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Torino-INTER 2-2

venerdì 27 novembre 2009

PALLONATA in FACCIA : Se fai i saltelli muore Balotelli...ma se non é vero muore Del Piero ?


Il caso Mario Balotelli ha attraversato i confini del calcio per approdare nelle aule del Parlamento. Del resto, è chiaro a tutti che i fischi e gli insulti che la punta interista sopporta negli stadi italiani non sono il consueto antidoto che i tifosi di ogni parte del mondo provano ad iniettare nei nervi degli attaccanti avversari in cerca di gol. Con le doti balistiche di Balotelli le ingiurie e le insolenze ultrà non c’entrano nulla. Il messaggio lanciato da queste sparute, ma pericolose, minoranze è più che evidente: non vogliono che lo Stato riconosca ai giovani di colore, tanto meno a SuperMario, lo status di italiano. Razzismo allo stato puro.

Gli stadi stanno sono diventati lo specchio del degrado del tessuto sociale italiano. Questi giovani, in genere extra parlamentari di destra con una debole propensione al pensiero, non invadono le gradinate per accompagnare con inni e incitamenti l’evolversi delle vicende sportive della loro squadra ma per inveire per tutta la durata della partita contro qualcuno. L’attaccante dell’Inter per loro non è un essere umano, e neppure un calciatore, ma “solo” un uomo di colore.

La punta dell’Inter, comunque, non deve sentirsi sola, dalla sua parte si sono schierati tutti i dirigenti dei club italiani, la maggioranza dei tifosi e tutta la più alta nomenclatura della politica italiana. Esclusi vertici della Lega Nord, alla quale nessuno sembra aver detto che Balotelli ha la pelle nera ma è venuto al mondo a Palermo ed è italianissimo, più di Amauri, per esempio. La verità è che contro gli "stronzi" da stadio, così ha titolato oggi l'Unitá non c’è nulla da fare.

A favore del giovane italiano di colore si é speso, dopo gli insulti di Bordeaux ("se fai i saltelli muore Balotelli ''), anche il presidente della Juve, Jean Claude Blanc: “La Juve è sempre contro ogni forma di razzismo. Abbiamo iniziato a lavorare su questa strada con l’Unesco e non ci fermeremo. Continueremo a impegnarci per il rispetto e contro il razzismo sino a quando non sarà debellato. E’ un compito di tutti quelli che lavorano nel calcio. Finché non sarà finita la Juve sarà in prima fila”.

Dello stesso tenore le recenti prese di distanza dell’ex segretario di An, il presidente della Camera Gianfranco Fini: "la generazione Balotelli é nata e cresciuta nel nostro Paese e addirittura parla il dialetto, e quindi non é un'eresia, uno scandalo, che abbiano la cittadinanza. Non ne va di mezzo l'italianità". L'Italia dei Valori agisce: Antonio Di Pietro presenterà una proposta di legge contro i cori negli stadi, mentre il PD annuncia un'interrogazione parlamentare. La questione, spiega l'Unità, è evidentemente "più politica che sportiva".

2 commenti:

Vincenzo ha detto...

E' da un sacco di tempo che il governo dovrebbe intervenire contro queste oscenità negli stadi, ma non lo ha mai fatto e ahimè non lo farà mai...

ciao, http://universointer.blogspot.com

AeSse77 ha detto...

Purtroppo Vincenzo ha ragione, le cose stanno così da molto tempo, non che noi si voglia arrendersi, ma è ad ora un dato di fatto!
ciao
Sergio
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