L’Inter impiega venti minuti a carburare
ma poi convince il popolo nerazzurro con una bella prestazione,
battendo per 2-0 un’Atalanta troppo rude e poco propositiva. Nel primo
tempo succede di tutto: prima Vidić colpisce un palo, poi Palacio si
divora un rigore facendoselo parare da Sportiello e infine Osvaldo, in
semirovesciata, regala il vantaggio all’Inter. Nella ripresa ancora il
numero 8 non trova la via del gol per colpa del montante e, infine, dopo
un buon quarto d’ora bergamasco, Hernanes fissa il punteggio sul
definitivo 2-0.
Mazzarri conferma Guarin in mediana, spedendo Hernanes in panchina, con
Palacio a supporto di Icardi in attacco; Colantuono risponde con
Bianchi, al posto del sino adesso appannato Denis, e l’esperienza di
Cigarini, preferita alla freschezza di Baselli.
L’Inter parte contratta e subisce il pressing alto degli ospiti, pericolosi con una botta di Cigarini dalla distanza: poco più tardi Medel, sugli sviluppi di un angolo, colpisce bene ma indirizza la conclusione sopra la traversa. I nerazzurri salgono di colpi e, in due minuti, sfiorano prima il vantaggio con Vidić che, grazie a un bel colpo di testa, colpisce il montante e poi Palacio, a tu per tu con Sportiello, si fa ipnotizzare dal giovane numero uno atalantino; passa il tempo ed è sempre l’Inter a rendersi pericolosa, stavolta con un bel contropiede condotto da Guarin e concluso da Kovačić, tuttavia il destro del croato sorvola di poco la traversa. Al 30′ Benalouane stende in area Palacio e Gervasoni fischia la massima punizione: il successivo rigore dello stesso numero 8, però, viene deviato da Sportiello. L’entrata di Osvaldo, al posto dell’infortunato Icardi, si rivela fortunosa per Mazzarri: proprio l’argentino, con una semirovesciata su assist di Guarin, porta l’Inter in vantaggio a fine primo tempo.
L’Inter parte contratta e subisce il pressing alto degli ospiti, pericolosi con una botta di Cigarini dalla distanza: poco più tardi Medel, sugli sviluppi di un angolo, colpisce bene ma indirizza la conclusione sopra la traversa. I nerazzurri salgono di colpi e, in due minuti, sfiorano prima il vantaggio con Vidić che, grazie a un bel colpo di testa, colpisce il montante e poi Palacio, a tu per tu con Sportiello, si fa ipnotizzare dal giovane numero uno atalantino; passa il tempo ed è sempre l’Inter a rendersi pericolosa, stavolta con un bel contropiede condotto da Guarin e concluso da Kovačić, tuttavia il destro del croato sorvola di poco la traversa. Al 30′ Benalouane stende in area Palacio e Gervasoni fischia la massima punizione: il successivo rigore dello stesso numero 8, però, viene deviato da Sportiello. L’entrata di Osvaldo, al posto dell’infortunato Icardi, si rivela fortunosa per Mazzarri: proprio l’argentino, con una semirovesciata su assist di Guarin, porta l’Inter in vantaggio a fine primo tempo.
Inizia la ripresa e Kovačić sale in cattedra, guadagnandosi parecchi
falli dopo aver saltato chiunque con la maglia diversa dalla propria;
Palacio continua il proprio momento no andando a colpire il palo, dopo
una bella combinazione con Osvaldo, ma i meneghini possono essere
contenti della prestazione, trascinati da un Medel in condizione
atletica e mentale straripante. Gómez e Boakye sono le scelte di
Colantuono per indirizzare la partita sui binari giusti, e proprio una
conclusione de “El Papu” spaventa San Siro ma in generale i cambi
spostano il baricentro dell’azione nella metà campo nerazzurra; poco
dopo, infatti, è Estigarribia ad avere sulla testa il pallone del pari
ma la traiettoria disegnata è fuori di un soffio. Hernanes sostituisce
un Guarin sopra la sufficienza e, con un paio di conclusioni, va anche
vicino al raddoppio; il gol è nell’aria e, dopo una punizione guadagnata
da Osvaldo, è proprio il Profeta a segnare il gol della tranquillità,
la ciliegina sulla torta della serata interista.
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