Comincia il girone di ritorno e l’Inter è chiamata a cambiare marcia
dopo la frenata degli ultimi due mesi, seguita al successo in casa della
Juventus. Nelle ultime 8 partite, i nerazzurri hanno portato a casa 8
punti, una media da zona retrocessione; in questo segmento sono 12 i gol
subiti e 8 quelli segnati, di cui solo tre dagli attaccanti (due
Palacio e uno Milito). Il distacco dalla capolista Juventus è passato da
una a nove lunghezze e alla fine del girone d’andata l’Inter si ritrova
con gli stessi punti dell’anno scorso, quando Ranieri aveva preso il
timone a settembre dopo l’esonero di Gasperini.
A preoccupare è soprattutto il rendimento in trasferta, punto di forza
nella prima parte della stagione. Dopo la vittoria a Torino, Zanetti e
compagni hanno subìto 4 sconfitte di fila contro Atalanta, Parma, Lazio e
Udinese (una striscia negativa che non si verificava dal 1999) e
lontano da San Siro l’attacco si è inceppato: da ben 366 minuti (Europa
League compresa) l’Inter non riesce a trovare il gol fuori casa,
l’ultima rete risale all’11 novembre quando Palacio negli ultimi minuti
di Atalanta-Inter mise a segno il 3-2, servito solamente per accorciare
le distanze. Troppo frequenti gli alti e bassi e non ci sono mezze
misure: in campionato i pareggi sono stati solo due.
Tra le mura amiche di San Siro, sono indispensabili tre punti contro il
Pescara, che però venderà cara la pelle. Gli abruzzesi hanno appena
espugnato il campo della Fiorentina (battuta in casa per la prima volta
in questo campionato): il portiere Perin ha sfoderato una straordinaria
prestazione e la squadra di Bergodi punta a uscire anche da San Siro con
un risultato positivo.
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