Due gol del tuo centravanti in 17 minuti, e tanti saluti. Ci
sono pochi modi migliori per affrontare una gara che sei quasi obbligato a
vincere, per continuare sulle ali di un entusiasmo costruito con l'impresa di
San Siro. Operazione continuità, tappa 1: l'Inter passa ad Empoli in
scioltezza, con altri due gol di Icardi e mettendo insieme un altro paio di
certezze. La prima: Candreva è una risorsa di cross che in nerazzurro non
vedevano da un po', Joao Mario è pronto, prontissimo, per essere un pilastro
del centrocampo nerazzurro. Il resto è una classifica che inizia a farsi
interessante (terzo posto condiviso) e una classifica marcatori dove ormai
comanda Maurito Icardi, sei gol in cinque gare, due reti nelle prime due occasioni
capitategli fra testa e piedi (ne avrà una terza, fallendola).
Le insidie costituite dall'Empoli, sottolineate più volte da
Frank de Boer a partire dal post-partita con la Juve, si rivelano più che
sostenibili: i toscani semplificano la vita all'Inter in occasione dei due gol,
abbozzano una reazione solo quando sono sotto 2-0, con un paio di tiri di
Dimarco, peraltro un interista in prestito. Nella ripresa provano a sfruttare
un calo di tensione di Murillo e compagni, ma a quel punto la vittoria sembra
saldamente in mani nerazzurre.
I tre punti li ha presi Maurito Icardi, fra il 10' e il 17'.
Il primo gol arriva dopo una combinazione fra Candreva e D'Ambrosio: bravo il
terzino a restituire palla all'Ex laziale, meno brava la difesa a lasciargli
tempo di mirare e crossare, puntuale l'argentino in tuffo a fare 1-0. Quarto
gol in stagione di testa, a conferma di un miglioramento nel fondamentale,
oltre che a munizioni che arrivano più frequenti. La seconda rete nasce a
centrocampo, con Joao Mario che la strappa dai piedi avversari e la manda in
verticale per il numero 9: discreta solitudine e comoda conclusione sul primo
palo, per il 2-0.Un retropassaggio "folle" di Diousse manda ancora in
porta Icardi, ma stavolta Skorupski esce e chiude.
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