Walter Mazzarri ha dato appuntamento allo stadio Giuseppe Meazza di San
Siro per sciogliere ogni dubbio legato alla sua Inter, a partire dal
suo futuro.
"Sarò ancora allenatore il prossimo anno? Sicurissimo. E sono molto
contento della telefonata di Thohir dopo il 4-1 sulla Lazio. Questo e la
vicinanza di Moratti mi hanno dato molto. Del rinnovo è inutile che
parli io. Il contratto con l'Inter è fino al 2015, la società ha già
chiarito le posizioni. Posso fare bene anche con un anno solo di
contratto e Ausilio ha detto che nei prossimi giorni si parlerà del
rinnovo, con un piano preciso e unità di intenti", ha spiegato.
Il tecnico di San Vincenzo ha poi analizzato gli aspetti negativi e
quelli positivi della stagione: "Io creo sia stato un anno positivo,
abbiamo fatto cose buone. Non era scontato arrivare in Europa League,
sono soddisfatto. Mi rimprovero invece le troppe occasioni sprecate, i
pareggi sofferti all'ultimo minuto, ma le cose positive sono state più
di quelle negative. Qualcuno parla di brutta stagione? Non so come si
possa definire negativa la nostra stagione. Fa parte del gioco. Ma
negativa no, non esiste".
Dagli spalti di San Siro, al momento dell'annuncio del suo nome nel pre
partita, Walter Mazzarri è stato subissato dai fischi: "Il pubblico non
aveva capito la scelta di Zanetti in panchina per la gara con la Lazio,
ma io pensavo anche alla classifica e all'Europa League. Io penso di
aver gestito al meglio l'addio di Zanetti, è andato tutto bene, Javier è
entrato a partita in corso, è finita bene, c'è stata una bella festa.
Tutto era stato concordato fra me e lui. La storia dei fischi per me è
un equivoco chiarito. L'anno prossimo non ci saranno più gli argentini?
Intanto sono felice di aver accompagnato questi campioni argentini in
una stagione importante. Molto importante. Un anno insieme a loro, mi ha
aiutato a comprendere il mondo Inter. Abbiamo gettato le basi per la
prossima stagione, una mentalità da Inter, i giovani sono cresciuti. Io
penso positivo".
La rosa verrà svecchiata, anche per avere la gamba giusta per
affrontare due competizioni, il campionato e l'Europa League: "Le linee
programmatiche, a chiusura del mercato, le impone la società, e io le
condivido. Io cercherò di tirare la macchina oltre le aspettative, dopo
un anno di esperienza che è servito a tutti, a me soprattutto. Ma
ripartiamo da un dato di fatto: solo l'Inter e la Roma, la Roma in modo
eclatante, si sono migliorate rispetto a un anno fa. La Roma in modo
eclatante. Poi si è migliorata la Juve, ma su un altro pianeta. Ho tanta
esperienza, vissuta al Napoli. L'Europa è servita per far crescere i
giovani, senza perdere di vista il campionato. Siamo arrivati secondi, e
abbiamo superato il primo turno europeo. Per vincere su tutti i fronti,
occorre fare certi investimenti. Vedremo che organico ci sarà, la
prossima stagione, e fisseremo gli obiettivi. Cerco una squadra-base per
il campionato, si gioca la domenica. Quattro giorni dopo in Europa
League penso di dover schierare una squadra diversa. Molti titolari,
tutti a giocarsi il posto, ma con un quadro chiaro delle priorità. Ma
soprattutto con tre moduli di gioco da variare, ma seconda degli
impegni".
Quando ha affrontato il tema del mercato, l'allenatore dell'Inter si è
lasciato sfuggire un nome: "Vedrete dal primo giorno di ritiro. VI dirò
che un cambio di modulo ci sarà: lavorerò sulla difesa a quattro e un
metodista. Mi servirà anche se dovessi giocare, talvolta, con la difesa a
tre. O con la difesa a quattro nel modo più puro. Ci vuole un giocatore
con le caratteristiche di Luiz Gustavo, ma temo che sia
irraggiungibile. Un giocatore che sa fare quel ruolo come pochi al
mondo. E' la mia idea, ma il mercato ha le sue regole. Ho in progetto
tre moduli di gioco".
Infine, una battuta sugli arbitri: "Dico solo: guardate i numeri. Siamo
la maglia nera dei rigori a favore, abbiamo un numero esagerati di
pali, traverse e calci d'angolo. Speriamo che vada meglio l'anno
prossimo".
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