La nostalgia regna a San Siro e dintorni in un sabato che
vede José Mourinho in tribuna con Ronaldo, il ‘Fenomeno’, seduti accanto a
Massimo Moratti. Figure indelebili nella storia dell’Inter. Ma se l’ex
presidente non è certo l’eccezione al ‘Giuseppe Meazza’, non si può dire per
gli altri due.
Lo ‘Special One’, che ha già incontrato anche Erick
Thohir, ha parlato ai microfoni di Premium Sport facendo allusione a un suo
clamoroso ritorno - a tempo debito - sulla panchina nerazzurra: “Tornare qui
oggi è una sensazione fantastica. Spero di rientrare a Londra felice. Non c’è
più nessun calciatore delle mie stagioni qui però l’Inter è l’Inter, Moratti è
sempre Moratti: sono arrivato all’Inter come professionista e me ne sono andato
da interista. L’anno prossimo non sarò l’allenatore dell’Inter, la società non
me l’ha chiesto. In futuro non si può mai dire, sono tornato al Chelsea potrei
anche tornare qui. Ma non adesso, non è il momento e poi la società ha altri
piani con Thohir e Mancini e io da interista spero che questo progetto abbia
successo”.
Parole d’amore per la ‘Beneamata’. Ma lo stesso non si
può dire per il Milan. O meglio, il ‘Mago di Setubal’ rende onore ai dirigenti
rossoneri, ma accusa la tifoseria: “Perché ho scelto proprio la partita contro
la Sampdoria? Volevo venire al derby, ma giocava in casa il Milan: sono sicuro
che i dirigenti rossoneri mi avrebbero trattato con rispetto, ma i tifosi del
Milan non sono come quelli dell’Inter”.
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