E' morto Eusebio, uno dei più grandi attaccanti di sempre.
Erano le 3.30 di domenica, racconta 'A Bola', quando è venuto a mancare
per insufficienza cardiaca. Un grave lutto per il Portogallo e il mondo
del calcio in generale. Il prossimo 25 gennaio la 'Pantera Nera'
avrebbe compiuto 72 anni.
Nato nell'allora colonia lusitana del Mozambico, inziò a tirar calci a
un pallonello Sporting Clube de Lourenço Marques prima di essere portato
in Europa dal Benfica nel 1960. Con le 'Aquile', inizialmente sotto la
guida di Bela Guttmann, Eusebio diventò una leggenda planetaria,
aggiudicandosi, fra le altre cose, una Coppa dei Campioni (1961-62, con
doppietta nel 5-3 nella finale col Real Madrid), di cui fu anche per tre
volte capocannoniere (1964-65, 1965-66, 1967-68) il Pallone d'Oro nel
1965 e la Scapra d'Oro in due occasioni (1968, 1973 con rispettivamente
40 e 42 reti). Dal 1975 portò il proprio talento nelle Americhe, fra
Stati Uniti, Messico e Canada con qualche breve parentesi nuovamente in
Portogallo, con le maglie di Beira-Mar e União de Tomar.
Dal 1961 al 1973 fu colonna e simbolo del Portogallo, con cui segnò 41
reti in 64 partite (record di marcature battuto solo recentemente da
Pauleta e Cristiano Ronaldo, che ha ricordato Eusebio su Twitter) e si mise al collo il bronzo ai Mondiali del 1966 in Inghilterra, di cui fu anche miglior realizzatore con 9 reti.
1 commento:
Adeus !
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