Inter-Roma 2-0. Walter Mazzarri può gioire sì per il risultato dell'amichevole di Philadelphia (Stati Uniti), valevole per la Guinnes Cup, ma soprattutto per le risposte che il collettivo sta dando dal campo.
I nerazzurri scendono in campo con un 3-5-2 che vede Handanovic tra i
pali; Andreolli, Vidic e Juan Jesus sulla linea difensiva; Nagatomo e
l'ex Dodò sulle bande laterali; Jonathan, M'Vila e Kuzmanovi in mediana;
e Ruben Botta a supporto di Icardi. I capitolini ribattono con un
4-3-3: Skorupski; Florenzi, Astori, Castan, Emanuelson; Pjanic, De
Rossi, Nainggolan; Iturbe, Destro, Ljajic. L'undici titolare di Mazzarri
parte a rilento, ma in poco tempo diventa più brioso. Non domina, ma a
livello di corsa e di scorrevolezza del pallone è leggermente superiore
ai giallorossi, che tuttavia non demeritano e si rendono pericolosi
soprattutto con Iturbe, murato da Handanovic prima e da Juan Jesus poi.
La 'Beneamata' bussa alla porta di Skorupski con un colpo di testa di
Icardi, ma è un'altra incornata a trafiggere il portiere polacco: quella
di Nemanja Vidic, difensore centrale appena arrivato dal Manchester
United, che sullo scadere del primo tempo svetta più in alto di tutti
tagliando sul primo palo su una punizione calciata dall'ottimo Dodò. Il
centrale serbo è perfetto anche in fase contenitiva: è un muro in mezzo
alla retroguardia a tre meneghina. Ma la notizia peggiore per la Roma
non è lo svantaggio, bensì l'infortunio muscolare alla coscia di Leandro Castan: al 12' Rudi Garcia è costretto a sostituirlo con Benatia.
La ripresa si apre con un'occasione clamorosa sciupata da Destro, che
schiaccia fuori di testa su cross di Florenzi, solo, a un metro dalla
porta. Nainggolan poi sfiora il palo con una sassata dai 25 metri, ma
l'Inter controlla e anche dopo il valzer delle sostituzioni (nella Roma
fuori Emanuelson, De Rossi, Pjanic e Destro. Dentro Cole, Keita, Uçan e
Totti; nell'Inter fuori Handanovic, M'Vila, Botta, Kuzmanovic, Jonathan e
Dodò. Dentro Carrizo, Guarin, Laxalt, D'Ambrosio, Krhin e Kovacic)
tiene in mano saldamente le redini della partita. E dopo un monumentale
Vidic che chiude provvidenzialmente su Iturbe, i nerazzurri raddoppiano
al 69' su azione propiziata da D'Ambrosio, che mette in mezzo dalla
sinistra e pesca l'accorrente Nagatomo dalla parte opposta: il
giapponese, con la fascia di capitano al braccio, buca Skorupski di
potenza, con un destro che si infila sotto la traversa. Nel finale è
ancora l'Inter che spinge, anche con il giovanissimo attaccante
Bonazzoli che tanto bene ha figurato nelle giovanili del 'Biscione'.
Se alle 22 il Real Madrid batterà il Manchester United, l'Inter
accederà alla finale della Guinness Cup, che si disputerà lunedì al Sun
Life Stadium di Miami Gardens.
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