Dopo il pareggio casalingo con il Bologna (2-2) Erick
Thohir non ha nemmeno salutato la squadra. "Ho preferito lasciare
spazio per riflettere a giocatori e allenatore" ha spiegato il tycoon
asiatico, visto ancora una volta col muso lungo in tribuna a San Siro.
La verità è che il presidente dell'Inter ha perso la pazienza. Troppi
punti lasciati per strada, troppe partite buttate via. E ora non ci sono
più scuse: l'alibi del rigore è sparito e a gennaio l'indonesiano ha
scucito 15 milioni, in barba al fair play finanziario, per accontentare
Mazzarri e regalargli Hernanes. Normale, quindi, che si aspetti
risultati migliori e, in loro assenza, valuti un cambio alla guida della
squadra. Le prossime partite saranno decisive per il futuro del tecnico
toscano, che finora non è riuscito a fare meglio del bistrattato
predecessore Andrea Stramaccioni (50 punti dopo 32 giornate per
entrambi). E l'allenatore romano aveva in più anche il faticoso impegno
in Europa League da gestire.
Alla dirigenza della 'Beneamata' piace molto Sinisa Mihajlovic,
ex nerazzurro e sergente di ferro della Sampdoria che ha già le idee
chiare su come aggiustare la squadra meneghina: innanzitutto
valorizzando lo scontento Mateo Kovacic, dimenticato inspiegabilmente in
panchina da Mazzarri....
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