INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

martedì 29 settembre 2015

Jovetic, è un'elongazione


Stevan Jovetic è stato sottoposto martedì mattina a risonanza magnetica.
L'attaccante montenegrino durante il riscaldamento di Inter-Fiorentina ha subito un'elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra.

Da valutare i tempi di recupero ma la speranze dei medici nerazzurri è di riaverlo per il big match contro la Juventus, dopo la paura per le nazionali.

domenica 27 settembre 2015

6ª G. INTER-Fiorentina 1-4


L’Inter si vede infrangere la propria imbattibilità a San Siro contro una Fiorentina in grande forma e trascinata da un Kalinić da sogno: grazie alla tripletta dell’ex Dnipro e il rigore di Iličić, i viola fanno il colpaccio e agganciano i nerazzurri in vetta alla classifica. Inutile per la squadra di Mancini il gol di Icardi.
La partita comincia subito malissimo per l’Inter: al 4′, Medel serve all’indietro Handanovič, ma il portiere sloveno, dopo aver controllato malamente il pallone, finisce per travolgere Kalinić in area, regalando un calcio di rigore alla squadra di Sousa. Dal dischetto Iličić non sbaglia, permettendo cosi ai viola di passare subito in vantaggio. I nerazzurri accusano il colpo, facendo sempre più fatica a mettere in mostra un gioco fluido e preciso contro gli ospiti, ben disposti in campo e molto aggressivi nel pressing. Tanto che, al 18′, arriva il addirittura il raddoppio della Fiorentina: Iličić fa partire un gran tiro a giro dai limiti dell’area, costringendo Handanovič a compiere un grande intervento, ma il pallone rimane in gioco e Kalinić, a porta sguarnita, lo appoggia comodamente in rete. L’Inter non sembra più essere presente in campo e pochi minuti dopo arriva anche il terzo gol dei viola: dopo una gran galoppata sulla corsia, Alonso riesce a servire in area Kalinić che, dimenticato da Santon, batte il portiere avversario da pochi passi. Ma il primo tempo da incubo dell’Inter non sembra finire più: al 31′, Kalinić viene lanciato in profondità e, arrivato a tu per tu con Handanovič, si fa atterrare da Miranda che viene cosi espulso da Damato per fallo da ultimo uomo.

Nel secondo tempo, la Fiorentina, sicura del cospicuo vantaggio e in superiorità numerica, abbassa decisamente il suo ritmo di gioco, mantenendo il possesso palla e controllando la gara contro un’Inter sfiduciata e senza idee. Ma al 60′, la squadra di Mancini riaccende l’entusiasmo di San Siro: da calcio di punizione, Telles riesce a trovare Icardi, bravo ad anticipare di testa Tătăruşanu e a trovare la rete dell’1-3. Nonostante la rete subita, la squadra di Sousa torna a controllare la gara e al 77′ arriva anche il quarto gol: Iličić , servito da Kalinić , si ritrova da solo in area di rigore davanti ad Handanovič e, con grande generosità, decide di servire nuovamente l’ex Dnipro che, a porta libera, sigla la sua prima tripletta in Serie A. La Fiorentina mantiene il possesso palla senza correre ulteriori rischi fino al fischio finale dell’arbitro: gran colpo per i viola che conquistano cosi la vittoria e agganciano proprio i nerazzurri in testa alla classifica.

venerdì 25 settembre 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-Fiorentina


Prima contro seconda, Inter contro Fiorentina. In pochi se lo sarebbero aspettato qualche settimana fa e invece, dopo cinque giornate, i nerazzurri affrontano i viola in uno scontro diretto che potrebbe definire una stagione intera. L’Inter è infatti reduce dal successo risicato contro il Verona e anche la Fiorentina, visto il successo contro il Bologna, può guardare con un sorriso la classifica.
I PRECEDENTI – Nei 77 precedenti tra Inter e Fiorentina in quel di Milano, i padroni di casa l’hanno spuntata ben 45 volte, pareggiando altre 18 volte. Le vittorie  viola, invece, sono soltanto 14, un numero abbastanza basso considerando l’importanza che ha la squadra di Montella nel panorama calcistico italiano.
La Fiorentina, prima del successo della scorsa stagione grazie a una rete di Salah nella ripresa, non vinceva a San Siro dalla stagione 1999/2000, quando una doppietta di Chiesa e i gol di Batistuta e Bressan firmarono un clamoroso 0-4: da quel momento infatti fu buio totale in casa viola, dato che per ben 11 volte i nerazzurri sono riusciti a portarsi a casa l’intera posta in palio. Nella stagione 2012/2013 la squadra di Stramaccioni riuscì a vincere per 2-1 grazie ai gol di Milito e Cassano: a nulla servì la rete di Romulo, anch’essa nel primo tempo. Stesso risultato anche nella penultima partita (stagione 2013/2014) disputata a San Siro, quando la formazione di Mazzarri s’impose dopo essere passata in svantaggio a causa della rete, su rigore, di Rossi: in pochi minuti, poi Cambiasso e Jonathan ribaltarono le sorti dell’incontro.
LE STATISTICHE – Inter-Fiorentina è sinonimo di gol, spettacolo ed emozioni. I numeri ce lo confermano nella maniera più assoluta, visto che in 77 partite sono stati segnati addirittura 224 gol: 146 a favore dei nerazzurri, 78 invece per la squadra del capoluogo di regione toscano.2,9 gol a partita quindi, nella speranza che questo numero venga confermato anche nella partita di dopodomani sera: 17-9 il computo di gol nei primi 15 minuti di partita, mentre il numero sale con l’avanzare dei minuti di gioco, sino a raggiungere il picco nel finale dei tempi (29-14 e 31-12 nell’ultimo quarto d’ora di primo e secondo tempo).
Il capocannoniere dell’Inter sino a questo momento della stagione è Stevan Jovetic, autore di tre reti, mentre per quanto riguarda la Fiorentina il più prolifico è stato Khouma Babacar che, insieme a Marcos Alonso, ha realizzato due gol per la formazione toscana.

Partita da tripla, entrambe le squadre sono in forma e quindi azzardare un pronostico è molto difficile...

mercoledì 23 settembre 2015

5ª G. INTER-Verona 1-0


L’Inter di Mancini conquista la quinta vittoria consecutiva grazie al gol di Felipe Melo che consolida la formazione meneghina in testa alla classifica. Inutili i tentativi di Siligardi, a San Siro passano i nerazzurri.
Inizio di partita bloccato sia sul campo che sul punteggio. L’Inter fatica a creare gioco con un Verona ordinato e arcigno che limita la fluidità del gioco nerazzurro. Il primo spunto di Icardi è di pregevole fattura ama il suo colpo di testa in torsione sfila vicino al palo. La risposta dell’Hellas non si fa attendere e Gómez, dopo una bella percussione offensiva, non riesce ad inquadrare la porta. Il match prosegue e il risultato non cambia. Una bella palla in profondità di Perišić pesca Kondogbia che, dopo un rimpallo aereo, conclude male in acrobazia sparando sopra la traversa. Verso la fine del primo tempo è di nuovo la squadra di Mancini a cercare la rete: sugli sviluppi di un corner, Felipe Melo, in mezzo all’area, scarica fuori per la botta di Medel, respinta però dal muro di maglie gialloblù. La prima metà di gara è 0-0, un risultato giusto rispetto lo spettacolo messo in campo dalle squadre.

Nella ripresa, è subito il Verona a rendersi pericoloso. Siligardi, entrato al posto di Pazzini al 21′, colpisce una clamorosa traversa dopo un lancio dalla trequarti interista. Rapido capovolgimento di fronte e gol di Felipe Melo. L’angolo battuto da Telles trova la capocciata vincente del brasiliano, compagno di squadra fino a qualche mese fa al Galatasaray. I nerazzurri, trovato il vantaggio, trovano finalmente più spazi e l’ingresso di Jovetić da nuova benzina all’intero reparto offensivo. È infatti Perišić a sfiorare il raddoppio dopo un grande controllo del numero dieci montenegrino. L’Hellas Verona prova a tirare fuori la testa dalla sabbia ma Viviani spreca malamente un’ottima opportunità concludendo con un sinistro svirgolato. Handanović, qualche istante più tardi, risponde presente alla sassata di Siligardi; È l’ultima emozione della gara che regala all’Inter la quinta vittoria di fila.

martedì 22 settembre 2015

NUMERI & CURIOSITÀ...INTER-Verona


Umori diametralmente opposti tra Inter e Hellas Verona: i primi sono ancora a bottino pieno visti i quattro successi in campionato, un risultato che non avveniva da anni, mentre gli scaligeri stanno faticando più del previsto e, anche nell’ultima uscita contro l’Atalanta, hanno ottenuto soltanto un punto.
I PRECEDENTI – Nei 26 precedenti tra Inter-Hellas Verona, gli ospiti non sono mai riusciti a vincere in quel di San Siro; i pareggi, invece, sono 11 mentre per 15 volte i nerazzurri hanno ottenuto la massima posta in palio. Oltre al penultimo precedente in cui i padroni di casa s’imposero grazie all’autogol di Moras e alle reti di Palacio, Cambiasso e Rolando, le due formazioni si erano affrontate nella stagione 2001-2002 e in quell’occasione finì 3-0 per l’Inter, grazie al gol di Vieri e alla doppietta di Ronaldo. Proprio la squadra di Thohir era in striscia vincente aperta contro i veronesi, dato che avevano vinto nelle ultime 5 occasioni prima che, nella scorsa stagione, gli scaligeri riuscissero a strappare un 2-2 all’ultimo minuto grazie alla rete di Nico Lopez, che fece il pari con la doppietta di Icardi e la rete realizzata, in apertura, dal suo compagno di squadra Toni.
LE STATISTICHE – Impressionante il dato dei gol subiti dall’Inter: soltanto 9 in 25 partite, 4 nel primo tempo e 5 nella ripresa. I tifosi nerazzurri invece hanno potuto esultare in 40 occasioni, suddivise in 16 nei primi 45 minuti e addirittura 24 nei secondi tempi.
Il miglior marcatore dell’Inter sino a questo momento della stagione è Stevan Jovetic con 3 gol, seguito da Icardi e Guarin, entrambi fermi a una rete. Per quanto riguarda gli attaccanti più prolifici dell’Hellas Verona, sia Toni che Jankovic – a quota 1 rete – non saranno della partita, uno per problemi fisici e l’altro per squalifica.

L’Inter delle quattro vittorie consecutive è favorita, ma l’Hellas Verona resta un avversario ostico da affrontare: le tante assenze per gli scaligeri peseranno molto...

domenica 20 settembre 2015

Icardi: "Lo sapevo che arrivava"


Mauro Icardi ha festeggiato ai microfoni di Sky il suo primo gol stagionale, che ha permesso all'Inter di espugnare il campo del Chievo.
 E’ arrivato il tuo primo gol stagionale. Un gol che vale tre punti e la quarta vittoria consecutiva per l’Inter in campionato
Sono contento, abbiamo iniziato bene, la squadra ha iniziato molto bene questo campionato. Aspettavo questo gol ma ero tranquillo perché sapevo che prima o poi sarebbe arrivato.
 Conta di più ritrovare la migliore condizione fisica o migliorare l’intesa con i nuovi compagni?
Penso che la condizione non l’ho persa, nonostante l’infortunio ho lavorato subito per non perdere la condizione ed essere pronto al rientro. Con i compagni, ci dobbiamo ancora capire un po’ perché abbiamo cominciato il campionato da poco però sono grandi giocatori e quindi sicuramente arriverà l’intesa. L’importante è che la squadra vinca, io non guardo le statistiche, se la squadra vince sono contento e poi se la aiuto con i miei gol, meglio ancora.
 Felipe Melo ha detto che l’Inter deve lottare subito per traguardi importanti. E’ forse la prima volta da quando sei all’Inter che si avverte questa sensazione nello spogliatoio?

Se parliamo delle prime partite sicuramente abbiamo fatto bene, sarebbe bello vincere lo Scudetto, però ancora manca tanto, ci sono tante partite e dobbiamo farle bene tutte.

4ª G. Chievo-Inter 0-1


Chievo-Inter 0-1. La squadra di Mancini espugna il Bentegodi, battendo di misura il Chievo ed infilando il poker dopo le prime quattro gare di campionato. Di Icardi, nel finale di primo tempo, la rete della vittoria dell’Inter che ha giocato una gara senza fronzoli e grandi emozioni ma da squadra essenziale e pragmatica. Sull’altro fronte il Chievo ha giocato una partita dignitosa, patendo qualitativamente la giornata grigia dei suoi avanti e di Birsa.
 Primo tempo. Parte bene il Chievo, (2’) conclusione al volo di Castro tra le mani di Handanovic. 2’: tiro al volo di Castro tra le mani di Handanovic. Risponde Peresic con un tiro-cross, appena alto. 4’: Jovetic prova la sua specialità ma stavolta la sfera gira meno del solito e finisce, centrale, tra le braccia di Bizzarri. 7’: angolo Chievo, batte Rigoni, nulla di fatto. 10’: Birsa alla battuta su punizione da 30 metri in posizione centrale, respinge la barriera. 15’: Paloschi si allunga la palla, agevolando la parata a terra di Handanovic. Due angoli consecutivi per il Chievo (18’): stacco di Castro che sorprende tutti, sfera sopra la traversa. Frey sull’altro fronte regala all’Inter il primo angolo, mischia, niente di fatto. 22’: Telles dalla sinistra sottomisura, Bizzarri si supera e con le punta delle dita, devia in angolo. Si tratta della prima vera occasione nerazzurra anche se Mancini è tutt’altro che soddisfatto: dalla panchina chiama i panchinari al riscaldamento per poi farli risedere dopo pochi minuti. 28’: Frey si riscatta da un paio d’incertezze difensive e conquista una punizione sulla trequarti di destra, batte Birsa, Handanovic intercetta. E così si prosegue in una gara (sempre) viva ma che manca, al momento, della fiammata. 31’: altra punizione dal limite per il Chievo, stavolta è Rigoni a cadere al limite, lo specialista Birsa sulla sfera, (ancora) palla fuori. 34’: Chievo di rimessa, Paloschi centra, Meggiorini è ben appostato sul secondo palo ma anche la retroguardia nerazzurra che rimedia in angolo. 37': ammonito Rigoni (Chievo), quindi due minuti dopo tocca a Meggiorini (Chievo). 42': la fiammata arriva con Icardi che, complice una disattenzione difensiva, realizza lo 0 a 1 per l'Inter con un tocco sottomisura. Palla al centro, Chievo subito arrembante, Birsa costringe Handanovic alla respinta, palla a Castro che calcia fuori. Finale di tempo, angolo Inter, nulla di fatto.

 Secondo tempo. Inizio di ripresa stesse formazioni in campo. 2’: tre angoli nerazzurri di fila, nulla di fatto. 5’: Paloschi si gira bene in area e calcia di prima intenzione, palla sopra la traversa. Il Chievo non ci sta e prova pressare la formazione nerazzurra. 10': Hetemaj prova ad imitare la rete realizzata la scorsa settimana alla Juventus, stavolta non dal limite ma in piena area seppur decentrato sulla sinistra, palla a lato. Paloschi si conquista caparbiamente un angolo (12’), batte Birsa, nulla di fatto. Il Chievo non molla. 18', angolo Chievo: Birsa combina un pasticcio, fallo di fondo. L’Inter controlla e di tanto in tanto si rifà vedere dalle parti di Bizzarri. Prima sostituzione: Maran, nel Chievo, inserisce Inglese per Paloschi. Sulla falsariga Mancini che inserisce Ranocchia per Murillo. 23’, angolo Inter, nulla di fatto. Si va avanti a calci dalla bandierina. Al 27' è la volta del Chievo ma anche stavolta nessun esito. 29’: doppia sostituzione, nell’Inter entra Palacio per Jovetic, nel Chievo Mpoku per Birsa. 34': terza sostituzione nel Chievo, dentro Pepe per Rigoni. 35': irresistibile discesa sulla sinistra di Peresic, centro per Icardi, Cesar blocca tutto. Risponde il neoentrato Pepe, parabola arcuata in mezzo, brava la retroguardia nerazzurra a non farsi sorprendere. 39’: espulso l’allenatore del Chievo Maran per proteste. Terza sostituzione nelle fila nerazzurre: fuori Kondogbia per Brozovic. 45’: ultima emozione, palla in mezzo di Pepe, stacca Cesar, palla a lato. Cinque minuti di recupero, non succede più nulla.

sabato 19 settembre 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...Chievo-INTER


In pochi avrebbero previsto che questa sfida, alla quarta giornata, avrebbe riguardato due formazioni in cima alla classifica della Serie A. I nerazzurri sono gli unici ad avere ottenuto solo vittorie, il Chievo invece con il pareggio dello Juventus Stadium ha mollato la presa ma resta comunque ben oltre le proprie aspettative.
I PRECEDENTI – Nei 13 precedenti tra ChievoVerona e Inter, gli ospiti hanno trovato la vittoria per ben 7 volte, riuscendo a strappare un pareggio in altre tre occasioni. Per quanto riguarda le vittorie casalinghe, invece, il conto si ferma a 3. Il primo incontro tra le due compagini è datato stagione 2001/2002, quando l’Inter ebbe la forza di ribaltare l’iniziale vantaggio di Marazzina ma, nel finale, si dovette accontentare di un pareggio per via del gol di Cossato; a posteriori, si può dire che quel gol abbia poi successivamente causato il 5 maggio, una data tragica – per certi versi – per tutto il popolo nerazzurro. Nella stagione 2012/13, invece, i tifosi interisti hanno potuto festeggiare una bella vittoria, seppur non accompagnata da una grande prestazione: le reti di Pereira e Cassano, una per tempo, regalarono però alla banda di Stramaccioni tre punti utili per la lotta scudetto – sogno che in quel momento era ancora coltivato da molti – salvo poi concludere la stagione con un deludente nono posto. Infine, nell’annata 2011/2012, è arrivato probabilmente il successo più sudato per l’Inter: i gol del definitivo 0-2, infatti, arrivarono all’87° e al 90° minuto, firmati da Samuel e Milito. Nel penultimo precedente, invece, la rete a fine primo tempo di Andreolli ha soltanto illuso gli ospiti che, nella ripresa, si sono visti rimontare grazie alla doppietta di Obinna: in entrambi i casi si è trattato di un gol realizzato da ex. Infine lo 0-2 firmato da Kovacic e Ranocchia coincide con l’ultimo incrocio ufficiale tra le due formazioni al Bentegodi.
LE STATISTICHE – Nelle 13 partite disputate nella storia di questa partita, l’Inter ha realizzato la bellezza di 21 reti, fermando il conteggio dei gol del ChievoVerona a quota 12, per un totale di 33 marcature totali: una media quindi di 2,5 reti a partita, in perfetta media con quelli che sono i numeri della Serie A. I padroni di casa hanno mostrato la tendenza a essere più prolifici nel primo tempo (7 segnature) rispetto ai secondi tempi (5 reti), mentre il dato è perfettamente invertito per i nerazzurri, che si sono dimostrati più cinici nella ripresa (14 gol) rispetto ai primi 45 minuti (7 marcature).
Il miglior marcatore del ChievoVerona sino a questo momento della stagione è Alberto Paloschi, autore di tre reti, lo stesso numero di gol realizzato da Stevan Jovetic, l’attaccante più prolifico tra le fila nerazzurre.

ChievoVerona e Inter si affrontano in due momenti positivi della stagione, con 16 punti conquistati su 18 disponibili tra tutte e due le squadre: con i clivensi che, però, hanno avuto anche il merito di bloccare sull’1-1 la Juventus di Massimiliano Allegri. I nerazzurri, inoltre, contro il Carpi hanno faticato parecchio e la lontananza da San Siro potrebbe essere un problema...

venerdì 18 settembre 2015

Inter-Fassone: divorzio ufficiale


Lacrime e addio. Marco Fassone non è ufficialmente più il direttore generale dell’Inter. Il club nerazzurro ha confermato con un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale le voci sparsesi nella giornata di giovedì riguardo l’imminente separazione dal manager piemontese.
 Fassone ha salutato la squadra nella giornata di giovedì, non riuscendo a trattenere l’emozione al termine di un’intensa parentesi lavorativa, cominciata il 30 maggio 2012, passata attraverso la delicata fase del passaggio di proprietà, e che negli ultimi mesi aveva visto l’ex dirigente di Juventus e Napoli avvicinarsi all’area sportiva.

 "Vorremmo ringraziare Marco per il suo lavoro nei tre anni trascorsi all'Inter. Ha sempre fatto del suo meglio per la Società, gli auguriamo ogni successo per il futuro" le parole di commiato del Ceo dell’Inter Michael Bolingbroke , che dovrebbe assumere nei prossimi mesi le funzioni di Fassone

BAD BOYS...


domenica 13 settembre 2015

3ª G. INTER-Milan 1-0 !!!!!!!!!!!!!!!!!!


L’Inter vince il derby battendo 1-0 il Milan. I nerazzurri salgono a quota 9 punti a punteggio pieno dopo tre partita.  
L’avvio del derby è entusiasmante grazie alle repentine verticalizzazioni rossonere. Al 3′ Murillo regala palla a Bacca, contropiede rossonero, il colombiano premia l’inserimento di Luiz Adriano ma è straordinaria l’uscita puntuale di Handanovič che salva subito il risultato. La reazione dell’Inter è affidata al destro di Jovetić (5′) che termina di poco a lato ma è ancora il Milan a rendersi pericoloso poco più tardi al 17′ con Luiz Adriano. L’ex Shakhtar, lanciato in profondità, si lascia rimontare sul più bello dall’intervento in extremis di Juan Jesus. I rossoneri di Mihajlović pungono mentre i nerazzurri di Mancini fanno fatica a trovare il guizzo vincente sulla trequarti. La prima vera occasione dei padroni di casa arriva al 39′ con un bolide di sinistro di Jovetić dal limite che sfiora il palo alla sinistra di Diego Lopez e termina sul fondo. Finale ancora di marca nerazzurra con il colpo di testa ravvicinato di Guarin e con la grande occasione che capita sui piedi di Icardi (46′), imbeccato ottimante da Jovetić, sulla quale Diego Lopez compie un gran miracolo in uscita disperata mandando le squadre al riposo in perfetto equilibrio.

Stessi 11 in avvio di ripresa. Al 55′ prima buona giocata di Ivan Perišić, cross perfetto per la testa di Guarin, Diego Lopez mette sul fondo. L’equilibrio del match si spezza definitivamente al 58′ quando ancora Guarin, penetra centralmente, e poi lascia partire una sassata di sinistro che sorprende Diego Lopez, Inter in vantaggio 1-0. La risposta di Mihajlović si chiama Mario Balotelli che prende il posto di Bacca al 62′ ma è l’Inter a sfiorare il raddoppio al 72′ con il colpo di testa ravvicinato di Icardi alto sopra la traversa. Super Mario prende confidenza con la partita e al 78′, con una giocata delle sue, lascia partire una sassata dal limite centrando il palo alla destra di Handanovič. L’ex Liverpool diventa di colpo l’uomo più pericoloso dei suoi e all’82’, con una punizione dai 30 metri, impegna severamente Handanovič. Mancini toglie dal campo Perišić per Ranocchia cercando di preservare il risultato. Nel finale solo qualche mischia pericolosa in area interista e nulla di più. L’Inter vince il derby ed è l’unica squadra a punteggio pieno dopo tre giornate di campionato.

sabato 12 settembre 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-Milan

Inter-Milan non è mai una partita normale, nemmeno quando le due squadre sono reduci dalle peggiori stagioni della storia recente in campionato. La stracittadina milanese quest’anno avrà un significato importante, ossia stabilire un primo verdetto: arriverà l’aggancio rossonero ai danni dei cugini, oppure sarà l’Inter a fare il primo break della stagione, andando in testa a punteggio pieno?
I PRECEDENTI Negli 81 precedenti tra Inter-Milan con i nerazzurri in casa, il dato da segnalare è lequilibrio. La squadra di Erick Thohir ha infatti vinto in 29 occasioni, ottenendo per altrettante volte un pareggio. Nelle restanti 24 partite, infine, è stata la squadra rossonera a far gioire i propri tifosi nella stracittadina milanese. Inter-Milan è anche sinonimo di spettacolo e partite ricche di gol, come il 6-5 della stagione 1949/50 quando la tripletta di Amadei si rivelò decisiva per i nerazzurri; in tempi più recenti, invece, non si può non ricordare il clamoroso 0-6 rifilato dal Milan ai padroni di casa, con Comandini e Shevchenko protagonisti in una partita che resterà nella storia di questa classica per molto tempo. Nel febbraio 2013, invece, Inter-Milan terminò 1-1 dopo le reti di El Shaarawy e Schelotto, entrambi diventati oggetti misteriosi dopo le rispettive reti nel derby di Milano. Per quanto riguarda il penultimo derby, invece, sicuramente i tifosi nerazzurri non dovranno fare un grande sforzo per ricordarselo: nei minuti finali, infatti, Palacio fece saltare di gioia la San Siro interista con un meraviglioso colpo di tacco che regalò i tre punti alla formazione allora allenata da Walter Mazzarri. Entrambe le squadre, invece, nell’ultimo precedente hanno mancato l’appuntamento con i tre punti, in uno dei derby più brutti tecnicamente che si siano mai visti a San Siro: uno 0-0 che sia Inter che Milan vorranno dimenticare molto presto.
LE STATISTICHE 2,75 è la media gol a partita negli 81 precedenti tra le due squadre: in totale sono stati realizzati 223 gol, 116 a favore dell’Inter e 107 segnati dagli ospiti del Milan. Entrambe le squadre hanno mostrato una propensione a segnare maggiormente nei secondi tempi (rispettivamente 62 e 57 gol a testa) rispetto alle prime frazioni di gioco (54 e 50 reti); negli ultimi dieci derby disputati, infine, l’over 2,5 è uscito in ben cinque occasioni, un dato sicuramente utile agli scommettitori.

Il migliore e unico marcatore dell’Inter sino a questo momento della stagione è Stevan Jovetic, autore di tre reti, mentre il Milan dopo il digiuno di Firenze ha festeggiato due reti, firmate dai nuovi acquisti Carlos Bacca e Luiz Adriano.

giovedì 3 settembre 2015

Vidic fuori dalla lista


Nella lista dei giocatori dell'Inter che potranno partecipare al campionato in corso (novità voluta da Lega e FIGC) manca il nome di Vidic. Il difensore, attualmente fermo per un infortunio, non è stato inserito nell'elenco. Presenti tutti i nuovi acquisti e pure Dodò.
Questa la lista completa:
PORTIERI: Handanovic, Carrizo, Berni*; 
DIFENSORI: Juan Jesus, Telles, Montoya, Dodò, Murillo, Miranda, Nagatomo, Santon*, Ranocchia*, D'Ambrosio*; 
CENTROCAMPISTI: Kondogbia, Guarin, Medel, Perisic, Brozovic, Felipe Melo;
ATTACCANTI: Icardi*, Jovetic*, Biabiany*, Ljajic*, Palacio.

* Over 21 formati in Italia.

martedì 1 settembre 2015

Rivoluzione Inter, Thohir si esalta


Il presidente Erick Thohir, mediante inter.it, ha voluto dare il proprio benvenuto ai nuovi acquisti ufficializzati lunedì in serata: Felipe Melo, Alex Telles e Adem Ljajić. Ecco le sue dichiarazioni: "Diamo il nostro benvenuto a tre nuovi arrivi: Felipe Melo, Alex Telles e Adem Ljajić".
 "La grande tenacia e forza fisica che caratterizzano Melo sono convinto possano rendere il nostro centrocampo ancor più competitivo. Roberto Mancini lo conosce molto bene e saprà valorizzarne le qualità tecniche, la comprovata esperienza e lo spiccato spirito combattivo".
 "Telles può aggiungere qualità e freschezza alla squadra. Un terzino giovane e veloce come lui ben si innesta nella nostra rosa e grazie alle abilità in fase sia offensiva che difensiva potrà dare un contributo importante ai compagni".

 "Ljajić conosce molto bene il nostro campionato, questo gli consentirà di sicuro di inserirsi al meglio in squadra. Le sue doti offensive e la determinazione gli possono consentire di rendersi protagonista. In nerazzurro sono sicuro che potrà mostrare tutto il suo valore. Ben arrivati e forza Inter"