccontato aneddoti inediti del suo periodo nerazzurro. «Il mio primo scudetto all’Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell’anticipo di quella sera era stato battuto (dall’Udinese ndr) rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta Júlio Cesar. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell’Inter e soffro quando l’Inter viene battuta o fermata, com’è successo in queste ultime settimane... Fra l’altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. E' che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, compreso l’ingresso a due finali di Champions League con Chelsea e Real. Soltanto l’Inter mi ha regalato anche questa gioia».

Il documentario é disponibile su INTERNELCUORETV
(Seleziona - Video Library - O Toque de Mourinho )

lunedì 26 novembre 2012

CAMPIONATO 2012/13 - 14ªG. Parma-INTER 1-0

 1-0
75' Sansone




Parma: 83 Mirante; 87 Rosi, 5 Zaccardo, 29 Paletta, 18 Gobbi; 
32 Marchionni, 10 Valdes, 20 Acquah; 21 Sansone, 
11 Amauri, 7 Biabiany
A disposizione: 1 Pavarini, 6 Lucarelli, 13 Santacroce, 23 Arteaga, 
28 Benalouane, 39 Fideleff, 4 Morrone, 19 Musacci, 77 Ninis, 
17 Palladino, 9 Belfodil, 91 Pavol
Allenatore: Donadoni


 
Inter: 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 25 Samuel, 40 Juan Jesus; 
4 Zanetti, 14 Guarin, 19 Cambiasso, 11 Alvarez, 
55 Nagatomo; 8 Palacio, 22 Milito
A disposizione: 12 Castellazzi, 27 Belec, 6 Silvestre, 42 Jonathan, 
31 Pereira, 17 Mariga, 24 Benassi, 52 Romano', 
41 Duncan, 7 Coutinho, 88 Livaja.
Allenatore: Stramaccioni




Il Tardini resta infatti tabù per la squadra di Stramaccioni che perde per 1-0 e resta a -4 dalla Juve. Il gol che decide il match è di Sansone.


Stramaccioni, privo dello squalificato Cassano, opta per un 3-5-2 con Milito e Palacio in attacco, mentre Donadoni si affida a Marchionni e Sansone a supporto di Amauri. In avvio le squadre si studiano, senza concedere troppo allo spettacolo e se si esclude una punizione di Guarin bisogna aspettare mezz'ora per le prime vere occasioni da gol: Amauri si vede respingere da Handanovc un colpo di testa in tuffo mentre è sulla linea di porta addirittura Valdes a negare l'1-0 a Cambiasso, bravo nello sfruttare una sponda di Ranocchia su azione di calcio da fermo. Prima dell'intervallo, è comunque ancora il Parma a sfiorare il vantaggio, con una deviazione aerea di Paletta e un destro da fuori dell'ex Biabiany, entrambi fuori di mezzo metro.

In avvio di ripresa, Milito prova subito un tiro dal limite ma è un lampo isolato: il Parma chiude tutti gli spazi e corre bene in contropiede, con Handanovic che nega l'1-0 a Zaccardo, spintosi in attacco per deviare un cross di Valdes. L'Inter non sembra proprio in serata ed è ancora Guarin il più pericoloso dei suoi (Mirante devia in allungo). Stramaccioni si gioca la carta Coutinho per provare a vincere ma due minuti dopo in contropiede è Sansone a sbloccare il risultato, al termine di una bella azione personale che lo porta a calciare dal limite e bucare incolpevole Handanovic. Il tempo (un quarto d'ora) per rimontare ci sarebbe anche ma gli ospiti non riescono a cambiare ritmo e dopo quattro minuti di recupero il triplice fischio sancisce la vittoria del Parma,

giovedì 15 novembre 2012

A RUOTA LIBERA....Strama,in una big dal nulla





Andrea Stramaccioni si racconta a Sette del Corriere della Sera parlando della sua esperienza e del suo rapporto con i giocatori dell'Inter.

"Nel mio piccolo il messaggio della vicenda è che anche in Italia un allenatore che non era un giocatore famoso, o che non è un figlio d'arte, può arrivare in un grande club - le parole del tecnico nerazzurro -. "Ce l'hai fatta dal nulla" è il complimento più bello che possono farmi".


L'ex mister delle giovanili della Roma ricorda lo stop al calcio giocato quando giocava nella Primavera del Bologna: "E' stato il passaggio più triste della mia giovane vita. È stato come se, in un colpo solo, si fosse infranto tutto. Sogni di arrivare in Serie A. Ma soprattutto desideri giocare. Ancora adesso, dopo un po' che tiro calci al pallone, mi si gonfia il ginocchio. Ero ingrassato tanto, quindici chili. Ero giù. Mi ha aiutato la mia famiglia e lo studio".


Poi Stramaccioni parla delle qualità che gli hanno permesso di guidare una panchina importante come quella nerazzurra: "L'intuizione fortunata sui cambiamenti di ruolo di alcuni giocatori è stata un denominatore comune della mia vita professionale. La sottogavetta sui campi di terra e il fatto di aver fatto l'osservatore per club professionistici".


Lo studio per l'allenatore della "Beneamata" è un elemento fondamentale: "Sì perchè ti insegna il metodo, lo dico sempre ai miei giocatori. I ragazzi in questo momento storico hanno più agevolazioni e spesso la voglia di arrivare, calcisticamente, è data da quanta fame hai. Di questa fame, ne vedo mediamente meno in Italia". 



 

domenica 11 novembre 2012

CAMPIONATO 2012/13 - 12ªG. Atalanta-INTER 3-2

 3 - 2





Atalanta: 47 Consigli; 77 Raimondi, 2 Stendardo, 5 Manfredini,
 13 Peluso;7 Schelotto, 21 Cigarini, 17 Carmona, 
10 Bonaventura;11 Moralez; 19 Denis.
A disposizione: 16 Polito, 78 Frezzolini, 3 Lucchini, 9 Troisi, 25 Matheu, 28 Brivio, 32 Ferri, 44 Cazzola, 88 Biondini, 89 Marilungo, 91 De Luca, 99 Parra.
Allenatore
: Stefano Colantuono




Inter: 1 Handanovic; 6 Silvestre, 19 Cambiasso, 40 Juan Jesus; 
4 Zanetti, 21 Gargano, 14 Guarin, 55 Nagatomo;
 8 Palacio, 22 Milito, 39 Cassano.
A disposizione: 12 Castellazzi, 27 Belec, 11 Alvarez, 24 Benassi,
 31 Pereira, 33 Mbaye, 41 Duncan, 42 Jonathan, 
52 Romanò, 88 Livaja.
Allenatore
: Andrea Stramaccioni



Si ferma l'Inter nel posticipo di serie A a Bergamo. L'Atalanta si impone per 3-2 sui meneghini, reduci da 10 vittorie consecutive tra campionato e coppe. Gli uomini di Stramaccioni, che in parte pagano la fatica di Europa League, in parte le molte disattenzioni difensive, si lamentano per il rigore del 3-1 assegnato agli orobici, forse generoso. La Juve si allontana a +4.
Gara divertente, giocata a viso aperto dalle due lombarde. Al 9' i padroni di casa passano al primo tiro in porta con Bonaventura, testa su cross di Peluso, poi legittimano il vantaggio sfiorando il 2-0 con Denis, che al 35' si divora un'occasione enorme.
L'Inter non resta certo a guardare e in due occasioni Consigli si supera per negare il gol a Palacio.
Nel secondo tempo il portiere dei bergamaschi è ancora decisivo su un rasoterra di Guarin, poi capitola sulla potente punizione del colombiano al 56'. 1-1.
Sembra la svolta del match a favore dei meneghini, invece la Dea rimette la testa avanti appena quattro minuti dopo: Denis, tutto solo, in girata anticipa la difesa ospite su traversone di Maxi Moralez e segna il 2-1.
L'Inter non fa in tempo a reagire che subisce il tris: ancora Denis, su calcio di rigore molto dubbio assegnato da Damato per fallo di Juan Jesus su Maxi Moralez, sigla il 3-1.
E' una mazzata per l'Inter. Stramaccioni prova a scuoterla inserendo Livaja e Alvarez, e Palacio a sei minuti dal triplice fischio trova il 3-2 che tiene vive le speranze. Si scaldano gli animi (espulso Parra), ma il risultato non cambia più.


venerdì 9 novembre 2012

RIDIAMOCI SOPRA...Chelsiiiiiii !!!





Conte furioso: 
      "Chi è quella merda che ha esultato al goal del Chelsea??" 
                                   Bonucci: "Scusi mister...ce l'avevo nella schedina"

giovedì 8 novembre 2012

EL 2012/2013... Partizan - INTER 1-3




L'Inter accede ai sedicesimi di finale dell'Europa League grazie a un'autorevole vittoria per 3-1 ottenuta allo stadio FK Partizan di Belgrado contro la formazione allenata da Stanojevic. Decisivo l'ingresso nel secondo tempo di Palacio al posto di Nagatomo. L'argentino, infatti, realizza due reti per i nerazzurri, che nel finale fissano il risultato con la rete di Guarin. Al Partizan solo la soddisfazione del gol della bandiera realizzato da Tomic.

Nel primo tempo gli uomini allenati da Stramaccioni, ai quali basta un pareggio per passare il turno, si limitano a controllare e cercano di mantenere le reti inviolate con un abbottonato 4-5-1 e il solo Livaja in attacco. La mossa tattica, tuttavia, crea qualche grattacapo in difesa e solo un fenomenale Handanovic evita guai con un intervento prodigioso su Ivanov al 32° minuto e ripetendosi sullo stesso difensore bulgaro qualche istante dopo.


Nella ripresa Stramaccioni tenta di alzare il baricentro della squadra inserendo Palacio e, dopo un rischio di autorete di Juan Jesus sul quale ancora una volta Handanovic ha un riflesso strepitoso, l'argentino ex Genoa cambia la partita. Al 51°, infatti, è proprio lui a ribadire in rete di petto un pallone messo in mezzo da Guarin, con Petrovic battuto.


Al 75° raddoppio ancora realizzato da 'El Trenza' che, servito in profondità dal solito Guarin, batte il portiere avversario con un diagonale che si infila nell'angolino destro della porta serba. L'Inter non è sazia e all'87° minuto trova il tris, con la gioia personale di Guarin che, dopo due assist, segna una rete su assist di Cassano, in campo da qualche minuto al posto di Livaja. Tardiva la reazione del Partizan, a segno solo a tempo scaduto con Tomic quando ormai è troppo tardi.


Andrea Stramaccioni non può che considerarsi soddisfatto: "Per noi era importante archiviare la qualificazione visto che abbiamo una trasferta come quella di Kazan molto faticosa in cui ora posso risparmiare qualche giocatore. Siamo molto solidi mentalmente, altrimenti non avremmo fatto 10 vittoria in trasferta di fila".


Palacio ed Handanovic, che hanno sposato la causa interista nella scorsa estate, si rivelano ogni partita più decisivi. I complimenti del tecnico romano sono più che meritati: "Palacio è stato il nostro primo acquisto, un giocatore che a noi piace tantissimo e che è stato bravo a inserirsi subito tanto da sembrare che giochi qui da tanto tempo. Samir ha fatto due parate che valgono un gol, sono parate da campione. Sapevamo il suo valore e si sta confermando su quei livelli".


Unica nota stonata della serata nerazzurra di Belgrado, l'infortunio di Mudingayi: "La nota negativa sono questi infortuni muscolari che ci stanno falcidiando. Oggi si è aggiunto Gaby e abbiamo preferito toglierlo per non rischiare che il guaio si aggravasse".


"Credo che la parata più difficile sia stata la prima su Ivanov, ma il mio lavoro è quello di parare e ho solo fatto il mio dovere - ha dichiarato invece Samir Handanovic -. Quella di stasera non è stata una delle nostre migliori partite, avevamo delle assenze e chi scende in campo fa del suo meglio anche se la condizione non è ottimale. Ma siamo un gruppo compatto e deciso, vogliamo sempre vincere e stasera ci siamo riusciti. Ma ancora non abbiamo vinto niente, i primi conti cominceremo a farli a marzo. Per il momento concentriamoci su Bergamo".


 

martedì 6 novembre 2012