INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

sabato 31 ottobre 2015

11ª G. INTER-Roma 1-0 !!!!!!!!!!!!!!!!!


Nuovo cambio al vertice della serie A. L'Inter batte 1-0 e supera al primo posto della classifica la Roma, grazie ad un gol di Medel.
Mancini sorprende tutti lasciando in panchina capitan Icardi e nella prima mezz'ora sono gli ospiti a fare la partita. Dzeko impegna di testa Handanovic mentre Maicon sfiora il gol dell'ex. Al 31' però arriva la svolta: Jovetic smarca Medel che dai venticinque metri lascia partire un preciso diagonale che vale l'1-0 per l'Inter. I giallorossi accusano il colpo e prima dell'intervallo rischiano di subire anche il raddoppio, con Guarin che manca di poco la porta.

Nella ripresa sale in cattedra Handanovic che prima dice ancora di no a Dzeko e poi è protagonista di un'incredibile tripla parata su Florenzi e Salah. Neanche il portierone sloveno però sarebbe arrivato su un colpo di testa a botta sicura di Manolas che sugli sviluppi di un corner manda incredibilmente a lato. Al 28' della ripresa Pjanic commette un fallo di mano a centrocampo e viene ammonito per la seconda volta (salterà così il derby). La Roma in dieci non riesce più a rendersi pericolosa e nel finale l'unica occasione è per Brozovic, ma finisce 1-0.

venerdì 30 ottobre 2015

NUMERI & CURIOSITÀ...INTER-Roma


Inter e Roma giungono allo scontro diretto, nell’anticipo serale dell’11/a giornata di Serie A, con due punti di distanza: i nerazzurri seguono infatti a breve distanza la formazione giallorossa, attualmente capolista solitaria del nostro campionato.
I PRECEDENTI – Negli 82 precedenti tra Inter-Roma allo Stadio Giuseppe Meazza, i nerazzurri hanno ottenuto i tre punti in 43 occasioni; i pareggi sono 25, mentre le vittorie esterne dei capitolini soltanto 14. La partita risalente alla stagione 2012/2013 è stata vinta dalla Roma di Zeman, che riuscì a espugnare San Siro con un 1-3 perentorio: vantaggio di Florenzi, pareggio dell’ex Cassano a fine primo tempo e poi, nella ripresa, i decisivi gol di Osvaldo e Marquinho. Per quanto riguarda il penultimo precedente tra le due formazioni che, alla fine del decennio scorso, hanno praticamente monopolizzato la lotta scudetto, anche in questo caso è stato un assolo romanista: una doppietta di Totti e la rete di Florenzi, bestia nera per l’Inter, annichilirono le speranze della formazione di Mazzarri, allora in cerca di certezze. L’ultima gioia nerazzurra, invece, risale alla stagione scorsa quando Mauro Icardi, a pochi minuti dallo scadere, fissò il punteggio sul definitivo 2-1.
LE STATISTICHE – Quasi due reti a partita per l’Inter, che ha totalizzato 153 gol in 82 partite disputate; la Roma, invece, è ferma a quota 84. 65-45 il conteggio delle segnature nei primi tempi, mentre nella ripresa sono stati segnati rispettivamente 88 e 40 marcature; un dato nettamente a favore dei nerazzurri quindi, molto più prolifici dei rivali tra le mura amiche.
La Roma può vantare una batteria di cannonieri di assoluto livello, visto che Salah, Pjanic e Gervinho hanno tutti realizzato 5 gol in campionato sino a questo momento; per quanto riguarda l’Inter, invece, i marcatori più prolifici sono stati Icardi e Jovetic, entrambi fermi a quota 3 reti.

La Roma è favorita sull’Inter...ma non vuol dire che.....

martedì 27 ottobre 2015

10ª G. Bologna-INTER 0-1


Qui l’esorcista ci vuole per l’Inter. I nerazzurri tornano al successo dopo tre partite passando di misura al Dall’Ara di Bologna, e riavvolgendo il nastro delle prime giornate. Poco gioco, o comunque molto meno di quello che si era visto sabato a Palermo nella ripresa, ma tre punti d’oro, più che per la classifica, che comunque regala a Mancini una notte da primo della classe, per il morale.
 La vittoria è infatti arrivata pochi minuti dopo l’espulsione di Felipe Melo, per una severa doppia ammonizione decretata da Banti al 15’ della ripresa. Mancini protesta, ma non sa che i suoi, dopo 60’ di nulla o quasi, si scuoteranno proprio in quel momento, trovando la rete della vittoria al 22’ con Mauro Icardi, bravo nel seguire l’azione Perisic-Ljajic e spingere in rete l’assist dell’ex romanista, preferito a Jovetic e autore di una buona prova.
 Mastica amarissimo Delio Rossi, che era riuscito a bloccare la già poco ispirata manovra interista grazie a pochi e semplici espedienti: densità nella propria metà campo e concentrazione feroce in fase difensiva.
 Così erano trascorsi i primi, soporiferi 45’, con un’Inter lenta, prevedibile e con poche idee, con un Kondogbia ancora inguardabile. Una squadra capace di accendersi solo grazie alle rare combinazioni in velocità tra gli attaccanti. Il Bologna non fa però nulla in avanti, arretrando progressivamente quando, in avvio di ripresa, l’Inter in versione fosforescente con la sua maglia gialla aumenta i giri del motore, velocizzando la trasmissione del pallone.
 I risultati si vedono quasi subito, ma Taider nega a pochi metri dalla linea il gol a Perisic. Poi l’espulsione sembra spianare la strada ai rossoblù, che invece vanno subito sotto, per poi denunciare una desolante mancanza di idee per rimontare.
 Il finale s'accende solo per l'espulsione per proteste di Mancini, e per la clamorosa occasione fallita al 94' da Destro, che centra Handanovic da 2 metri. In attesa del gioco, dello psicologo e della Roma, attesa a San Siro sabato, l’Inter sorride.


NUMERI & CURIOSITÁ...Bologna - INTER


Umore alle stelle per il Bologna che, con la vittoria sul Carpi, ha abbandonato l’ultimo posto della Serie A. L’Inter invece, con il pareggio di Palermo, ha confermato tutti i problemi di continuità che si erano già palesati contro Fiorentina, Sampdoria e Juventus.
I PRECEDENTI – Il Dall’Ara di Bologna si dimostra un campo ostico per l’Inter, che su 68 precedenti totali ha perso addirittura 29 volte, a fronte di 26 vittorie e 13 pareggi. Si tratta di un incontro storico della Serie A, dato che il primo incontro risale addirittura alla stagione 1929-30, mentre il penultimo precedente risale alla stagione 2012-2013, terminato 1-3 per i nerazzurri: in quell’occasione fu Ranocchia a sbloccare il match con una gran bella incornata sugli sviluppi di un calcio di punizione, mentre il raddoppio fu a opera del solito Diego Milito. A nulla servì il successivo gol di Cherubin, visto che Cambiasso nel finale chiuse la gara con un bel tocco morbido a tu per tu con il portiere. Per quanto riguarda l’ultimo incontro tra Bologna e Inter, infine, le due squadre nella stagione 2013-2014 si spartirono la posta in palio con una rete per tempo: sbloccò il risultato Konè, nella ripresa poi fu Jonathan a regalare un punto alla formazione allora allenata da Walter Mazzarri.
LE STATISTICHE – Sostanziale parità nel computo dei gol fatti/subiti tra le due squadre: nei 68 precedenti, infatti, il Bologna è andato a segno 98 volte, mentre i nerazzurri hanno trafitto il portiere avversario in 99 occasioni. Analizzando i gol tra primo e secondo tempo, però, emerge che gli emiliani spesso hanno approcciato meglio l’incontro, dato che hanno segnato 56 gol nei primi 45 minuti; soltanto 43 per l’Inter, che tuttavia ha concluso in crescendo gli incontri realizzando 56 gol nella ripresa (a fronte di 42 segnati dal Bologna).
Il capocannoniere del Bologna, sino a questo momento della stagione, è Anthony Mounier, autore di 3 reti in campionato: lo stesso numero di gol segnati da Stevan Jovetic, l’attaccante più prolifico della formazione nerazzurra.

L’Inter è in crisi di risultati e di gioco, riuscire a conquistare tre punti in casa delle neopromosse non è mai facile....

sabato 24 ottobre 2015

9ª G. Palermo - INTER 1-1


Il Palermo parte con il turbo fin dal fischi d’inizio. I rosanero hanno in mano il pallino del gioco e premono costantemente nella metà campo nerazzurra. Al 16’ la prima occasione vera e propria con Lazaar che si rende protagonista di una bella incursione e Handanovic che strappa il pallone dai piedi di Gilardino. Il forcing degli uomini di Iachini prosegue e al 27’ è ancora il ‘Gila’ che ci prova di testa su cross di Rispoli, ma manda alto. Un minuto più tardi l’occasione più ghiotta, con Vazquez che impegna Handanovic con un diagonale potente e preciso: il portiere sloveno para. Poi la ‘Beneamata’ si rimette in sesto e alza il baricentro. Prima Icardi si fa recuperare da un provvidenziale Giancarlo Gonzalez a tu per tu con Sorrentino, poi Guarin - al termine di un’azione insistita - mette giù e calcia un rigore in movimento, ma viene murato.

Dopo l’intervallo è ancora l’Inter ad attaccare e Mancini ricorre al primo cambio: fuori un deludente Kondogbia, dentro Biabiany. Il francese ci mette appena 5 minuti a confezionare un assist al bacio rasoterra per l’accorrente Perisic, che insacca da due passi: 0-1. Il vantaggio però dura poco: al 66’ su tiro di Vazquez in area, dopo tre rimpalli il pallone carambola addosso a Gilardino e termina in rete. La partita si accende e dopo un’azione dell’Inter sfumata con un bell’intervento di Sorrentino su palla insidiosa da destra, Rispoli si trova la palla del vantaggio, ma calcia alto da distanza ravvicinata. Al 75’ parata incredibile di Sorrentino su tiro da lontano di Guarin, con il pallone che impatta poi sulla traversa e va in corner, sui cui sviluppi Alex Telles calcia da fuori, ma centralmente. Al 79’ l’Inter rimane in dieci per il secondo giallo a Murillo, colpevole di aver steso Vazquez, anche se l’attaccante sembra avere accentuato parecchio. Sulla punizione dal limite Quaison centra la barriera, riparte Guarin e i nerazzurri si involano in 5 contro 2 verso la porta del Palermo, ma il colombiano calcia da fuori mandando di poco alto. Al 90’ mani nei capelli per tutti i tifosi interisti: Ljajic premia il taglio di Biabiany con un filtrante da applausi, ma Sorrentino si oppone con un’uscita miracolosa anche sul francese.

venerdì 23 ottobre 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...Palermo-INTER


Il Palermo per dare continuità al buon inizio di stagione, l’Inter per ritornare alla vittoria dopo un mese in cui non è riuscita a conquistare i tre punti: l’anticipo serale della 9/a giornata di Serie A ha tutto quel che serve per farci divertire.
I PRECEDENTI – Sono 27 i precedenti totali tra Palermo e Inter, con i siciliani in casa, e i rosanero hanno trionfato 6 volte, dividendo la posta in palio con i nerazzurri in ben 12 occasioni. La vittoria esterna, invece, è un evento avvenuto 9 volte nella storia di questo incontro: nonostante l’evidente differenza di blasone tra le due squadre, infatti, i nerazzurri hanno quasi sempre faticato su questo campo soprattutto nell’era recente, cioè dal 2004 a oggi. Da quella stagione, che ha segnato il ritorno del Palermo in Serie A dopo più di trent’anni, il tabellino recita 3 vittorie palermitane, 3 pareggi e 4 successi nerazzurri. Una situazione di sostanziale equilibrio e, tanto per citare un esempio, nemmeno l’Inter del triplete riuscì a passare, impattando sull’1-1 un incontro aperto dalla rete di Milito e chiuso dal pareggio di Cavani. Palermo-Inter ha offerto ai tifosi delle due squadre uno spettacolo in termini di segnature anche nell’era recente: stagione 2011-2012, l’Inter passò in vantaggio per ben due volte con Milito, ma un Palermo scatenato rispose colpo su colpo e si portò sul 4-2 grazie alla doppietta di Miccoli e ai gol di Hernandez e Pinilla, prima che la meteora Forlan fissasse il punteggio sul definitivo 4-3 rosanero. Nell’ultimo precedente, risalente alla stagione scorsa, Palermo e Inter si divisero la posta in palio pareggiando per 1-1 grazie alle reti di Vazquez e Kovacic.
LE STATISTICHE – Sono 70 le reti realizzate da Palermo e Inter nelle 26 sfide di campionato: 30 portano la firma di un giocatore rosanero mentre le restanti 40 sono state realizzate dai nerazzurri; le due squadre hanno mostrato la propensione a realizzare più reti nei secondi tempi (rispettivamente 16 e 23) rispetto ai primi 45 minuti di gioco (14 e 17). In particolare nell’ultima mezz’ora di gioco si sono visti ben 11 gol palermitani e 17 reti nerazzurre, tuttavia nella passata stagione entrambe le reti arrivarono prima dell’intervallo.
Il capocannoniere del Palermo sino a questo momento della stagione è Oscar Hiljemark, autore di tre reti, mentre per quanto riguarda l’Inter l’attaccante più prolifico è ancora Stevan Jovetic, anch’egli a quota tre gol.

L’Inter vuole tornare al successo dopo tre turni di astinenza ed è favorita sul Palermo, nonostante il fattore casa...

mercoledì 21 ottobre 2015

Trofeo Berlusca: INTER-Bilan 1-0


L'Inter ha vinto la 24esima edizione del Trofeo Luigi Berlusconi, disputato al Meazza, superando per 1-0 il Milan grazie a una rete di Kondogbia al 12'.
 Mancini ha avuto buone indicazioni da parte delle riserve e dei tanti giovani schierati in campo, tutto da rivedere invece per Mihajlovic, che sotto gli occhi di Silvio Berlusconi incappa in un'altra sconfitta. Il destino del tecnico serbo è sempre più in bilico.
 E a tenere in apprensione i rossoneri anche le condizioni di Bertolacci, uscito per infortunio al 13'.
 I nerazzurri passano al 12' grazie ad una indecisione della difesa rossonera: Kondogbia, che sfrutta al massimo l'occasione regalata dal Mancio, non dà scampo a Donnarumma. Pochi minuti dopo Bertolacci esce per una distorsione al ginocchio, il Diavolo crea poco e le rare volte che arriva al tiro trova in Carrizo un muro invalicabile.

 Nella ripresa Mancini schiera in campo tanti giovani, ma i rossoneri non si ritrovano ed anzi rischiano al 60' quando Dodò sfiora il raddoppio (bravo Donnarumma). Nel finale un grande Berni nega il gol del pareggio a Rodrigo Ely e Boateng.

martedì 20 ottobre 2015

Strappo Moratti, addio Inter


Moratti è pronto ad uscire, in maniera definitiva, dall'Inter, ormai nelle mani di Thohir. All'uscita dell'Assemblea dei Soci, l'ex patron ha fatto sapere di essere pronto a cedere le sue quote: "Se non ti senti necessario puoi anche pensare di fare altro. Non voglio sicuramente rimanere come qualcuno di intoccabile che va contro il progetto della società, quindi la mia disponibilità per essere utile per crescere c'è senza dubbio".
Nessun problema circa l'idea di non far avere più l'Inter tra le mani: "Se c'è il rischio che l'Inter mi manchi? Io sono tifoso per cui non mi mancherà". Non manca una battuta sulla corsa scudetto: "Scudetto? Sì ma dipende anche dagli altri non solo da noi. Cosa manca ancora? La sicurezza, vincere qualche partita in più serve sempre per avere carattere e personalità. Dal punto degli uomini è una buona formazione".

Intanto Thohir ha infiammato il popolo nerazzurro, confermando di voler essere protagonista anche sul mercato di gennaio. Tanti i nomi in gioco, tra cui quelli di Bellarabi e Feghouli.

domenica 18 ottobre 2015


Berlino, 6-6-2015: c'eri quasi, continua a sognare!

8ª G. INTER-ruBentus 0-0


L’Inter torna a giocare un “Derby d’Italia” in una posizione di classifica favorevole per la prima volta dall’anno del “Triplete”. Nerazzurri meglio nel primo tempo, bianconeri nella ripresa: alla fine però le due squadre si spartiscono la posta in palio, con la Juventus che resta lontana dalle prime posizioni.
La prima squadra a rendersi pericolosa è la ruBentus, con Cuadrado che impegna Handanović già al 3′. L’Inter risponde al 12′ con Jovetić, ma il calcio di punizione del montenegrino termina però fuori di un metro. Partita nervosa al Meazza: dopo un quarto d’ora sono già quattro gli ammoniti. I nerazzurri provano a guadagnare campo alzando il ritmo e in due minuti costruiscono due occasioni importanti: al 26′ Chiellini devia in calcio d’angolo un tiro insidiosi di Jovetić, subito dopo Brozović centra la traversa con un tiro-cross. Un primo tempo di grande intensità, giocato meglio dall’Inter soprattutto a centrocampo, si chiude senza reti.

La ripresa si apre con una leggerezza di Murillo, che si fa strappare il pallone da Zaza: il pallone arriva poi a Cuadrado, il migliore dei suoi, che chiama Handanović alla deviazione in angolo. La fase centrale del secondo tempo è caratterizzata da parecchi errori da entrambe le parti, ma è sempre la Juventus a essere più pericolosa: al 68′ Morata difende ottimamente palla in area e serve Khedira, che tira e prende il palo da ottima posizione. Il risultato però non si sblocca e la partita si conclude a reti inviolate.

Inter, clamoroso cambio di sponsor


In pochi delle nuove generazioni si ricordano di ‘Misura’ o ‘Fiorucci’ sulla maglia dell’Inter. Ma il rischio è che chi nasce di questi tempi si scordi addirittura di Pirelli, storico main sponsor che per anni ha campeggiato sulle magliette nerazzurre.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, infatti, la figura di Roberto Mancini avrebbe attirato un ingente investimento da parte di Etihad: ovvero il marchio legato anche al Manchester City. I proprietari dell’azienda avrebbero già preso i contatti con il tecnico per alcune sponsorizzazioni a livello personale, ma si tratterebbe di uno specchietto per le allodole.

L’obiettivo infatti è soppiantare proprio Pirelli e la somma offerta alle casse dell’Inter sarebbe di quelle esorbitanti: 125mln di euro in 5 anni.

venerdì 16 ottobre 2015


"Io cattivo? A me fa girare le palle sentir parlare certa gente dei miei falli.
 La Juve è stato un errore, avrei fatto meglio ad andare all’Inter, così avrei vinto il Triplete"

NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-ruBentus


Inter e ruBentus si affrontano nell’ottava giornata di campionato, reduci da un pareggio (l’Inter, per 1-1 in casa della Sampdoria) e una vittoria (la ruBentus, che ha ospitato il Bologna battendolo 3-1). La sfida tra nerazzurri e bianconeri è la “classicissima” per eccellenza della nostra Serie A: le due squadre, infatti, sono quelle che si sono scontrate più volte nel massimo campionato, oltre a essere divise da una storica rivalità.
I PRECEDENTI – Negli 82 precedenti tra Inter e ruBentus, con i milanesi in casa, si ravvisa una tendenza favorevole ai nerazzurri. I lombardi hanno infatti vinto in 34 occasioni, ottenendo 26 pareggi. Nelle restanti 22 partite, infine, è stata la squadra ospite a ottenere l’intera posta. La vittoria più rotonda dell’Inter risale al campionato 1953-54, quando i padroni di casa si imposero per 6-0; viceversa, la sconfitta più pesante per la squadra attualmente allenata da Massimiliano Allegri è datata 1931-32, quando il confronto si concluse con un 2-4. L’ultima vittoria interna dei meneghini è piuttosto risalente, e datata 2009-10, quando l’Inter si impose per 2-0, grazie alle realizzazioni di Maicon ed Eto’o. L’ultima vittoria della Juventus è recente, e datata 2014-15, quando il risultato finale fu di 1-2, con le reti di Marchisio (su rigore) e Morata per i bianconeri, e di Icardi per l’Inter.
LE STATISTICHE – 2,68 è la media-gol a partita negli 82 precedenti tra le due squadre: in totale sono state realizzate 220 reti, di cui 129 a favore dell’Inter e 91 dalla ruBentus. I nerazzurri hanno mostrato una propensione a segnare maggiormente nei secondi tempi (80 gol contro i 49 realizzati nelle prime frazioni), anche la Juventus ha seguito la stessa tendenza, poiché ha messo a segno 34 reti nei primi tempi, contro 57 nei secondi; negli ultimi dieci confronti disputati, infine, l’over 2,5 è uscito in 6 occasioni.
Il capocannoniere dell’Inter è Jovetić, con tre reti all’attivo. Il migliore marcatore della ruBentus, invece, sino a questo momento della stagione, è Paulo Dybala: anch’egli ha messo a segno tre gol.

L’Inter farà a meno di Vidić, con Jovetić e Dodò in recupero. I campioni d’Italia dovranno rinunciare agli infortunati Cáceres e Lichtsteiner, con Pogba, Mandžukić e Morata in dubbio, e Marchisio, Sturaro e Pereyra sulla via del recupero...

giovedì 15 ottobre 2015


«Ho sposato l’Inter con un unico obiettivo in testa: vincere tutto. Questa società è gloriosa, ma viene da anni di digiuno, quando ho firmato il rinnovo fino al 2019 mi sono messo in testa di riportarla dove merita»

martedì 13 ottobre 2015


Icardi, l'anti Juve


E’ la sua vittima preferita: in 5 gare giocate contro i bianconeri l’argentino ha segnato 6 reti. 
Mancini lo esalta: ha bisogno dei suoi gol.
Speriamo che la tradizione si mantenga !!!

domenica 11 ottobre 2015

Jovetic: "Battere la Juve, segnale forte"


Il Montenegro è uscito sconfitto dalla partita casalinga contro l'Austria per 2-3 che ha sancito l'eliminazione della nazionale di Stevan Jovetic dalla corsa ad un posto per Euro2016.
Il nerazzurro non ha giocato a causa di qualche problema fisico ma sarà pronto per la supersfida di San Siro contro la Juventus alla ripresa del campionato: "Battere la Juventus sarebbe un gran segnale. Se ho mai segnato alla Juventus al tempo della Fiorentina? Sì, uno, lo segnai allo Stadium. Sarà una bellissima gara, anche perché loro sono sempre la Juve", le sue parole a 'La Gazzetta dello Sport'.

 Nonostante un avvio di stagione complicato, la 'Vecchia Signora' resta una squadra assolutamente temibile: "Resta forte, fortissima, anche se ha infortunati. Adesso fra l'altro sta riprendendo il passo, per questo dico che serve stare attenti. E batterla sarebbe un grande passo, oltre che un segnale a tutto il campionato", ha poi aggiunto l'ex Fiorentina.

sabato 10 ottobre 2015

Infortunati Rubentini .... ?


Come Marchisio, alla fine giocherà sia lui che Pogba... 
L unica società che non solo falsa i campionati ma pure gli infortuni! !!

mercoledì 7 ottobre 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...Rigori post calciopoli


Piattone a spiazzare il portiere, scavetto irrisorio alla Panenka, staffilata sotto la traversa, rischiosa traiettoria all'incrocio. Psicologia inversa, occhi fissi sullo specchio, rincorsa o non rincorsa (Beppe Signori docet). Una lotteria: mai termine fu più azzeccato per descrivere tutto ciò che gira intorno a un calcio di rigore.
 Certo, i rigori però bisogna conquistarseli. O meglio, l'arbitro i rigori deve fischiarli per permettere allo specialista, al più freddo, di potersi sfidare a duello con l'estremo difensore di turno. La redazione sportiva di Telelombardia si è presa la briga di contare i penalty a favore e contro fischiati alle 'grandi' della serie A nell'era post Calciopoli.
 Si scopre che dal 2007 a oggi la squadra in cima alla particolare classifica è il Milan, che ha calciato 76 rigori e se ne è visti concedere contro 34: il saldo dunque ammonta a +42. A ruota segue il Napoli: anche i partenopei sono abbondantemente in positivo con un buon +36, frutto dei 71 rigori a favore e dei 35 contro. Terzo gradino del podio, a pari merito, per Roma e Juventus, a quota +22 (62 a favore e 40 contro per i capitoli, 56 a favore e 34 contro per la 'Vecchia Signora').

 Più indietro c'è invece l'Inter: da Calciopoli in poi ha beneficiato di 51 rigori, mentre ai propri danni ne sono stati fischiati 46 per un saldo totale di +5. Unica squadra - tra le 'big' - in negativo è la Lazio, a quota -1: 49 assegnati ai biancocelesti, 50 assegnati ai loro diretti avversari.
Un caso.....??? Naaaaaaaaaa !!!

domenica 4 ottobre 2015

7ª G. Sampdoria-INTER 1-1


Dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina, l’Inter impatta 1-1 a Marassi: alla rete del colombiano Muriel risponde il croato Perišić.
Sampdoria vicina al vantaggio già nei primi minuti con Soriano e soprattutto Zukanović, vicino al gol con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. All’11’ Correa ci prova con un destro da fuori area e costringe Handanović alla deviazione in angolo, i padroni di casa mostrano una maggiore reattività e buona trame di gioco, mentre l’Inter si rende davvero pericolosa soltanto al 25′ quando Palacio prova la conclusione improvvisa trovando la risposta di Viviano, al primo intervento della partita. L’occasione più importante del primo tempo per i nerazzurri arriva alla mezz’ora: Palacio serve uno splendido assist a Kondogbia, il quale mette in mezzo per Guarín che tutto solo in area tenta una difficile sforbiciata e non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Nel momento migliore dell’Inter si rivede in avanti la Samp:  al 33′ il destro di Fernando viene sporcato da un difensore, la palla arriva a Éder che a centro area controlla e tenta la girata con palla che termina a lato di un soffio. Clamoroso errore di Correa al 38′: il centrocampista doriano calcia con il sinistro, Handanovic si oppone ma la palla resta a disposizione del giovane argentino che da due passi e a porta vuota calcia a lato.

Ripresa che comincia ancora nel segno della Sampdoria: al 50′ Muriel non sfrutta il cross dalla sinistra di Mesbah, ma un minuto dopo si fa perdonare mettendo in porta il suggerimento del portoghese Pereira e portando in vantaggio i blucerchiati. Si fa male Correa che lascia spazio ad Angelo Palombo, Mancini aumenta il potenziale offensivo inserendo Biabiany al posto di un insufficiente Kondogbia e passa al 4-4-2 con il francese e Perišić sulle corsie di centrocampo. Al 71′ Palacio lascia spazio al giovanissimo Manaj, pochi secondi dopo Muriel agisce in contropiede e sfiora il raddoppio con un sinistro molto potente che termina di poco a lato; al 76′ arriva il pareggio dell’Inter con il tap-in di Perišić, servito da Icardi dopo che lo stesso argentino aveva inutilmente la conclusione a rete. Zenga sostituisce Muriel con uno degli ex di turno, ovvero Cassano; l’Inter rinfrancata dal pareggio cerco la rete del 2-1 mentre la Sampdoria fatica sempre più a ripartire. Proteste nerazzurre per un rischiosissimo intervento di Zukanovic su Manaj nell'area di rigore ligure.All’87’ Zenga inserisce il giovane Ivan al posto di Fernando, negli ospiti Mancini prova il tutto per tutto con Ljajić per Santon ma l’assalto finale non dà risultati e alla fine è 1-1.

sabato 3 ottobre 2015

Allerta meteo, Sampdoria-Inter resta in forse...


Resta in forse la disputa del match tra l'Inter e la Sampdoria in programma domani a Genova per le avverse condizioni meteo. Lo conferma il Corriere dello Sport: "La Protezione Civile della Liguria ha prolungato fino alle 15 di oggi un'allerta meteo 1 a causa delle previsioni meteo in peggioramento. Nonostante ieri la situazione fosse tutt’altro che buona (vento forte e pioggia), al momento Samp-Inter rimane in programma per domani alle 15. Le due società sono in contatto con le autorità di pubblica sicurezza e con la Lega per tenersi aggiornate su eventuali provvedimenti. Il punto della situazione sarà fatto nella giornata di oggi tenendo presente che le previsioni parlano di tempo perturbato fino a domani. Il club di corso Vittorio Emanuele sta controllando il meteo e ha programmato l’allenamento di rifinitura per oggi pomeriggio alla Pinetina. La partenza per Genova è fissata dopo la cena che la squadra consumerà ad Appiano. Se l’allerta meteo fosse prolungata fino a domani e il match fosse rinviato (non a lunedì perché i giocatori devono rispondere alle convocazioni delle Nazionali), Icardi e compagni resteranno a Milano".

venerdì 2 ottobre 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...Sampdoria-INTER


La Sampdoria, reduce da una brutta sconfitta esterna sul campo dell’Atalanta, ospita i nerazzurri a loro volta col morale a terra dopo la pesantissima sconfitta interna per 1-4 contro la Fiorentina.
I PRECEDENTI – Nei 58 precedenti tra Sampdoria-Inter, con i liguri padroni di casa, i nerazzurri hanno ottenuto la massima posta in palio per ben 27 volte, un numero molto alto considerando quanto sia difficile strappare punti al Luigi Ferraris: le due squadre si sono divise la posta in palio in 20 occasioni, mentre i tifosi di casa hanno potuto esultare per la vittoria nelle restanti 11 volte. Non nel precedente risalente alla stagione 2012/2013, però, quando dopo un primo tempo equilibrato fu Rodrigo Palacio, di testa, a realizzare la rete del vantaggio nerazzurro: una distanza che non verrà colmata da Maxi Lopez e compagni che, anzi, nel recupero subiranno il raddoppio sempre dall’ex attaccante del Genoa, che nell’occasione si infortunò. Nella stagione 2010/11 fu ancora l’Inter a trionfare, grazie alle reti di Sneijder ed Eto’o, mentre nell’anno del triplete nerazzurro, inaspettatamente, fu Pazzini a decidere l’incontro di Genova. Per quanto riguarda invece il penultimo precedente, i tifosi blucerchiati non lo ricorderanno sicuramente con piacere visto che l’odiato ex di turno, Mauro Icardi, riuscì a realizzare una doppietta fondamentale nello 0-4 finale a favore della squadra allenata allora da Walter Mazzarri. Infine, nell’ultimo scontro diretto tra le due squadre, la Sampdoria è riuscita a prevalere sull’Inter grazie a uno splendido gol di Eder su punizione.
LE STATISTICHE – Anche nel rapporto gol fatti/subiti i nerazzurri conducono con largo vantaggio: a fronte di 56 segnature da parte della squadra blucerchiata, infatti, l’Inter ha insaccato il pallone nella rete avversaria per ben 96 volte, per un totale di 152 reti. Entrambe le squadre hanno mostrato la propensione a essere più prolifiche nella ripresa, soprattutto i doriani – 37 gol nel secondo tempo, 19 nel primo – mentre l’Inter ha segnato 46 reti nel primo tempo, 50 nella ripresa.

Il miglior marcatore della Sampdoria e, inoltre, capocannoniere della Serie A sino a questo momento è Eder, autore di ben 6 reti; per quanto riguarda l’Inter, invece, l’attaccante più prolifico è stato Stevan Jovetic, il quale però non sarà della partita per un problema fisico.