Pioli la
affronta per la prima volta con un chiaro 3-4-1-2 (contro la Juventus, in fase
di non possesso, la linea difensiva era rimasta a 4) per sopperire alle assenze
di Icardi e Perisic su tutti (poi mancano pure gli infortunati Brozovic e
Banega) con l'intento di aggredire l'Empoli da subito. Nerazzurri vivaci e ben
disposti, in campo e mentalmente, ed Empoli in difficoltà in avvio. Lo salva
Skorupski al 10' con uno scatto di reni su colpo di testa di Palacio, e palla
in corner. Ma al 14' è 1-0: D'Ambrosio sventaglia da sinistra a destra per
Candreva, il cross dell'ala si impenna sul primo palo dove Palacio, di testa
all'indietro e in anticipo su Cosic, prolunga sul secondo palo, dove arriva
Eder che praticamente sulla linea spinge in rete il pallone col petto. Solo
nella fase centrale del tempo l'Empoli riuscirà a imporre un po' il suo
fraseggio stretto a metà campo, imponendo all'Inter una maggiore prudenza,
anche se al 20' c'è ancora un'occasione per Candreva su cross di Eder: il
destro al volo è alto. Appoggiandosi a El Kadddouri, che gioca molti palloni e
mette in difficoltà Kondogbia, l'Empoli vede la porta, ma il destro a giro del
fantasista marocchino trova Handanovic pronto alla respinta. Al 30' c'è
l'episodio del mancato rigore all'Inter, poi al 32' la grande occasione per
Gagliardini, liberato in area da un velo di Palacio, ma il destro a colpo
sicuro del centrocampista, anche oggi lucidissimo, è deviato in corner ancora
da un brillante Skorupski.
Nella ripresa
l'Inter ha bisogno di una scossetta per rimettersi in partita con tutti i
sentimenti, ed è l'occasione che capita all'8' a Krunic, liberato in area da un
triangolo con Pucciarelli: Handanovic esce basso e salva, poi Maccarone spara
alto da buona posizione. Il rovesciamento di fronte è fatale all'Empoli: Eder
dal vertice sinistro dell'area disegna un cross di esterno destro sul secondo
palo, Dimarco va a vuoto nell'intervento di testa e Candreva schiaffeggia il
pallone di destro al volo, tiro basso e forte che Skorupski stavolta non può
trattenere, ed è 2-0.
Da lì in poi
sarà quasi un recital interista, o più che altro un insistito possesso palla
nerazzurro perché di andare verso la porta di Skorupski non se ne parla, e anzi
è l'Empoli che affacciandosi un paio di volte dall'altra parte darà pensieri:
la prima al 14' quando Miranda perde Maccarone lanciato in profondità, e salva
Handanovic in uscita, la seconda al 32' con un sinistro al volo di Croce che
trova ancora il portiere sloveno. Nel frattempo l'Inter esibisce Gabigol al
posto di Palacio, che uscendo uno non gradisce affatto il cambio, l'esordio in
serie A di Andrea Pinamonti (18 anni il prossimo 19 maggio) una serenità
generale nel gestire il 2-0 con una certa tranquillità complessiva. Domenica a
Bologna, ancora senza Icardi ma con Perisic, per provare a proseguire la corsa.
Nessun commento:
Posta un commento