Talmente sfacciata da ridicolizzare tutto e tutti: i pronostici alla Lippi, che due mesi fa votò Juve per lo scudetto, e le avversarie, dopo 11 giornate già a -7: mai successo nel campionato dei tre punti a vittoria. L'Inter di Mourinho è un record ambulante: ogni domenica un primato. Ricorda quella di Trapattoni. La stagione '88-89 fu una dittatura nerazzurra. Mou potrebbe ripeterla. Non solo: di questo passo raggiungerebbe anche Mancini a quota 97 punti finali. Con la differenza che la squadra del Mancio, nel dopo Calciopoli, non aveva praticamente rivali. Ma numeri, classifiche e sorrisi dicono molto di più su quest'Inter che dissangua prede e pronostici. Nessuno, nell'Europa del calcio che conta (cioè Spagna, Inghilterra, Germania e Francia), ha messo via 28 punti in 11 partite di campionato.
Nessuno ha tanto vantaggio sulle inseguitrici. Nemmeno il Chelsea di Ancelotti, arrivato a quota 27.
Talmente mago, questo Mourinho, da far sparire persino se stesso: un anno fa, nel suo convincente debutto italiano, aveva solo (si fa per dire) 24 punti in classifica. E un nugolo di avversarie addosso. Che quest'anno, come incantate dallo strapotere nerazzurro, cominciano a chiedersi: "Ma come ha fatto?". Ventotto reti in 11 giornate, quasi tre a partita: numeri da Barcellona del calcio italiano. E' la liquidità di gol a stendere catrame sulla strada dei nerazzurri, che poi sfilano beatamente fra le macerie altrui. Poco importa se il bel gioco va a intermittenza. Tolto alla squadra l'alibi-Ibra, l'Inter ha imparato che una big deve funzionare a prescindere dai nomi che porta: non a caso, sono 12 i marcatori stagionali. Il numero uno, tra loro, è Diego Milito: 31 gol in 40 presenze nel nostro massimo campionato. L'unico cruccio, anche per lui, resta la Champions League. Lì sì che ci vorrebbe una magia.
Nera però....io mi tocco le palle ... !
1 commento:
"Barcellona d'Italia" e meno male che qualcuno lo dice dato che i giornali ci odiano!
Forza Inter!
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