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Torino-INTER 2-2

mercoledì 21 dicembre 2016

18ª G. INTER-Lazio 3-0



Inter-Lazio 3-0. La migliore Inter della stagione è quella che Stefano Pioli ha schierato nell’anticipo della 18esima giornata di serie A contro la sua ex Lazio. Si vede che qualche rivincita voleva prendersela. E se l’è presa alla grande, visto il netto 3-0 inflitto ai biancocelesti.
I nerazzurri dopo 2 minuti potrebbero già tracollare, ma è l’unica vera occasione che subiscono: Lulic calcia, D’Ambrosio respinge ad Handanovic battuto. Ma poi l’Inter cresce e nel primo tempo ne risulta una gara gradevole, ricca di occasioni offensive.
Ma è nella ripresa che l’Inter inizia a dominare e conquista i 3 punti. Banega apre le marcature con un gran tiro dal limite dell’area che si infila alle spalle di Marchetti, poi Icardi raddoppia di testa su cross dalla destra di D’Ambrosio e infine è ancora il capitano nerazzurro che chiude i conti, servito da Banega, con un tiro rasoterra da fuori su cui Marchetti potrebbe sicuramente fare di meglio. Prima del finale c’è tempo anche per un incrocio dei pali colpito dal solito Icardi.

Alla fine entra pure Gabigol e lo stadio fa partire un boato a ogni tocco di palla. C'è da dire che il sospetto che si sia trattato solo di ironia nei confronti di quello che è stato acclamato come un nuovo fenomeno – visto il clima goliardico dovuto al gemellaggio sugli spalti – è molto molto concreto…

domenica 18 dicembre 2016

17ª G. Sassuolo-INTER 0-1



I 3 punti in palio al Mapei Stadium di Reggio Emilia rappresentano una preziosa boccata d’ossigeno per entrambe le squadre. E l'ultimo lunch match di questo 2016 non tradisce le attese: Inter e Sassuolo, infatti, approcciano la sfida con grande determinazione e le occasioni non si contano. Il primo a mettersi in mostra è Antonio Candreva che, prima costringe Consigli al miracolo con una conclusione potente dai 25 metri, e poi colpisce il palo con un'altra botta dalla distanza. La squadra di Di Francesco, però, non resta a guardare e con Defrel sfiora il vantaggio: Handanovic è bravissimo a distendersi in tuffo e ad impedire all'attaccante francese di segnare in acrobazia. L'ultimo squillo è nuovamente dell'Inter ma, ancora una volta, Consigli si supera su Perisic, mandando in archivio una prima frazione in cui è mancato solo il gol.
L’equilibrio in campo si spezza subito ad inizio ripresa: Candreva, il più pericoloso tra gli uomini di Pioli, batte Consigli dopo il mancato tap-in di Icardi e porta in vantaggio l’Inter. Il Sassuolo accusa il colpo e lascia sempre più spazio alla formazione nerazzurra che, però, non riesce ad affondare con la stessa spinta del primo tempo. Ricci e Pellegrini lasciano il posto a Missiroli e Matri, mentre dall’altra parte si rivede Banega al posto dell’ammonito Joao Mario.

La stanchezza prende il sopravvento e a risentirne è soprattutto lo spettacolo. Il Sassuolo non intende arrendersi e sfiora incredibilmente il gol del pareggio con una rocambolesca carambola che stava per ingannare Handanovic. Gli animi si scaldano e a farne le spese è Felipe Melo che si becca un doppio giallo, costringendo l’Inter in 10 uomini nel recupero. Spazio nel finale anche al giocatore più chiacchierato di queste settimane: Gabriel Barbosa, per tutti Gabigol. Il brasiliano, impiegato con il contagocce, entra sul terreno di gioco al 91esimo minuto e ci mette davvero pochissimo per lasciare un segno. Dopo neanche un minuto, infatti, viene ammonito dal direttore di gara per avere allontanato il pallone a gioco fermo. Per i padroni di casa, nonostante la superiorità numerica, è troppo tardi. Al Mapei Stadium finisce 0-1 con la squadra di Stefano Pioli che si porta, momentaneamente, a -6 punti dal terzo posto del Milan.

sabato 17 dicembre 2016

NUMERI & CURIOSITÁ...Sassuolo-INTER



I PRECEDENTI – La prima disputa in terra emiliana, avvenuta nello storico anno del battesimo in Serie A per il Sassuolo, fu una sconfitta senza appello. In quel pesantissimo 0-7, arrivato il 22 settembre 2013, andarono a segno Diego Milito (doppietta), Taïder, Palacio, Alvarez, Cambiasso e Pucino, sfortunatamente nella propria porta. Da allora però i neroverdi sembrano aver fatto tesoro dei propri errori contro l’Inter, dal momento che non hanno più concesso loro una vittoria. Il trionfo più recente dei padroni di casa risale alla stagione scorsa, quando il 14 maggio regolarono la pratica con un 3-1, arrivato grazie alla doppietta di Politano e al gol di Pellegrini. C’è da dire che la partita non fu propriamente spettacolare, con un numero di reti decisamente vicino a quello delle occasioni create. Infine, segnaliamo come a oggi nessuna gara tra le due contendenti sia terminata in pareggio.

LE STATISTICHE – Come si può facilmente desumere, non ci sono precedenti tra Sassuolo e Inter prima della promozione nella massima serie degli emiliani. Da allora, solo 3 gare al Mapei Stadium, con l’Inter capace di vincere solo nella prima e di incassare 2 sconfitte nelle restanti occasioni. Il conteggio delle marcature, ovviamente influenzato dalla disfatta del 2013, vede 9 reti per i nerazzurri e 6 per i padroni di casa; il totale però da 15 sale a 24 se guardiamo anche le partite giocate a San Siro: 17 gol per l’Inter, 7 per il Sassuolo. Vediamo quindi che fuori casa gli emiliani sono stati in grado di segnare una sola rete (valsa però una vittoria per 0-1) e notiamo come anche in quel di Milano sia stato registrato un 7-0, arrivato anch’esso in settembre, un anno dopo il primo (stagione 2014/2015).

domenica 11 dicembre 2016

16ª G. INTER-Genoa 2-0


Prosegue la striscia positiva a San Siro dell'Inter che batte anche il Genoa grazie a Brozovic (doppietta) e si rilancia in classifica portandosi a quota 24 punti, a -8 da Roma e Milan che chiuderanno la giornata nel big match di domani sera.
I nerazzurri, con Eder, Palacio e Icardi dall'inizio, faticano in avvio e devono ringraziare oltre al solito Handanovic anche D'Ambrosio, protagonista di un salvataggio sulla linea. Simeone e compagni si muovono bene nella nebbia di San Siro ma prima dell'intervallo è Brozovic a gonfiare la rete, col suo classico destro a giro.

Nella ripresa Pioli inserisce Melo per Eder e la squadra sembra messa meglio in campo, anche se Handanovic è costretto a superarsi ancora su Lazovic. Dall'altra parte Perin corre un grosso rischio su un retropassaggio di Burdisso, se la cava ma un minuto più tardi non può nulla sul tiro a botta sicura dall'altezza del dischetto ancora di Brozovic, su assist di Joao Mario. E' il colpo del ko per il Genoa che nel finale non riesce a riaprire i giochi.

Ultime parole famose ???


NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-Genoa



I PRECEDENTI – L’ultimo scontro tra le due a San Siro risale al 5 dicembre del 2015, quando il gol di Ljajić al 59′ decretò la vittoria 1-0 dell’Inter, che chiuse la gara in dieci per la doppia ammonizione di D’Ambrosio. Il Genoa non vince in casa nerazzurra dal 26 marzo del lontano 1994: scontro terminato 1-3 per i Grifoni. La gara con una maggiore differenza reti in Serie A venne disputata, invece, il 17 ottobre del 2009 al Luigi Ferraris. In quella occasione, l’Inter (guidato allora da José Mourinho) sconfisse i padroni di casa 0-5, in virtù delle reti di Cambiasso, Balotelli, Stanković, Vieira e Maicon.

LE STATISTICHE – Gli scontri diretti in Serie A tra le due sono 98, di cui 49 a San Siro. L’Inter ha ottenuto 49 vittorie, delle quali 35 in casa, e segnato 167 gol; mentre il Genoa ha totalizzato 20 trionfi, di cui 4 in campo ostile, e realizzato 102 reti. I pareggi sono 29. Un solo punto le distanzia in classifica attualmente: 21 per l’Inter e 20 per il Genoa. Mauro Icardi è il capocannoniere di questa stagione, avendo realizzato ben 12 gol in 15 giornate.

giovedì 8 dicembre 2016

EL 6ª Giornata INTER-Sparta Praga 2-1


Buon primo tempo, poi il calo, anche se questa volta c’è il lieto fine: una parata di Carrizo al 65' su rigore procurato da Andreolli e calciato da Dockal evita la sconfitta, poi il pareggio è trasformato in vittoria da Eder, che al 90' s’inventa un gran destro dal limite dell’area su invito di Ansaldi.
Con la Curva Nord deserta per protesta, e il record negativo storico d’incasso sfiorato, Pioli si consola con la buona prova di Pinamonti, autore di un controllo da campione nell’azione che ha portato al vantaggio di Eder al termine di un buon primo tempo.
Nella ripresa, il solito calo. Lo Sparta, pur già qualificato, prende campo e pareggia con Marecek, che sfrutta una mancata copertura di Ansaldi, prima di sprecare dal dischetto l’occasione della vittoria.

La parata di Carrizo però rianima l’Inter, che quantomeno riesce a chiudere in attacco e a vincere, ma non a evitare l’ultimo posto nel girone.

sabato 3 dicembre 2016

PEGGIO DEI GAMBERI !


L’Inter perde a Napoli forse l’ultimo treno per la Champions. Il tracollo del San Paolo, che resta stregato per i nerazzurri dal ’97 in campionato, costa la prima sconfitta in Serie A dell’era Pioli, dopo quella in Europa League contro l'Hapoel, e passi indietro rispetto alla già sofferta vittoria sulla Fiorentina:
“È stato un passo indietro rispetto a ultime partite nelle quali avevamo avuto l’approccio giusto – ha detto Pioli commentando la gara a Premium Sport – Stasera abbiamo sbagliato fin dall’inizio e contro un avversario così concedere due gol è fatale. Abbiamo avuto la possibilità di riprendere la partita e non ci siamo riusciti, poi il Napoli ha giocatori di qualità nelle ripartenze”.
Ma se la gara è stata compromessa subito, l’Inter ha rischiato il tracollo a causa di quella cronica mancanza di equilibri, di quel disordine tattico che aveva già caratterizzato la breve era De Boer: “Siamo alla ricerca di equilibri migliori, oggi abbiamo preso due gol a difesa schierata e proprio quell’approccio sbagliato ci ha poi portato a scoprirci. Serve più attenzione e determinazione” ha aggiunto il tecnico nerazzurro.

Il lavoro da fare resta tantissimo, senza pensare al mercato: “Nelle altre partite avevo visto cose positive e negative, stasera hanno prevalso gli aspetti negativi. Sapevo che dovevamo lavorare tanto, ora so che dovremo farlo meglio".

VIA TUTTI...O QUASI !


venerdì 2 dicembre 2016

15ª G. Napoli-INTER 3-0

L'inizio fulminante dei padroni di casa condiziona la sfida: con un avvio di grande intensità, la squadra di Sarri si porta sul 2-0 in appena cinque minuti con le reti di Zielinski, a segno con un destro di prima intenzione su sponda di Callejon al termine di una bella azione corale degli azzurri, e di Hamsik, diagonale su verticalizzazione dell'ispirato centrocampista polacco. I partenopei dominano dettando il ritmo del match, l'Inter è discontinua ma crea comunque due occasioni nitide con Icardi, disinnescato da Reina al 20' e al 34'. Prima dell'intervallo occasione d'oro per lo scatenato Zielinski, ma il polacco manca di un soffio la doppietta personale.
Ripresa, l'Inter parte più decisa e crea una chance con Perisic, che manda fuori di poco un destro dal limite. Ma il Napoli demolisce le speranze del Biscione trovando il tris al 53': sugli sviluppi di un corner, Insigne con un tocco al volo beffa Handanovic per il 3-0. La rete della punta campana è un colpo durissimo per i nerazzurri, che rischiano di subire il quarto al 57' (Handanovic salva su Hamsik) e al 65' (ancora il portiere sloveno si supera su Gabbiadini). La squadra di Pioli, che vive soprattutto su spunti personali, cerca di reagire, ancora Reina è superlativo su Perisic al 70'.

Ritmi più bassi nel finale, Sarri fa finalmente debuttare Marko Rog, fuori il capitano Hamsik. Al 90' erroraccio di Perisic, che manca il gol della bandiera spedendo fuori da pochi passi di testa.