Brutta sconfitta casalinga per l'Inter, battuta tra le
mura amiche dal Bologna e soprattutto da Alberto Gilardino, alla settima
marcatura personale contro i nerazzurri. Anche la prestazione degli
uomini di Stramaccioni, comunque, è stata ampiamente negativa. Occasione
persa per avvicinare la zona Champions League, tenuto conto della
contemporanea sconfitta della Lazio. I felsinei, invece, salgono a 35
punti e vedono la permanenza in A sempre più vicina.
Decisamente più Bologna che Inter nel primo tempo. Tra i più ispirati
Manolo Gabbiadini che, servito da Christodoulopoulos centra l'esterno
della rete dopo soli quattro minuti. Poi è Gilardino a spaventare
Carrizo (prima uscita in maglia nerazzurra per il portiere argentino)
con una pregevole girata.
Nel prosieguo del primo tempo Diamanti e Gabbiadini creano ancora
diversi grattacapi alla retroguardia interista, mentre gli uomini di
Stramaccioni fanno fatica in avanti: i molti uomini disabituati a
giocare insieme stentano a trovare la giusta intesa e i pericoli per
Curci sono veramente pochi.
Nella ripresa l'Inter (che in campo schiera Cassano) parte con un altro
spirito, ma è un fuoco di paglia. Ranocchia anticipa Gabbiadini a porta
vuota, Taider si rende pericoloso, poi il Bologna passa al minuto 58:
in rete Alberto Gilardino che non trovava la via del gol da 5 partite.
L'ariete di Biella (settima rete all'Inter per lui) raccoglie un lancio
di Perez e batte Carrizo.
I nerazzurri provano a reagire, ma ancora una volta la loro veemenza
muore subito: Cassano e Guarin ci provano, ma senza costringere Curci a
super lavoro. Anzi, il guizzo più rimarchevole lo compie ancora il suo
collega interista Carrizo, abilissimo a togliere dalla rete un pallone
colpito di primissima intenzione di testa da Krhin, un ex della partita.
Nel finale il più volitivo per l'Inter è Guarin che lascia partire un
traversone dopo l'altro, ma i compagni di squadra non riescono ad
approfittarne. Gargano, poi, sfrutta una leggerezza dei difensori
felsinei e prova a mettere in area un pallone succulento, ma il primo ad
arrivarci è Garics...
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