INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

lunedì 31 ottobre 2016

De Boer ai saluti, pronto Pioli



Anche se manca ancora l'ufficialità, l'avventura di De Boer alla guida dell'Inter pare ormai al capolinea. I vertici della società avrebbero già deciso per l'esonero dell'olandese. Al suo posto, nella prossima e decisiva gara di Europa League con il Southampton, dovrebbe andare in panchina Vecchi.
Il nuovo tecnico dell'Inter dovrebbe essere, salvo sorprese, Pioli. Reduce dall'esperienza con la Lazio, l'allenatore italiano, al momento, si trova negli Stati Uniti. Classe 1965 ha allenato, tra le altre, Chievo, Palermo e Bologna, prima delle stagioni biancocelesti. Per lui pronto un contratto fino a giugno 2018.

Dovesse arrivare l'ufficialità dell'esonero di De Boer, sarebbe l'ottavo cambio in panchina dopo l'addio di Mourinho. Nell'ordine, ecco i tecnici "saltati" dall'era del Triplete: Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri e Mancini. A breve dovrebbe aggiungersi alla lista anche il nome di De Boer.

domenica 30 ottobre 2016

11ª G. Sampdoria-INTER 1-0

L'Inter di Frank De Boer, reduce dalla vittoria contro il Torino di Mihajlovic, è in cerca di continuità di risultati contro la Sampdoria di Giampaolo e sono proprio i nerazzurri ad iniziare la sfida con il piglio giusto. Il tecnico olandese si affida ancora una volta al tridente pesante con Icardi centrale, Candreva ed Eder sugli esterni, ma il primo pericolo arriva da Quagliarella dopo 8 minuti. Clamorosa, poi, l'occasione al quarto d'ora per Muriel: l'Inter si fa trovare scoperta in difesa, Fernandes allarga per il colombiano che calcia sul fondo in diagonale davanti ad Handanovic.
Le due squadre si affrontano a viso aperto con pochi tatticismi e le occasioni non mancano: Brozovic sfiora il vantaggio e, poco dopo, è la volta di Barreto che colpisce il palo esterno alla sinistra di Handanovic. Ad un minuto dall'intervallo la sfida si sblocca. Fernandes apre bene per Linetty che, con un geniale assist di prima per fare fuori Santon, libera Quagliarella. L'attaccante della Samp, tutto solo, gira al volo battendo Handanovic sul filo del fuorigioco.
L'Inter rientra in campo con la consapevolezza di non potersi permettere un nuovo passo falso e produce il massimo sforzo alla ricerca del gol del pareggio. Come sempre è Mauro Icardi a caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco interista e al 69esimo l'argentino spreca un'occasione clamorosa con un colpo di testa alto da posizione centrale. Mazzoleni aveva fermato tutto per posizione di offside che, però, resta dubbia.

Ad un quarto d'ora dalla fine De Boer cambia i due esterni d'attacco gettando nella mischia Palacio e Perisic al posto di Candreva ed Eder, forse i migliori in campo, ma la scelta non paga i dividendi sperati. Anzi, la Samp, brava a difendersi per poi ripartire, va addirittura vicina al raddoppio con Budimir che calcia male addosso ad Handanovic a 5 minuti dalla fine. In pieno recupero, l'ultimo squillo di Palacio si infrange sulla traversa insieme con le speranze di tutto il popolo nerazzurro. A Marassi finisce 1-0 per la Sampdoria.

giovedì 27 ottobre 2016



Sarà pure abbastanza “particolare”, diciamo così, con la penna tra le mani, ma con il pallone tra i piedi, davvero... Icardi è devastante !!!

mercoledì 26 ottobre 2016

10ª G. INTER-Torino 2-1


Trascinato dalla voglia di smentire le tante critiche ricevute in settimana, l’Inter comincia subito la gara con grande intensità, mettendo in mostra un gioco molto fluido e frizzante che costringe gli ospiti a rimanere sulla difensiva. I nerazzurri continuano a spingere contro un Torino stranamente sottotono e, dopo aver sfiorato in diverse occasioni il vantaggio, passano avanti al 35′: Candreva mette un bel filtrante in area di rigore, ma Hart esce in maniera goffa facendosi sfuggire il pallone dalle mani e permettendo cosi a Icardi di depositare la sfera a porta vuota sulla respinta. La rete non accende la sveglia nei granata e la squadra di de Boer riesce cosi a controllare facilmente la gara fino al duplice fischio di Massa.
Nella ripresa, Mihajlović cerca di cambiare le carte in tavola lanciando Maxi Lopez al posto di uno spento Falque e la sua squadra torna in campo con uno spirito totalmente diverso, riequilibrando la partita. Le azioni migliori le crea ancora l’Inter (due volte con Brozović), ma al 63′ i granata riescono a pareggiare approfittando del pasticcio di Ansaldi e Murillo: i due si ostacolano a vicenda finendo a terra e Belotti, tutto solo davanti al portiere, sigla l’1-1 con una gran botta di sinistro. La rete galvanizza gli ospiti, rendendo la partita aperta e con continui ribaltamenti di fronte, ma le occasioni più clamorose sono ancora dell’Inter: prima Brozović, sulla spizzata di Icardi, fa sbattere il pallone contro Moretti, che salva cosi sulla linea un gol che sembrava ormai fatto; poi Icardi si fa ipnotizzare da Hart davanti alla porta. Ma a 2 minuti dalla fine, proprio l’ex Sampdoria si inventa la rete che decide la partita: l’argentino resiste con il fisico a Rossettini ai limiti dell’area e, dopo essersi girato, scarica un violento tiro che lascia senza scampo il portiere. L’Inter torna cosi alla vittoria, salvando cosi (forse) la panchina di de Boer; al Torino non basta una buona prestazione nella ripresa per portare a casa almeno un punto.

domenica 23 ottobre 2016

9ª G. Atalanta-INTER 2-1


L’Inter deve ritrovarsi in campionato dopo due sconfitte consecutive. Il compito della formazione di de Boer non è semplice, dato che fa visita all’Atalanta dell’ex Gasperini, in questa 9/a giornata di Serie A 2016/2017. E infatti, al 10′, bergamaschi in vantaggio. Calcio d’angolo di Freuler, sponda di Kurtić e Masiello tutto solo appoggia in rete. Due minuti dopo, ancora Atalanta. Cross di Dramé sul quale si avventa Conti. Sul colpo di testa dell’esterno destro, Handanović deve impegnarsi seriamente. L’Atalanta controlla agevolmente e al 35′ sfiora il raddoppio con una conclusione da 20 metri di Tolói che vede un’ottima risposta di Handanović. Il primo tempo non propone poi più nulla e si va negli spogliatoi con l’Atalanta in vantaggio per 1-0.

Inizia la ripresa e al 50′ l’Inter trova il pareggio. E lo fa con Éder. L’ex Sampdoria con una sassata da 30 metri su calcio di punizione trova l’incrocio dei pali con Berisha incolpevole. Nell’occasione, viene allontanato dalla panchina il tecnico dell’Atalanta Gasperini per proteste sull’assegnazione del calcio di punizione. Al 59′, di nuovo Atalanta pericolosa. Colpo di testa del neoentrato Konko – che ha sostituito l’infortunato Tolói – su calcio d’angolo e Handanović la respinge quasi sulla linea. Al 79′ Inter vicinissima al vantaggio. Cross del neoentrato Candreva, sponda di Icardi sulla quale si avventa Perišić. Sinistro al volo del croato e riflesso straordinario di Berisha. All’85’ il portiere atalantino è abile a bloccare un tiro di João Mário deviato da Freuler. Due minuti dopo, inconcepibile entrata in area di Santon su Kessié. Calcio di rigore netto trasformato da Pinilla. L’Inter accusa il colpo. E nonostante i 5 minuti di recupero, non costruisce nessuna opportunità per trovare il pareggio. L’Atalanta batte l’Inter 2-1 e tocca quota 13 punti in classifica. L’Inter, al terzo ko consecutivo, rimane a 11 punti.

L'ultima per Frank ?


sabato 22 ottobre 2016

NUMERI & CURIOSITÀ...Atalanta-INTER


I PRECEDENTI – Fatica anche l’Inter a uscire da Bergamo con il bottino pieno. Nelle ultime 5 dispute nella ‘Città dei mille’, il biscione è tornato ad Appiano Gentile con un totale di sei punti, figli di tre pareggi e una sola vittoria. L’ultimo confronto tra Atalanta e Inter è terminato uno pari con due autoreti (Murillo, Toloi). L’ultimo trionfo dell’Inter all’Atleti Azzurri d’Italia è datato 15 febbraio dello scorso anno. Per Mancini a segno due volte Guarin, Shaqiri e Palacio.
La partita più ricca di reti è il 7:2 del 25 marzo del ’90 quando l’Inter di Trapattoni sconfisse il bergamaschi di Ernesto Pellegrini grazie alla doppietta di Klinsmann e le reti di Bergomi, Matthaeus, Baresi, Berti e Serena.

LE STATISTICHE – Atalanta e Inter si sono scontrate 110 volte nella loro storia. Nelle 55 partite davanti al proprio pubblico, l’Atalanta ne ha vinte 13, 20 pareggi e 22 sconfitte, mettendo a referto 60 reti al cospetto delle 91 incassate. Se si inglobano le partite disputate a San Siro si nota una certa supremazia della ‘Beneamata’. Balzano a 60 le vittorie interiste, nelle 110 sfide complessive. Gasperini ha sfidato l’Inter, oltre ad averlo allenato per un breve periodo, 14 volte. Tutte sulla panchina del Genoa, vincendo 3 gare, pareggiandone 3 e perdendone 8.

giovedì 20 ottobre 2016

EL 3ª Giornata INTER-Southampton 1-0


Vittoria di platino, pur soffertissima, per i nerazzurri che si rimettono in corsa nel girone di Europa League e rinsaldano la panchina di De Boer, pur al termine di una prova tutt'altro che eccezionale Poche emozioni e zero tiri in porta in un primo tempo giocato peraltro neppure su ritmi bassi, ma nel quale a entrambe le squadre manca il colpo vincente. Ci prova di più il Southampton, insidioso in un paio di ripartenze grazie alla buona vena di Hojbjerg, cui Nagatomo nega il gol sulla linea, e poi con Rodriguez. Per l’Inter solo un tentativo di Eder, che precede i fischi con cui si va al riposo. La squadra di De Boer entra in campo con un altro piglio nel secondo tempo, ma senza riuscire a creare pericoli alla porta di fino al capolavoro di Candreva, che a metà tempo insacca al volo di sinistro sotto l’incrocio un cross di Santon. Poi però  Brozovic rovina tutto incappando in una doppia ammonizione che apre a un finale soffertissimo: De Boer si copre con Ansaldi per Candreva, ma i Saints asseidano la porta di Handanovic, miracoloso su Van Dijk e su Austin.

martedì 18 ottobre 2016

lunedì 17 ottobre 2016

IO STO CON ICARDI !


( Pensa al tuo Bilan retrocesso in B due volte....uno a pagamento...l'altro gratis !!! )

Io sto con ICARDI !
Stampa di merda , prostituzione intellettuale !!!

VIA ZANETTI !
VIA LA CURVA NORD !!!

Speriamo che i cinesi fanno piazza pulita 
perché questi di sicuro nn si fanno ricattare !!!

domenica 16 ottobre 2016

8ª G. INTER-Cagliari 1-2




Come facilmente prevedibile alla vigilia, è l’Inter a fare la partita sin dai primi minuti mantenendo il pallino del gioco e cercando in maniera insistente di aprire la serrata difesa degli ospiti, costretti a rimanere bassi per poi ripartire con rapidi contropiedi. A metà del primo tempo i nerazzurri sprecano la prima, grande occasione per andare in vantaggio, con Alves che rifila una manata ingenua a Icardi in area causando il rigore (è l’addizionale Rizzoli a segnalare il contatto a Valeri): dal dischetto, però, proprio l’argentino angola troppo il tiro con il piatto e spedisce il pallone sul fondo. La squadra di de Boer continua a far girare il pallone con pazienza, ma non basta per superare la difesa del Cagliari che riesce in qualche modo a difendere il risultato fino al duplice fischio dell’arbitro.

L’Inter prova ad alzare il ritmo sin da subito nella ripresa, ma sono gli ospiti a sfiorare il clamoroso vantaggio prima con Di Gennaro e poi con il tiro di Melchiorri respinto da Handanovič. Il doppio rischio subito sveglia i nerazzurri, che al 56′ passano in vantaggio: servito dalla sinistra da Perišić, João Mário si vede respingere il tiro da Storari, ma sulla respinta del portiere è proprio l’ex Sporting Lisbona ad avventarsi sul pallone e segnare il primo gol in Serie A. Ma proprio quando i padroni di casa sembravano in controllo, arriva all’improvviso la rete del Cagliari: sul passaggio di Di Gennaro, Murillo intercetta malamente il pallone in area di rigore, facendolo finire direttamente sui piedi di Melchiorri che batte cosi Handanovič e firma l’1-1. La rete piega psicologicamente i padroni di casa, che non riescono più a creare nulla e a 5 minuti dalla fine la squadra di Rastelli riesce a trovare addirittura il clamoroso vantaggio: su azione da calcio d’angolo, Melchiorri tenta un tiro-cross dalla destra che viene prima deviato da Murillo e poi trascinato nella propria porta da un rivedibile Handanovič. Il Cagliari trova cosi la terza vittoria di fila e continua a sognare in grande, volando al settimo posto; ancora male (soprattutto nel secondo tempo) in casa l’Inter, che si allontana dalle zone alte della classifica.

sabato 15 ottobre 2016

NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-Cagliari



I PRECEDENTI – Osso ultimamente indigesto per l’Inter il Cagliari che, se si considerano solamente le gare di Campionato, non perde a San Siro contro l’Inter addirittura dal novembre 2011 (anche se i sardi militavano in Serie B nella scorsa stagione): con i gol di Thiago Motta e Coutinho l’Inter ha la meglio di misura sul Cagliari di Ballardini, in gol con Larrivey. Nel limbo venutosi a creare in casa nerazzurra successivamente al Triplete tanti volti e tanti calciatori si sono avvicendati in campo ed in panchina, come testimonia il fatto che dei diciotto calciatori dispiegati tra campo e panchina in quella domenica di novembre il solo Ranocchia faccia ancora parte della rosa nerazzurra, con Stramaccioni, Mazzarri, Mancini e De Boer susseguitisi nel tempo a Ranieri sulla panchina meneghina. L’ultimo precedente in Campionato a San Siro risale a due stagioni fa, quando in un Campionato concluso con un’amara retrocessione cagliaritana l’Inter di Mazzarri ha la sventura di incontrare, agli albori della stagione, il Cagliari di Zeman in giornata di grazia: la Zemanlandia rossoblù demolisce a domicilio i milanesi grazie all’incredibile tripletta di Ekdal, che sentenzia la partita dopo che il gol dell’interista Osvaldo aveva precedentemente replicato alla rete di Sau. Al febbraio 2014 risale invece l’ultimo pareggio tra Inter e Cagliari, con Rolando a rispondere nella ripresa al vantaggio isolano dal dischetto scritto da Pinilla.

LE STATISTICHE – Pur alla luce delle considerazioni appena fatte, la storia di Inter-Cagliari a San Siro in Serie A parla chiaramente milanese: in 36 precedenti alla Scala del calcio 21 sono stati i successi interisti, contro nove pareggi e solamente sei affermazioni dei rossoblù; netto anche il disavanzo in termini di reti realizzate, 69 quelle nerazzurre contro le 38 cagliaritane. La bilancia pende in favore dei lombardi anche aggiungendo al campione le gare di campionato disputate in casa del Cagliari, che fanno salire i contatori fino a misurare 33 successi interisti, 27 pareggi e 12 vittorie sarde. Con due allenatori all’esordio in Serie A (De Boer e Rastelli), e privi di precedenti duelli tra loro, la sfida di San Siro può però trovare nella sfida nella sfida tra i due centravanti, Icardi e Borriello, un valido motivo d’interesse: neanche a dirlo però, anche questo di duello viaggia su binari di parità con entrambi i concorrenti capaci di andare a segno due volte contro l’avversario (il Cagliari per Icardi, l’Inter per Borriello) di domenica prossima.

domenica 2 ottobre 2016

7ª G. Roma-INTER 2-1



La Roma ha battuto per 2-1 l'Inter all'Olimpico nel posticipo della settima giornata di serie A. Dzeko e Manolas affondano i nerazzurri, che trovano il momentaneo pareggio con Banega. La squadra di Spalletti sale a quota 13 punti, a un punto dal Napoli secondo, il Biscione resta settimo a 11 punti.
Palle gol a profusione nel primo tempo, le difese ballano. Pronti via la Roma trova l'1-0 al 5' con Dzeko dopo uno splendido affondo di Bruno Peres, l'Inter risponde colpendo un palo con Banega. Le occasioni fioccano: Salah si divora almeno tre nitide palle gol per imprecisione e per la bravura di Handanovic, la squadra di de Boer risponde colpo su colpo e sfiora il pareggio due volte con Candreva, spettacolare la parata di Szczesny. Prima dell'intervallo Florenzi si traveste da Salah e spreca malamente calciando fuori a pochi passi da Handanovic.
Ripresa, de Boer inserisce Nagatomo, Gnoukouri e Jovetic, nella Roma Salah, lascia il posto ad El Shaarawy. Botta e risposta ad un quarto d'ora dalla fine: i nerazzurri trovano l'1-1 al 73' con Banega, che finalizza un veloce triangolo con Icardi, i capitolini rimettono la testa avanti al 76', quando Manolas di testa intercetta la punizione di Strootman e ristabilisce il vantaggio dei padroni di casa. Nell'occasione sfortunata deviazione di Icardi.

L'Inter all'attacco negli ultimi minuti scopre il fianco alle ripartenze della Roma: all'88' Handanovic compie la parata della domenica sul colpo di testa di Dzeko, un miracolo che tiene in vita l'Inter. Forcing frenetico quanto inutile dei meneghini nel finale di partita, i capitolini vincono 2-1 e si portano a un punto dal Napoli.

sabato 1 ottobre 2016

NUMERI & CURIOSITÁ...Roma-INTER


I PRECEDENTI – 83 i confronti disputati a Roma tra le due compagini: il bilancio è di 33 vittorie per i giallorossi e di 27 successi per i nerazzurri; ovviamente, 23 i pareggi. L’ultimo, proprio nel corso della passata stagione: finì 1-1 con reti di Perišić e Nainggolan e fu un partita che segnò l’interruzione della striscia di vittorie consecutive della Roma, che si fermò a 8. Come i più attenti osservatori ricorderanno, fu una gara dai ritmi agonisticamente molto alti, ma con poche occasioni da rete. L’ultimo successo giallorosso è recente ed è datato 30 novembre 2014: terminò 4-2 e la Roma fu pressoché perfetta guidata da un Pianić in serata di grazia. Per risalire, invece, a una vittoria dell’Inter bisogna tornare molto più indietro negli anni, ossia alla stagione 2007-2008: fu un rotondo 4-1 firmato Ibrahimović (su rigore), Crespo, Cruz e Córdoba; erano i tempi del sedicesimo titolo nazionale ( il terzo consecutivo degli anni d’oro) e la Juventus era appena tornata in Serie A. Il computo dei gol, nel complesso delle gare giocate all’Olimpico, è favorevole agli uomini guidati da Spalletti: 127 a 114.

LE STATISTICHE – Parlavamo di cammino altalenante ed effettivamente le 2 sconfitte subite dagli anfitrioni e i 2 pareggi (più una sconfitta) degli ospiti la dicono lunga. Troppi punti persi, almeno fino a questo momento, per potere impensierire Juve e Napoli nel lungo cammino verso lo scudetto. In compenso la Roma può vantare il migliore attacco (insieme ai partenopei): ben 14 gol, ma 8 dei quali in due incontri (Udinese e Crotone). L’Inter è certamente meno prolifica, ma ottimizza meglio le proprie marcature: “solo” 8 spalmate però in maniera più omogenea. I giallorossi sono reduci dalla batosta subita a Torino contro i “Granata” e dal successo ottenuto contro i rumeni dell’Astra, mentre l’Inter dal pareggio casalingo contro il Bologna e dalla sconfitta di Praga. I migliori realizzatori sono Džeko (4) da un lato e Icardi (6) dall’altro.