Walter Mazzarri è carico e non si è nascosto nel giorno della presentazione quale nuovo allenatore dell'Inter.
"Non ho segreti - ha esordito -: in questi dodici anni sono stato un allenatore che ha basato la sua storia sul rispetto reciproco con i giocatori e con le altre componenti tecniche e dirigenziali. Sono un considerato un tattico, nel bene o nel male cerco di dare un'impronta alle squadre. E credo nella cultura del lavoro e del sacrificio. L'allenamento per me è sacro, lo dirò ai giocatori, bisogna andare a mille. E' lì che un atleta dimostra di essere più bravo degli altri".
"Credevo di essere stato chiaro, concludere dopo quattro anni il ciclo con il Napoli era una decisione maturata già a inizio stagione - ha aggiunto Mazzarri -. Sapevo che avrei lasciato per mancanza di stimoli. De Laurentiis? Fa battute, a volte gli vengono bene, altre meno. Nei matrimoni ci può essere una fine, l'unica cosa che non vorrei mai sentire dire è 'tradimento': non lo accetto, sono andato via per i motivi di cui ho parlato, pensiamo al futuro. Dopo avere deciso di chiudere con il club azzurro potevo restare fermo se non ci fosse stata una proposta in grado di darmi stimoli. Ne ho avute alcune, quella dell'Inter mi è piaciuta e, dopo avere parlato con il presidente Moratti, mi sono sentito carico per cominciare. Con Moratti incontro positivo, ho avuto un agrande impressione, è un signore anche nei modi di fare, nel comportarsi. Ho saputo che anche lui ha avuto una bella impressione, l'ho visto deciso a prendere un allenatore con le mie caratteristiche. Penso di saper fare quello che il presidente si aspetta".
"Devo fare rendere i giocatori che la società ha a disposizione come sempre fatto. La rosa non può essere quella della passata stagione. Ho grande rispetto di chi ha lavorato prima di me, ma ho il dovere di valutare i ragazzi che il club mi metterà a disposizione dall'8 luglio in poi. E a quel punto relazionerò la società. L'Inter, per il blasone che ha, ha il dovere di tornare a essere competitiva. I tifosi devono essere orgogliosi di una squadra che non molla mai e che se deve soccombere deve vendere cara la pelle", il messaggio ai sostenitori nerazzurri.
Mazzarri, infine, ha presentato il suo staff. "A parte Giuseppe Baresi che resterà con me perché volto storico dell'Inter che ho voluto per inserirmi al meglio per capire certi aspetti della società, ho portato quelli che mi hanno accompagnato nella mia carriera, dal preparatore atletico Pondrelli che avevo dalla Primavera del Bologna, e grazie a lui abbiamo avuto pochi cedimenti atletici con le mie squadre. Ci sarà anche Nicolò Frustalupi che mi aiuterà nei cambi e nell'organizzazione in campo. Io e lui saremo aiutati da Luca Vigiani, mentre Nunzio Papale sarà preparatore dei portieri, lo conosco dai tempi di Acireale. Fuori dal campo, ci saranno osservatori e altre persone, da Concina a Claudio Nitti fino a Giuseppe Santoro che mi terrà collegato con le varie componenti dell'azienda Inter. Con Branca e Ausilio stiamo valutando altre persone".
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