INTERNELCUORE TV
lunedì 27 febbraio 2012
domenica 26 febbraio 2012
Campionato 2011/12 : 25ª Giornata Napoli-INTER...LE PAGELLE
Campionato 2011/12 : 25ª Giornata Napoli-INTER 1-0
Napoli: 1 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio,
23 Gargano, 88 Inler, 18 Zuniga; 20 Dzemaili;
22 Lavezzi; 7 Cavani.
A disposizione: 83 Rosati, 2 Grava, 21 Fernandez,
85 Britos, 8 Dossena, 29 Pandev, 16 Vargas.
Allenatore: Walter Mazzarri
Inter: 1 Julio Cesar; 37 Faraoni, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo;
4 Zanetti, 5 Stankovic, 19 Cambiasso;
10 Sneijder;
9 Forlan, 22 Milito.
A disposizione: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 17 Palombo,
18 Poli, 20 Obi, 7 Pazzini, 28 Zarate.
Allenatore: Claudio Ranieri
Nella ripresa Ranieri cambia tutto, passando alla difesa a tre e inserendo Cordoba e Pazzini per Sneijder e Forlan ma è ancora il Napoli a fare la partita, con Maggio che si divora il vantaggio da due passi. Lucio salva tutto su Lavezzi ma il gol azzurro è nell'aria e al quarto d'ora puntualmente arriva: proprio il Pocho si conferma caldissimo in zona gol e firma l'1-0 con un diagonale preciso, Julio Cesar non può proprio arrivarci. L'Inter barcolla ma non molla, anche perchè il Napoli manca il raddoppio: Cavani si allunga troppo il pallone su un'altra ripartenza e Dzemaili di testa sfiora il palo. In aiuto dei nerazzurri arriva anche Aronica che sbaglia un controllo e falcia Faraoni: rosso inevitabile e ultimo quarto d'ora in inferiorità numerica per gli azzurri, che però vengono graziati da Pazzini (colpo di testa fuori da pochi metri) e possono festeggiare una vittoria preziosissima.
IL CRITICONE: Forse qualcuno aveva ragione !
E a pensare che fino a poco tempo fa distribuiva cartellini rossi come se niente fosse...
...Forse qualcuno aveva ragione !
PALLONATA in FACCIA : Perdere l'amore...quando si fa sera....
"Alla fine del primo tempo - spiega la Gazzetta -, Galliani ha già litigato con il designatore arbitrale Braschi in tribuna, ma il clou è con Agnelli: sono volati i «vaffa». Poi è sceso negli spogliatoi e incrociando Conte non si è trattenuto. Secondo Mediaset, Galliani avrebbe detto a Conte: «Vedete cosa succede a piangere tutta la settimana». Lo juventino non si è fatto pregare per rispondere: «Da che pulpito, siete la mafia del calcio». A dividere i duellati sarebbe stato Seedorf. Agnelli avrebbe chiesto l’intervento della procura. Conte nel finale ricostruisce: «Questa partita è stata caricata troppo. Mi dispiace dirlo, ma sono successe troppe cose che non hanno niente a che fare con il calcio. Con Galliani c'è stato uno scambio di opinioni, quando salgo dal sottopassaggio mi aspetto di non trovare gente che mi insulta, ma a volte non succede».
Galliani ha visto un pezzo della partita in sala executive e poi è sparito imprecando. I rapporti fra Juve e Milan, così amichevoli in passato, a questo punto sono interrotti a tempo indeterminato. Galliani e Agnelli probabilmente non si telefoneranno tanto volentieri nei prossimi giorni. «Ci avete bombardato per tutta la settimana», dice Conte rivolto a quelli del salotto di Sky. Poi anche lui fa finta di sorridere e chiede scusa a tutti per il litigio con gli opinionisti durato svariati minuti. «Complimenti al Milan, eh». C’era stato tanto veleno prima della partita, e tanto ce n’è stato dopo. È finita con Van Bommel che litigava con Conte e poi Pirlo, Chiellini che discuteva con Ambrosini, i compagni che trascinavano via Chiellini, Ambrosini che rincorreva Chiellini nel tunnel. Quello stesso Chiellini che dopo la Coppa Italia era stato accusato di essere una spia per il faccia a faccia Ibra-Storari. Contanti saluti alla Santa Alleanza di una volta, e alla santa amicizia di chi per anni ha giocato insieme. Pugni e parole. Quando i nervi saltano, hai voglia a dirti che insieme hai vinto coppe e campionati. Così alla fine esplode anche il capitano, normalmente un tipo misurato, e non è il primo: fra il gol annullato al Milan e il non fuorigioco di Matri ci sono un pugno di Mexes a Borriello (roba da prova tv), varie scaramucce, e per finire un rosso diretto a Vidal per un fallo su Van Bommel, non un agnellino. Le parole e i finti sorrisi dei due tecnici sono soltanto un mezzo per troncare la messa televisiva. In realtà, si salvi chi può. Per finire in bellezza, Allegri manda un altro messaggio di pace: «Il gol di Muntari? Senza il permesso di Marotta non parlo più». Benvenuti ai caschi blu, la prossima volta possono mandarli al posto del quarto uomo, non si sa mai".
sabato 25 febbraio 2012
mercoledì 22 febbraio 2012
CHAMPION LEAGUE 2011/12...Marsiglia - INTER...LE PAGELLE
CHAMPION LEAGUE 2011/12...Marsiglia - INTER 1-0
4 Diarra, 7 Cheyrou; 18 Amalfitano, 28 Valbuena,
20 A.Ayew; 9 Brandao.
A disposizione: 1 Bracigliano, 10 Gignac, 12 Kaboré,
13 Traoré, 23 J.Ayew, 24 Fanni, 26 Sabo.
Allenatore: Didier Deschamps.
Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu;
4 Zanetti, 5 Stankovic, 19 Cambiasso;
10 Sneijder; 9 Forlan, 28 Zarate.
A disposizione: 12 Castellazzi, 23 Ranocchia, 55 Nagatomo,
18 Poli, 20 Obi, 7 Pazzini, 22 Milito.
Allenatore: Claudio Ranieri.
Ranieri sorprende tutti e manda in campo dal primo minuto sia Zarate che Forlan, lasciando in panchina Milito e Pazzini. Ma Zarate appare sin dai primi minuti troppo estraneo al gioco, perdendo moltissimi palloni anche su invitanti azioni in contropiede, mentre Forlan si mangia un gol già fatto solo davanti al portiere dell'OM Mandanda.
Nella ripresa entra in campo Nagatomo, che risulterà uno dei più attivi del secondo tempo interista, al posto di uno zoppicante Maicon, ma i francesi continuano a difendersi in maniera ordinata. Fino agli ultimi minuti, in cui sale in cattedra Andrè Ayew, che impegna diverse volte Julio Cesar. La doccia fredda arriva all'ultimo minuto di recupero: corner, il ghanese di passaporto francese salta più in alto di tutti e mette in rete.
lunedì 20 febbraio 2012
A RUOTA LIBERA...Noi non siamo Bilanisti !
“Presidente assente ingiustificato” recitava uno striscione sull’altra sponda del Naviglio, non più tardi di un anno e mezzo fa. Mi rimase impresso, al di fuori di ogni campanilismo e di qualsiasi pensiero politico. Ricordo perfettamente di aver pensato, in pochi secondi, a quanto (purtroppo per noi!) aveva vinto quella squadra negli anni precedenti: due Champions League, una Coppa Italia, uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, due Supercoppe Europee, un Mondiale per Club più l’ormai famosa Finale di Istanbul. Il tutto in 7 anni. Ebbene, nonostante tutto ciò, quei “tifosi” si permisero il lusso di criticare colui che di quella squadra ne è stato l’artefice (e tralasciando il Milan di Sacchi e Capello…). Fu allora che compresi fino in fondo ciò che mio zio mi ripete da anni: “I milanisti tifano quando vincono”. Ecco, io sono avvilito da questo “milanismo” serpeggiante. Di errori ne sono stati commessi, cessioni non fatte, acquisti improbabili, dirigenti allontanati senza motivi concreti, allenatori mangiati come ai “bei”tempi. Tutto vero, purtroppo. Ma c’è modo e modo, ci sono parole e parole, c’è il nero ma c’è anche il blu. Vivissimi e dolorosissimi sono ancora i ricordi dei vari Gresko, Caio, Rambert, Pancev, Georgatos, Lucescu e compagnia bella, incancellabile è il 5 maggio, umiliante è il ricordo del Derby di Champions culminato con il fumogeno a Dida (a proposito, quanto mi manca….), vergognoso si fa il pensiero se torno con la mente alla rissa di Valencia. Quello, però, che mi ha sempre entusiasmato in quei momenti era l’appoggio incondizionato; chi non ha mollato il 5 maggio 2002 non può mollare adesso. Madrid la porto nel cuore, Mourinho è inarrivabile, i 10 minuti finali di Barcellona-Inter sono quanto di più simile alla gioia più assoluta ci possa essere; rivedo il gol di Maicon alla Juve, i 30 di Milito, il 4-0 nel primo Derby della stagione, il gol di Eto’o al Chelsea, Julio Cesar che para il rigore a Ronaldinho, Lucio che sbeffeggia Pato, le manette di Josè, il gol di Samuel col Siena. Il fatto è che quei ragazzi sono quelli di adesso ed io, pur deluso e rattristato, non me la sento di voltargli le spalle come i “tifosi” di quella squadra che, per un solo anno sfigato, contestarono chi per anni li ha fatti impazzire: IO NON SONO MILANISTA.
...E vado a Marsiglia".
Anzi...purtroppo no ....é saltato tutto ,Shit !
A RUOTA LIBERA...Sapone di Marsiglia....
sabato 18 febbraio 2012
A RUOTA LIBERA...Cambietti,Zanasso...e company !
"Era l'apollo 13... ieri venerdì 17... ed a quei due (problemi) dovrebbero stare veramente attenti non i difensori avversari bensì i tifosi nerazzurri !
Il primo dovrebbe recuperare i palloni a centrocampo, ma in realtà la prima interdizione fallisce sempre... riesce a commettere qualcosa come 8 falli e 5 lanci sbagliati in 28 minuti con la Roma riesce a scambiare con il secondo (problema) la bellezza di 22 inutili passaggi orizzontali a centrocampo.
Per il secondo basterebbe l'immagine del rinvio sul 1° goal del Bologna e quella dopo, dove tutti si dannano l'anima mentre la bella statuina è assolutamente ferma. Le sue proverbiali sgroppate sulla fascia ora si concludono spesso con una caduta ed un reclamo di un fallo che non c'è,
In comune questi due ex giocatori hanno due cose: il fatto che hanno giocato a centrocampo e hanno salutato alla fine della partita l'allenatore stringendogli la mano....
Non ho francamente capito se per l'ultimo saluto all'allenatore o per l'ultimo saluto dell'allenatore che li relegherà al ruolo di raccattapalle ad Appiano Gentile (a San Siro non ne sarebbero in grado) in modo da limitare il più possibile i danni procurati alla squadra.
Sul loro contratto devono aver scritto che devono giocare anche nel caso di frattura scomposta di tibia e perone... perché non vengono sostituiti nemmeno se su San Siro appare il Santo in ginocchio in atteggiamento di supplica !
Cambietti e Zanasso... Ehi Houston abbiamo un problema... anzi DUE !"