Inter: 12 Castellazzi; 13 Maicon, 6 Lucio, 26 Chivu, 55 Nagatomo;
4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Obi;
10 Sneijder; 28 Zarate, 7 Pazzini.
A disposizione: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 5 Stankovic, 11 Alvarez,
22 Milito, 30 Castaignos, 42 Jonathan.
Allenatore: Claudio Ranieri
Juventus: 1 Buffon; 26 Lichtsteiner, 19 Bonucci, 15 Barzagli, 3 Chiellini;
21 Pirlo; 7 Pepe, 22 Vidal, 8 Marchisio,
14 Vucinic; 32 Matri.
A disposizione: 30 Storari, 5 Pazienza, 10 Del Piero,
11 De Ceglie, 17 Elia, 18 Quagliarella, 28 Estigarribia.
Allenatore: Antonio Conte
4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Obi;
10 Sneijder; 28 Zarate, 7 Pazzini.
A disposizione: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 5 Stankovic, 11 Alvarez,
22 Milito, 30 Castaignos, 42 Jonathan.
Allenatore: Claudio Ranieri
Juventus: 1 Buffon; 26 Lichtsteiner, 19 Bonucci, 15 Barzagli, 3 Chiellini;
21 Pirlo; 7 Pepe, 22 Vidal, 8 Marchisio,
14 Vucinic; 32 Matri.
A disposizione: 30 Storari, 5 Pazienza, 10 Del Piero,
11 De Ceglie, 17 Elia, 18 Quagliarella, 28 Estigarribia.
Allenatore: Antonio Conte
L'Inter, già ad una partita da ultima spiaggia in ottica rimonta scudetto, parte fortissimo, nel tentativo di schiacciare la Juventus, spesso in difficoltà lontano da Torino in questo avvio di stagione e nei primi minuti spreca due buone chance, con un tacco di Pazzini e soprattutto una conclusione volante di Cambiasso. I bianconeri però resistono alla prima sfuriata nerazzurra e alla prima palla sono in vantaggio: Matri da due passi non supera Castellazzi ma sul tap in il più veloce è Vucinic che scaraventa sotto la traversa l'1-0. Il vantaggio dà coraggio agli ospiti che con l'ex Cagliari sfiorano poi il raddoppio. L'Inter barcolla ma alla mezz'ora torna in parità grazie a Maicon che lascia partire una conclusione che per colpa di una leggera deviazione batte Buffon sul primo palo. La partita ormai si è accesa e solo la traversa nega il 2-1 a Pazzini, che di testa gira alla grande di testa. I continui capovolgimenti di fronte premiano però ancora la Juventus che torna in vantaggio, con Marchisio, preciso dal limite dopo la sponda di Matri.
Ad inizio ripresa, Ranieri si gioca a sorpresa la carta Castaignos al posto del deludente Zarate ma la partita è decisamente meno bella e più nervosa. Fioccano i gialli, sia per falli al limite che per proteste, mentre le occasioni da gol si contano comodamente sulle dita di una mano: un destro di Pazzini ribattuto e una conclusione debole di Vucinic tra le braccia di Castellazzi. Estigarribia è invece la mossa di Conte che toglie Matri e prova ad allargare il campo, coprendosi però allo stesso tempo. L'Inter si getta in avanti con grande orgoglio (e anche un po' di paura pensando ad una classifica che si farebbe preoccupante) ma poche idee. Chiellini e compagni si difendono con ordine, mentre Conte a sette minuti dal termine inserisce anche Del Piero che clamorosamente ha la palla giusta per chiudere i conti ma colpisce male solo davanti a Castellazzi. Nei quattro minuti di recupero non succede più niente e al triplice fischio sono i bianconeri a festeggiare vittoria e primato in solitaria.
Ad inizio ripresa, Ranieri si gioca a sorpresa la carta Castaignos al posto del deludente Zarate ma la partita è decisamente meno bella e più nervosa. Fioccano i gialli, sia per falli al limite che per proteste, mentre le occasioni da gol si contano comodamente sulle dita di una mano: un destro di Pazzini ribattuto e una conclusione debole di Vucinic tra le braccia di Castellazzi. Estigarribia è invece la mossa di Conte che toglie Matri e prova ad allargare il campo, coprendosi però allo stesso tempo. L'Inter si getta in avanti con grande orgoglio (e anche un po' di paura pensando ad una classifica che si farebbe preoccupante) ma poche idee. Chiellini e compagni si difendono con ordine, mentre Conte a sette minuti dal termine inserisce anche Del Piero che clamorosamente ha la palla giusta per chiudere i conti ma colpisce male solo davanti a Castellazzi. Nei quattro minuti di recupero non succede più niente e al triplice fischio sono i bianconeri a festeggiare vittoria e primato in solitaria.
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