INTERNELCUORE TV

Torino-INTER 2-2

domenica 31 maggio 2015

38ªG. INTER-Empoli 4-3


L’Inter vince nell’epilogo della stagione per 4-3 contro l’Empoli, ponendo fine a un’annata travagliata. Succede tutto nel secondo tempo e ad aprire le marcature è Palacio, seguito da Icardi: sembrava tutto facile per l’Inter che, però, si fa raggiungere sul 2-2 da Mchedlidze e Pucciarelli. Nel finale Brozović e ancora Icardi mettono la firma sul successo nerazzurro.
 Mancini sceglie Palacio come partner d’attacco di Icardi, con Hernanes trequartista e Felipe ad affiancare Ranocchia in difesa; Sarri risponde con Saponara alle spalle di Pucciarelli e Mchedlidze.
Ritmi blandi a San Siro, con l’Empoli che preferisce proteggersi e ripartire: l’Inter ha il pallino del gioco ma, come spesso accade, questo non si tramuta in palle da gol importanti. A parte un paio di conclusioni dalla distanza, una di Nagatomo e l’altra di Brozović, l’unica vera chance nerazzurra capita sui piedi di Icardi che, però, trova pronto Bassi. Bene Santon, subentrato all’infortunato Felipe, e la coppia di difesa della formazione toscana, Barba-Rugani; nel finale di frazione Palacio ci prova di testa sull’ennesima buona imbeccata di Brozović, ma il pallone termina alto.

 L’Inter carica a testa bassa e trova subito la via del vantaggio: Kovačić illumina, Icardi elude Bassi con un passaggio che è molto più che un assist per Palacio, il quale a porta vuota realizza. Tutte le difficoltà nerazzurre sembrano improvvisamente sparite: l’Empoli si fa trovare con la linea difensiva alta e Icardi, ancora servito da Kovačić, fa 2-0. La partita sembrerebbe chiusa ma rispecchia esattamente la stagione nerazzurra: doppia dormita della retroguardia meneghina e gli ospiti prima con Mchedlidze e poi con Pucciarelli – bel filtrante di Verdi – agguantano il pari. Formazioni lunghe, tanto spettacolo e occasioni che piovono: al 65′ è Icardi, praticamente da due passi, a divorarsi la doppietta personale, mentre per l’Empoli è Mchedlidze a sparare a salve contro Handanović. I nerazzurri però trovano la forza di rimettere la testa avanti con Brozović e di allungare con Icardi, alla 22esima rete stagionale; per gli ospiti è ancora Mchedlidze ad accorciare le distanze, fissando il risultato sul definitivo 4-3.

sabato 30 maggio 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-Empoli


Inter ed Empoli si affrontano nell’ultima giornata di Serie A. Umori decisamente contrapposti tra le due formazioni: i nerazzurri hanno deluso e molto probabilmente non saranno qualificati nemmeno per l’Europa League, mentre i toscani si sono salvati con grande anticipo disputando anche un tipo di gioco tra i più belli di tutta al Serie A.
I PRECEDENTI – Negli 9 precedenti tra Inter ed Empoli a San Siro, i padroni di casa hanno trionfato in 8 occasioni, lasciando soltanto 1 vittoria alla formazione ospite; mai registrato, invece, il segno X. L’unico successo ospite all’interno della scala del calcio risale alla stagione 2003/2004, quando Tommaso Rocchi – che successivamente vestirà anche la maglia nerazzurra – gelò San Siro con un gol al novantesimo minuto. Per quanto riguarda il primo incontro, invece, dobbiamo tornare indietro alla stagione 1986/1987: in quell’occasione i meneghini trionfarono 2-1. L’ultimo faccia a faccia tra queste formazioni, infine, è datato 2008 quando Ibrahimovic, a dieci minuti dalla fine del primo tempo, realizzò il gol vittoria per la formazione allenata da Roberto Mancini.
LE STATISTICHE – Schiacciante anche il confronto tra gol segnati e subiti: i nerazzurri, infatti, a fronte di 24 realizzazione hanno un passivo di soltanto 6 reti. Un dato molto curioso riguarda inoltre la distribuzione delle reti tra primo e secondo tempo: solo nove le reti nelle prime frazioni (tutte realizzate dall’Inter), mentre nelle riprese le due squadre si sono rivelate nettamente più prolifiche, tanto da aver messo a segno rispettivamente 19 e 6 gol.
Il capocannoniere dell’Inter è Mauro Icardi, autore di 20 reti in campionato, mentre l’attaccante più prolifico dell’Empoli è Massimo Maccarone che, a sorpresa, ha realizzato ben 10 gol in stagione.

L’Inter è favorita perché terrà sicuramente a concludere in maniera degna la stagione, augurandosi che la Sampdoria commetta un PASSO falso...

sabato 23 maggio 2015

37ªG, Genoa-INTER 3-2 !!!

Genoa e Inter si affrontano nella penultima giornata di Serie A in una sfida cruciale in ottica Europa League. A spuntarla sono i rossoblù, che con un gol di Kucka nel finale superano l’Inter al termine di una partita straordinaria.
Il Genoa parte forte, caricato dalla straordinaria coreografia con fuochi d’artificio preparata dalla “Gradinata Nord”, e al 4′ Lestienne impegna Handanovič con un bel tiro a giro dal limite dell’area. La risposta dell’Inter arriva quattro minuti più tardi, quando Brozović, lasciato solo nell’area piccola, si divora incredibilmente di testa il gol del possibile vantaggio. I ritmi sono altissimi e subito dopo Handanovič compie un vero e proprio miracolo su una conclusione ravvicinata di Pavoletti. Al 19′ Palacio recupera un pallone vagante a centrocampo e serve Hernanes; il brasiliano lancia Icardi, che approfitta di una disattenzione della retroguardia genoana per portare l’Inter in vantaggio realizzando il suo ventesimo gol in campionato. La squadra di Gasperini reagisce immediatamente e al 24′ trova il pareggio grazie a un tiro di precisione di Pavoletti dal limite dell’area. Il problema odierno del Genoa però è la difesa, che sbaglia il fuorigioco su un tocco di Icardi e consente a Palacio di involarsi da solo verso la porta difesa da Perin: per l’argentino è un gioco da ragazzi insaccare e riportare l’Inter in vantaggio. Come in occasione della prima rete subita, i padroni di casa ripartono subito e due minuti più tardi lo scatenato Pavoletti centra una clamorosa traversa. Al 41′ la difesa nerazzurra si conferma tutt’altro che infallibile e regala il 2-2 ai padroni di casa: Kovacić perde un pallone sanguinoso nella sua metà campo, Ranocchia pasticcia nella sua area scontrandosi con Handanovič e Lestienne ne approfitta segnando il più facile dei gol a porta vuota. Un primo tempo entusiasmante si chiude così 2-2.

A inizio ripresa le due squadre non riescono a sostenere i ritmi avuti nei primi quarantacinque minutidi gioco e le trame offensive sono un po’ più confuse. Bertolacci, in un momento di forma sensazionale, al 68′ lascia partire una gran botta dalla distanza, ma Handanovič gli nega la gioia del gol deviando di pugno in calcio d’angolo. Il Genoa spinge alla ricerca del 3-2, a cui va vicino Burdisso con un colpo di testa che si spegne di poco a lato. Dopo il pericolo scampato, l’Inter si scuote e al 75′ Brozović prende in pieno la traversa con un tiro di destro a botta sicuro. Le emozioni non finiscono mai in quella che è sicuramente una delle partite più intense e divertenti viste in questo campionato: prima Pavoletti sfiora il gol con una deviazione nell’area piccola, poi Perin dice di no a Hernanes allungandosi in tuffo. Con il cronometro arriviamo all’82’, quando il neo-entrato Shaqiri mette in area un bel traversone per Icardi, che però di testa fallisce una ghiotta occasione. Come una sentenza, la regola “gol sbagliato-gol subito” ancora una volta non perdona: Edenílson crossa in area e Kucka fa esplodere il Ferraris realizzando il 3-2 con cui si chiude questa sfida emozionante.

sabato 16 maggio 2015

36ªG. INTER-RuBentus 1-2 !


La partita regala spettacolo sin dai primissimi minuti: la prima conclusione è nerazzura, con Icardi che impegna Storari dalla distanza. Subito dopo ribatte Morata, che però centra l’esterno della rete dopo una galoppata solitaria di cinquanta metri. A rompere gli indugi, comunque, ci pensa lo stesso Mauro Icardi, al suo ennesimo gol contro la Juventus, che infila il portiere bianconero con una precisa conclusione da fuori area. La reazione dei campioni d’Italia arriva solo attorno al 20’, con il solito Morata, che però colpisce ancora una volta l’esterno della rete. Poco dopo, un malinteso tra i difensori della Vecchia Signora porta al tiro, da posizione molto favorevole, Palacio, che però si fa neutralizzare la conclusione da Storari. Passano un paio di minuti ed è di nuovo la Juventus ad avere una chance per il pari ma Handanović nega la gioia del gol a Sturaro, che aveva cercato di sorprendere lo sloveno con un tiro a giro sul secondo palo. Nel finale di primo tempo pare ne abbiano di più i padroni di casa, che sfiorano il raddoppio con Shaqiri (traversa) e si vedono  annullare ingiustamente per fuorigioco una rete di Brozović ma è Marchisio a segnare, riportando a galla i suoi su rigore tre minuti prima dell’intervallo e realizzando la massima punizione (assegnata da Doveri per fallo di Vidić, reo di aver steso in area Matri lanciato a rete).
Si riparte e subito il solito Morata ha non una ma ben due palle gol: sulla prima, dopo aver portato a spasso Ranocchia, il centravanti iberico sparacchia male sul fondo; sulla seconda il 9 bianconero non ci crede fino in fondo e manca l’impatto di testa su un cross invitante dalla destra. A quel punto il match si incattivisce, si vedono tanti falli e quasi più nessuna palla gol, almeno fino al minuto 26, quando D’Ambrosio manda fuori una conclusione a giro mancina su imbeccata di Kovačić. Nel finale torna prepotentemente su la Juventus, che trova il vantaggio a 7′ dalla fine con un tiro non irresistibile di Morata su cui Handanović dà l’impressione di sbagliare tutto il possibile. Subito dopo l’Inter avrebbe anche la chance del pari ma Storari è non meno che miracoloso su una conclusione di Icardi, convinto di colpire a botta sicura: è l’azione che spegne definitivamente gli ardori nerazzuri e regala i tre punti ai campioni d’Italia.
nvinto di colpire a botta sicura: è l’azione che spegne definitivamente gli ardori nerazzuri e regala i tre punti ai campioni d’Italia

NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-RuBentus


L’anticipo della 36esima giornata pone di fronte Inter e Juventus nell’82esimo Derby d’Italia disputato a San Siro in Serie A: una classica del calcio italiano che si spera possa regalare molte emozioni.
I PRECEDENTI – Inter e Juventus si sono affrontate 81 volte allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano: per 34 volte i nerazzurri sono riusciti a portare a casa i tre punti, mentre in 26 occasioni le due squadre sono state costrette a dividersi la posta in palio. Infine, nelle rimanenti 21 partite, la Juventus ha espugnato San Siro regalando una grande gioia ai propri tifosi, considerando la rivalità storica che esiste tra queste due compagini.
Il penultimo precedente risale al 30 marzo 2013, quando i giocatori della squadra di Conte riuscirono a strappare la vittoria ai danni dell’Inter di Stramaccioni per 1-2, alle prese con tanti infortuni. Di Quagliarella e Matri i gol decisivi della sfida, inutile invece la rete del momentaneo pareggio realizzata da Palacio.
L’ultima sfida tra queste due squadre a San Siro, invece, risale al settembre 2013 quando Vidal pareggiò dopo il momentaneo vantaggio di Icardi, alla sua prima rete in nerazzurro.
LE STATISTICHE – 128 gol realizzati dall’Inter, 89 dalla Juventus: il tabellino è ancora a favore dei nerazzurri, che però non possono di certo CONTARE del pronostico della vigilia. 48-80 e 33-56 la distribuzione dei gol tra primo e secondo TEMPO delle due squadre, un dato che ci fa ben sperare considerando la mole di gol che le due squadre hanno segnato nella ripresa: in particolare l’Inter ne ha realizzate di più (57) nell’ultima mezz’ora di gioco, mentre la Juventus ha trovato la rete con più continuità nell’ultimo quarto d’ora della partita, con 20 reti segnate tra il 76° e il 90° minuto.
Il capocannoniere dell’Inter sino a questo momento della stagione è Mauro Icardi, autore di 18 reti, mentre l’attaccante più prolifico della Juventus è Carlos Tevez, anche capocannoniere del campionato dall’alto dei suoi 20 gol stagionali.
L’Inter ha dalla sua parte le motivazioni, visto che la Juventus è già campione d’Italia e, soprattutto, con la testa già a Berlino. Tuttavia la rosa della Juventus è superiore ...


domenica 10 maggio 2015

35ªG. Lazio-INTER 1-2 !!!


Il primo affondo della Lazio arriva dopo pochissimi minuti: Candreva fa partire il destro dal vertice destro dell’area di rigore, Handanović respinge di fronte a sé e poi Basta non inquadra la porta. Al secondo tiro in porta la Lazio passa: D’Ambrosio sbaglia un disimpegno e consegna palla a Felipe Anderson, che arriva sul fondo e serve a rimorchio Candreva, che batte Handanović. L’Inter ha subito l’occasione del pari: Hernanes pesca Icardi solo davanti a Marchetti, ma l’argentino spreca tirando alto. Al 17′ è decisivo per ben due volte Ranocchia: la Lazio riparte in contropiede, prima Klose davanti al portiere viene anticipato dal difensore ex Genoa, il pallone poi arriva a Parolo, che conclude in porta, Handanović para e sulla respinta del portiere l’ex Parma prova il tap-in di testa, ma ancora Ranocchia salva sulla linea. A metà della prima frazione arriva la svolta della partita: Maurício atterra Palacio al limite dell’area, l’arbitro estrae il rosso per chiara occasione da rete e sulla punizione che segue Hernanes trafigge Marchetti. Nel finale le due squadre sfiorano entrambe il gol del vantaggio: prima l’Inter va vicina al raddoppio con una punizione di Guarin che viene sventata da Marchetti, poi Handanović respinge in angolo una punizione di Biglia.

A inizio ripresa l’Inter ci prova di nuovo con Hernanes: la punizione del brasiliano viene deviata in angolo da Marchetti. L’Inter insiste e cerca il vantaggio: cross per Palacio, che però perde l’attimo davanti a Marchetti e l’occasione sfuma. Al quarto d’ora della ripresa è decisivo il miracolo di Handanović su Klose lanciato a rete da Candreva. Pochi secondi dopo la Lazio resta in nove: Marchetti atterra Icardi in area e l’arbitro concede il rigore ed espelle il portiere biancoceleste. Sul rigore il neo-entrato Berisha si supera e neutralizza l’esecuzione di Icardi. Al 78′ il portiere albanese blocca la conclusione mancina di Podolski dal limite. Pochi minuti dopo spreca un’altra clamorosa occasione il tedesco, che a porta quasi sguarnita impiega troppo tempo per concludere e si fa ribattere la conclusione. All’84′ Hernanes firma il gol dell’1-2: splendido colpo di tacco di Palacio che manda in porta Hernanes, il quale trafigge Berisha

sabato 9 maggio 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...Lazio-INTER


Lazio-Inter è il posticipo domenicale della 35esima giornata di Serie A: i biancocelesti per CONTINUARE il derby a distanza con la Roma, mentre i meneghini hanno bisogno di far punti nella capitale per non dover salutare definitivamente la speranza di approdare in Europa League.
I PRECEDENTI – Lazio-Inter è una delle classiche della nostra Serie A e quella di domenica sera sarà la partita numero 162 (la 144/a contando le sole gare disputate nella massima Serie). Il bilancio è decisamente a favore dei nerazzurri che conducono con 65 vittorie totali contro le 40 biancocelesti, 56, invece, sono i pareggi. Nelle 81 gare disputate nella Capitale (72 in Serie A) il bilancio è invertito, con la Lazio che ha fatto VALERE il fattore “casa” in 30 occasioni, arrendendosi all’Inter solo 21 volte (30 i segni “X”). Inter che non vince all’Olimpico dalla stagione 2009-10, quella del Triplete: 0-2 in dieci con reti di Samuel e Thiago Motta. L’anno scorso, invece, terminò 1-0 e il mattatore della serata fu Miroslav Klose a nove minuti dalla fine, un esito molto simile alla stagione 2012-2013 quando ancora il tedesco, all’82°, firmò la rete della vittoria biancoceleste.

LE STATISTICHE – La prima vittoria nerazzurra a Roma è datata 5 novembre 1933: un perentorio 1-4 firmato dal leggendario Meazza, autore di tutte le reti nerazzurre. Anche la Lazio, però, in quel periodo aveva un grandissimo cannoniere, Silvio Piola, che restituì il “favore” ai milanesi con una tripletta nella stagione successiva e un’altra nel campionato 1942-43. Lasciando da parte quei tempi “mitologici”, il confronto negli anni fra le due squadre ha scritto pagine di storia della nostra Serie A, su tutte il “tragico 5 maggio” per i nerazzurri nellastagione 2001-02: una sconfitta per 4-2 che regalò alla Juventus il titolo. Ronaldo e le sue lacrime, Gresko, Poborský, Simeone sono solo alcuni protagonisti di quello storico pomeriggio. Un’ultima curiosità sui gol segnati all’Olimpico: 206 le marcature totali (109 biancocelesti, 97 nerazzurre) ...
Un'altra domenica di sofferenza....

Inter punita dalla UEFA


Il fair play finanziario miete le sue prime vittime italiane. Inter e Roma sono state infatti sanzionate dal massimo organo calcistico continentale per la propria situazione finanziaria.
I nerazzurri hanno ricevuto una vera e propria stangata. Il club meneghino dovrà infatti pagare una multa di 20 milioni: 6 subito e altri 14 con la condizionale (se l'Inter dovesse invertire la propria tendenza, la sanzione verrebbe cancellata).

Come ulteriore provvedimento è stata prevista la riduzione della rosa: 21 giocatori per il primo anno e 22 per il secondo.

martedì 5 maggio 2015

L'Inter ha scelto...Dybala

L'Inter ha scelto: per l'attacco il nome giusto è quello di Dybala. Il giovane bomber argentino sarebbe la prima scelta dei nerazzurri, più di Jovetic, in uscita dal Manchester City. Sul piatto ci sarebbe anche una proposta ben chiara: 25 milioni di euro e due contropartite tecniche gradite al Palermo (Crisetig e Puskas, in corsa anche Bardi). C'è anche chi ipotizza una sola contropartita tecnica ma di maggior valore (Nagatomo?).
L'idea della società nerazzurra sarebbe quella di recuperare i soldi da investire su Dybala attraverso la cessione di uno dei propri big. Il Chelsea non molla Icardi (si parla di una proposta da 30 milioni di euro). Guarin e Kovacic sono giocatori molto graditi a diversi club esteri. Su Handanovic, invece, la volontà dell'Inter sarebbe quella di trattenerlo. Tuttavia, dovesse arrivare una proposta importante, potrebbe essere liberato.
Dybala, come è noto, piace molto anche a Juventus e Roma ma, al momento, l'Inter sembra in leggero vantaggio per assicurarsi il talento rosanero. Dovesse sfumare l'opzione Dybala, ci sarebbe l'assalto a Jovetic, sempre più convinto di tornare in Italia

domenica 3 maggio 2015

34ªG. INTER-Chievo 0-0 !!!

Nei primi 45’ l’Inter parte molto bene dominando nella metà campo degli avversari ma nonostante le occasioni è poco lucida nelle conclusioni. Al 1’ i nerazzurri hanno subito una bellissima occasione con Brozović serve Guarín in fuorigioco. La prima vera conclusione per l’Inter arriva al 7’ con Guarín che con un tiro a giro per poco non centra la porta. La partita continua con diverse occasioni a favore dei padroni di casa e il Chievo riesce ad avere una possibilità al 16’ con un calcio d’angolo che non viene sfruttato al meglio. Al 19’ è di nuovo l’Inter a fare tremare gli avversari con Icardi che, servito da Juan Jesus, prova di testa ma colpisce il palo. Al 28’ il Chievo prova un calcio di punizione ma Ranocchia lo ferma. Al 37’ l’Inter ha una possibilità dalla bandierina con Hernanes. D’Ambrosio riesce a trovare Hernanes che tira però fuori. L’Inter ci prova fino alla fine ma appare poco lucida e lenta nei cambi di gioco.

Il secondo tempo riprende con i nerazzurri subito in avanti. Una rimessa laterale battuta male da D’Ambrosio favorisce il Chievo che al 49’ ci prova con Meggiorini che termina con una conclusione alta. L’Inter riprende in mano la partita qualche minuto più tardi con una grande azione personale di Palacio che viene respinto da Cesar. Al 64′ Izco prova un tiro dal limite dell’area ma Handanović respinge mentre la palla viene presa da Meggiorini che non ne approfitta e la tira alta sopra la traversa. Al 68′ grande azione dell’attacco dei padroni di casa con una conclusione di Podolski troppo alta. Al 70′ bel tiro di Meggiorini su cambio di gioco di Paloschi fermata da Handanović che mette in angolo. Dopo pochissimi minuti il Chievo diventa pericolosissimo con Paloschi che viene fermato dal portiere nerazzurro. L’Inter appare in ripresa nei minuti successivi con Podolski che al 75′ sfiora l’incrocio dei pali e Shaqiri che, su passaggio in area di D’Ambrosio tira fuori. Al 79′ l’occasione si presenta per Icardi che con una rovesciata in area fa finire la palla fuori dalla porta. All’85’ grandissima occasione per il Chievo con una traversa di Biraghi. All’89’ D’Ambrosio crossa per Icardi che non riesce a deviare in porta e viene bloccato da Bizzarri. L’ultima occasione è del Chievo con Paloschi che, nell’ultimo minuto di recupero viene fermato da Handanović.

sabato 2 maggio 2015

NUMERI & CURIOSITÁ...INTER-Chievo


L’Inter per l’Europa, il Chievo per la gloria. In passato quest’incontro ha regalato molte emozioni e gol, ci auguriamo che lo stesso avvenga domenica, quando le due squadre si affronteranno per la 34esima giornata di Serie A.
I PRECEDENTI – Nei 12 precedenti in Serie A tra Inter e Chievo, i padroni di casa si sono assicurati tre punti in ben 8 occasioni, mentre i clivensi hanno rimediato un punto per 3 volte. L’unica vittoria ospite, infine, risale proprio alla prima partita in assoluto a San Siro contro i nerazzurri, quando Corradi e Marazzina ribaltarono il temporaneo vantaggio realizzato da Vieri. Una vittoria storica, ancora nella memoria dei tifosi del Chievo che, con Del Neri in panchina, riuscirono addirittura a qualificarsi per il preliminare di Champions League; nel penultimo precedente, invece, i nerazzurri si imposero per 3-1 grazie alle reti di Cassano, Ranocchia e Milito, quest’ultimo al ritorno in campo dopo alcuni problemi fisici. L’anno scorso, infine, Inter e Chievo si spartirono la posta in palio con il punteggio di 1-1, grazie alle reti di Paloschi e Nagatomo.
LE STATISTICHE – Inter-Chievo è da sempre sinonimo di spettacolo, gol e partite memorabili. Nonostante i precedenti ci dicano che l’Inter è puntualmente favorita ogni volta, i clivensi raramente demordono e spesso vanno oltre le proprie possibilità. Lo dimostrano i 14 gol realizzati dalla squadra gialloblu, a fronte di 24 subiti. Un numero che rende onore ai veneti: a cavallo tra il 2006 e il 2010, inoltre, nei tre incontri disputati tra le due squadre al Giuseppe Meazza, Inter e Chievo hanno realizzato la bellezza di 20 reti (due 4-3 e un 4-2).
Il capocannoniere dell’Inter sino a questo momento della stagione è Mauro Icardi, autore di 18 reti in campionato; per quanto riguarda il ChievoVerona, invece, l’attaccante più prolifico è Alberto Paloschi, a quota 8 gol.

Il Chievo ha raggiunto la salvezza mentre i nerazzurri, ancora in corsa per l’Europa, hanno un disperato bisogno di punti...