L’Inter torna in Europa League dopo un anno di purgatorio ed esordisce con una vittoria a Kiev, in campo neutro, contro il Dnipro: discreta prestazione dei nerazzurri che, al netto delle occasioni,
avrebbero potuto chiudere prima la partita. Decisiva la rete di
D’Ambrosio, mentre tra i padroni di casa il migliore è stato
Konoplyanka.
Markevich recupera Strinic e Rotan in extremis, con Konoplyanka
sull’esterno e Zozulya unica punta. Mazzarri invece sceglie Icardi unica
punta supportato da Guarin, mentre Vidic sarà affiancato da Campagnaro e
Juan Jesus.
Padroni di casa aggressivi sin dal fischio d’inizio, pressing alto per impedire ai nerazzurri di sviluppare trame di gioco offensive; la prima occasione capita a metà frazione, dopo un paio di verticalizzazioni interessanti Kuzmanovic vede la porta e calcia con il destro, ma strozza troppo la conclusione che termina sul fondo. Il Dnipro si fa vedere dalle parti di Handanovic soprattutto sulle situazioni di palla inattiva, mentre Icardi è troppo isolato in attacco per poter impensierire la difesa avversaria; l’occasione più importante del primo tempo capita sulla testa di Kuzmanovic, il quale riceve un cross dalla destra ma il pallone sfiora il palo alla sinistra di Boyko. Nel finale Guarin protesta per un fallo appena fuori dall’area, ma che sarebbe stato rosso per il difensore, ma l’arbitro non fischia e manda tutti negli spogliatoi sullo 0-0.
Padroni di casa aggressivi sin dal fischio d’inizio, pressing alto per impedire ai nerazzurri di sviluppare trame di gioco offensive; la prima occasione capita a metà frazione, dopo un paio di verticalizzazioni interessanti Kuzmanovic vede la porta e calcia con il destro, ma strozza troppo la conclusione che termina sul fondo. Il Dnipro si fa vedere dalle parti di Handanovic soprattutto sulle situazioni di palla inattiva, mentre Icardi è troppo isolato in attacco per poter impensierire la difesa avversaria; l’occasione più importante del primo tempo capita sulla testa di Kuzmanovic, il quale riceve un cross dalla destra ma il pallone sfiora il palo alla sinistra di Boyko. Nel finale Guarin protesta per un fallo appena fuori dall’area, ma che sarebbe stato rosso per il difensore, ma l’arbitro non fischia e manda tutti negli spogliatoi sullo 0-0.
L’Inter torna in campo con maggiore cattiveria e voglia di passare in
vantaggio: dopo cinque minuti Hernanes serve Guarin in area ma il
colombiano, tutto solo, manda alto di testa. I nerazzurri aumentano la
pressione ma la palla non vuole entrare, D’Ambrosio a tu per tu trova
l’opposizione di Boyko, sulla ribattuta arriva Icardi che trova ancora
le mani del numero uno ucraino; la partita si accende e anche il Dnipro
si rende pericoloso dalle parti di Handanovic. Konoplyanka riceve palla,
si accentra e col destro lambisce il palo alla sinistra dello sloveno;
entra Osvaldo e le brutte notizie, per gli uomini di Markevich, arrivano
copiose nel giro di un paio di minuti. Prima Rotan si fa cacciare fuori
per doppia ammonizione, poi D’Ambrosio vince un paio di rimpalli in
area di rigore e deposita la palla in fondo al sacco. Guarin ci prova da
lontano in un paio d’occasioni, il Dnipro in dieci non riesce nemmeno
ad affacciarsi nella metà campo nerazzurra e l’unica occasione è sugli
sviluppi di una punizione, battuta malissimo: finisce 0-1, l’Inter può
festeggiare il ritorno in Europa con una vittoria.
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