INTERNELCUORE TV
sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
A RUOTA LIBERA... L'Inter aspetta Simeone
Superbomba di mercato a tinte nerazzurre.
Una clamorosa indiscrezione, riportata da Sport Mediaset, indica Simeone come successore di Mazzarri sulla panchina dell'Inter a partire dal giugno 2015.
La dirigenza interista avrebbe contattato il tecnico campione di Spagna
già per la prossima stagione ma il "Cholo" vuole continuare con
l'Atletico ancora un anno.
Mazzarri gode della fiducia di Thohir ma il suo contratto scade proprio nel 2015.
Prosegue intanto il corteggiamento a Behrami,
con l'Inter che offre 5 milioni di euro più Taider. L'alternativa è lo
svizzero Granit Xhaka del Borussia Moenchengladbach, per cui i
nerazzurri offrono Kuzmanovic più 5 milioni.
In attacco Dzeko è il sogno ma si punterà sul "Chicharito" Hernandez, in partenza da Manchester.
mercoledì 28 maggio 2014
A RUOTA LIBERA...."Presto vinceremo la Champions"
Dopo lo straordinario risultato del 'Triplete' del 2010, si è parlato a lungo della 'pancia piena' dei giocatori interisti, un appagamento che ha contribuito fortemente alle successive annate poco esaltanti (se non fallimentari).
Con il cambio di proprietà
e soprattutto con il cambio generazionale della 'Beneamata', la voglia
di tornare a trionfare in Italia e in Europa è schizzata alle stelle.
L'ultima prova è quella fornita martedì sera da Erick Thohir.
Durante le celebrazioni del 50esimo anniversario della vittoria della
Coppa dei Campioni della 'Grande Inter' di Helenio Herrera, Massimo
Moratti ha chiesto al suo indonesiano successore: "Quando torneremo a
vincere la Champions League?".
La risposta del tycoon: "Molto presto". I tifosi nerazzurri hanno il permesso di fregarsi le mani.
Mah....molti dubbi....spero di sbagliarmi !
Come posso sognare la Champions se ad oggi si fatica a sognare persino un giocatore del Wolfsburg?
Misteri del calcio.....
Misteri del calcio.....
domenica 25 maggio 2014
NOTIZIE SPLASH...Notizie della Settimana
Finito il campionato alla domenica ritornano le NOTIZIE SPLASH.....Notizie della Settimana
Moratti polemizza con Thohir
Stilettata del petroliere al suo successore alla
presidenza dell'Inter: "Mi piace molto. Ma non quando dice che vuole
risanare il club, visto che non abbiamo mai fatto debiti".
Ds Cruzeiro:
"Nilton-Inter non si fa"
"Non abbiamo trovato l'accordo economico con la
società nerazzurra", rivela il dirigente del club mineiro, Alexandre
Mattos.
Strama, la Lazio
smentisce
La società biancoceleste smentisce le voci che darebbero
l'ex tecnico dell'Inter come successore di Reja.
Thohir prenota la
finale di Champions
"Spero di vedere presto un'italiana giocarsi la
coppa", ha dichiarato il presidente dell'Inter.
Guarin o Alvarez per
Destro
L'Inter sta tentando di riportare a Milano l'attaccante
giallorosso: offerti soldi e contropartite.
Inter, Erkin in
stand-by
Il procuratore del giocatore del Fenerbahçe rivela:
"Trovato l'accordo, ma Thohir ci ha chiesto di aspettare".
Inter, Nilton c'è ma
non passa le visite
Il centrocampista del Cruzeiro non ha superato gli
accertamenti fisici effettuati in patria. I nerazzurri vogliono vederci chiaro.
Milito: "Inter,
addio e grazie di tutto"
"Ho vissuto un'esperienza straordinaria, mi mancherà
tutto. Il futuro? Continuerò a giocare, sto bene".
"Berlusconi
voleva comprare l'Inter"
Parla l'ex avvocato del presidente del Milan, Dotti:
"L'allora presidente Fraizzoli disse no. Era interista? Il fratello
Paolo...".
Inter, preso Behrami. Guarin parte
Il centrocampista svizzero ha trovato l'accordo con i
nerazzurri. Intanto il colombiano è stato messo sul mercato.
Inter, salta Jung: l'ha preso il Wolfsburg
Ufficiale l'acquisto dall'Eintracht Francoforte del
laterale mancino a lungo seguito dai nerazzurri.
M'Vila il mediano per Mazzarri
Il francese del Rubin potrebbe essere il rinforzo tanto
agognato dal tecnico dell'Inter.
Milito, il West Ham ci prova
Hammers pronti a fare una proposta importante al
Principe. Il Racing resta in pole position.
Mazzarri: "Resto, sicurissimo"
"Gli argentini mi hanno aiutato a capirei il mondo
Inter. Sul mercato? Serve un metodista alla Luiz Gustavo. Arbitri? Abbiamo la
maglia nera".
Rabiot apre all'Italia
Seguito da diverse squadre tra cui Juventus, Milan e
Inter, il centrocampista ha parlato del suo futuro a Le Parisien.
"Tradimento" Taarabt: Inter
Secondo il quotidiano francese L'Equipe, i nerazzurri
sarebbero pronti a soffiare ai cugini il trequartista marocchino.
L'Inter si muove per Gaitan
I nerazzurri hanno chiesto informazioni per il
centrocampista offensivo del Benfica, i portoghesi vogliono 25 milioni di euro.
Milito: "Inter addio, perché..."
"Ancora non so cosa mi riserverà il futuro, ma mi
sento ancora 'vivo' e ho una voglia matta di giocare e tornare ad essere di
nuovo protagonista".
Cambiasso sfoglia la margherita
Oltre alla Fiorentina, ipotesi Atletico Madrid, Tottenham
e anche il ritorno in patria, al River.
Samuel: "Ancora un anno"
Il difensore argentino: "Giusto finire adesso con
l'Inter, Vorrei giocare ancora, anche non in Italia".
Il nuovo Cambiasso viene dalla Premier
Per sostituire il Cuchu Mazzarri vorrebbe Behrami, ma
l'Inter segue alcuni assi del calcio inglese, da Javi Garcia a Lucas Leiva.
Sampdoria: un anno in più con Mihajlovic
Niente Inter e niente Lazio: il tecnico serbo prolunga il
suo contratto con i blucerchiati per un'altra stagione.
Guarin, le opzioni per il futuro
Il colombiano vorrebbe restare ma United, City, Chelsea e
Wolfsburg sarebbero pronte all'assalto.
Moratti: "Zanetti come Facchetti"
"E' il simbolo dell'Inter che è stata e che sarà.
Recoba poteva essere il più forte del mondo, Mou eccezionale".
Simeone, no all'Inter: "Resto"
L'argentino: "Rimango all'Atletico Madrid. Sono
molto contento di essere dove sono".
Materazzi esonera Conte
"Da interista spero che non rimanga alla
Juventus", ha dichiarato l'ex difensore nerazzurro.
Cambiasso, spunta la Roma
Scaricato da Thohir, l'argentino potrebbe ricominciare al
fianco di Totti. Anche il River in corsa.
Moratti: "Argentini? Thohir ha deciso..."
"Li ho amati tutti perché tutti hanno dato più di
quanto mi aspettassi, l'Inter può tornare forte subito".
Mazzarri: "Ora parlerò con la società"
"Al di là del contratto, che è l'ultima cosa che mi
interessa, devo parlare bene con la società perché è stato un anno
difficile".
Mazzarri, mercoledì il giorno della verità
Il tecnico dell'Inter ha indetto una conferenza stampa in
cui chiarirà il suo futuro: rinnovo o addio.
venerdì 23 maggio 2014
A RUOTA LIBERA...Milito: "Inter, addio e grazie di tutto"
"L'emozione è grande. Dire grazie ormai sembra una cosa scontata, ma è un grazie enorme a tutta la famiglia nerazzurra. Credo che questa sia stata un'esperienza straordinaria, sono stati cinque anni in cui abbiamo vissuto insieme tanti momenti.
Ma ora è il momento di salutare e ringraziare tutti".
mercoledì 21 maggio 2014
PALLONATA in FACCIA...Mazzarri "Resto ! " ( Purtroppo )
Walter Mazzarri ha dato appuntamento allo stadio Giuseppe Meazza di San
Siro per sciogliere ogni dubbio legato alla sua Inter, a partire dal
suo futuro.
"Sarò ancora allenatore il prossimo anno? Sicurissimo. E sono molto
contento della telefonata di Thohir dopo il 4-1 sulla Lazio. Questo e la
vicinanza di Moratti mi hanno dato molto. Del rinnovo è inutile che
parli io. Il contratto con l'Inter è fino al 2015, la società ha già
chiarito le posizioni. Posso fare bene anche con un anno solo di
contratto e Ausilio ha detto che nei prossimi giorni si parlerà del
rinnovo, con un piano preciso e unità di intenti", ha spiegato.
Il tecnico di San Vincenzo ha poi analizzato gli aspetti negativi e
quelli positivi della stagione: "Io creo sia stato un anno positivo,
abbiamo fatto cose buone. Non era scontato arrivare in Europa League,
sono soddisfatto. Mi rimprovero invece le troppe occasioni sprecate, i
pareggi sofferti all'ultimo minuto, ma le cose positive sono state più
di quelle negative. Qualcuno parla di brutta stagione? Non so come si
possa definire negativa la nostra stagione. Fa parte del gioco. Ma
negativa no, non esiste".
Dagli spalti di San Siro, al momento dell'annuncio del suo nome nel pre
partita, Walter Mazzarri è stato subissato dai fischi: "Il pubblico non
aveva capito la scelta di Zanetti in panchina per la gara con la Lazio,
ma io pensavo anche alla classifica e all'Europa League. Io penso di
aver gestito al meglio l'addio di Zanetti, è andato tutto bene, Javier è
entrato a partita in corso, è finita bene, c'è stata una bella festa.
Tutto era stato concordato fra me e lui. La storia dei fischi per me è
un equivoco chiarito. L'anno prossimo non ci saranno più gli argentini?
Intanto sono felice di aver accompagnato questi campioni argentini in
una stagione importante. Molto importante. Un anno insieme a loro, mi ha
aiutato a comprendere il mondo Inter. Abbiamo gettato le basi per la
prossima stagione, una mentalità da Inter, i giovani sono cresciuti. Io
penso positivo".
La rosa verrà svecchiata, anche per avere la gamba giusta per
affrontare due competizioni, il campionato e l'Europa League: "Le linee
programmatiche, a chiusura del mercato, le impone la società, e io le
condivido. Io cercherò di tirare la macchina oltre le aspettative, dopo
un anno di esperienza che è servito a tutti, a me soprattutto. Ma
ripartiamo da un dato di fatto: solo l'Inter e la Roma, la Roma in modo
eclatante, si sono migliorate rispetto a un anno fa. La Roma in modo
eclatante. Poi si è migliorata la Juve, ma su un altro pianeta. Ho tanta
esperienza, vissuta al Napoli. L'Europa è servita per far crescere i
giovani, senza perdere di vista il campionato. Siamo arrivati secondi, e
abbiamo superato il primo turno europeo. Per vincere su tutti i fronti,
occorre fare certi investimenti. Vedremo che organico ci sarà, la
prossima stagione, e fisseremo gli obiettivi. Cerco una squadra-base per
il campionato, si gioca la domenica. Quattro giorni dopo in Europa
League penso di dover schierare una squadra diversa. Molti titolari,
tutti a giocarsi il posto, ma con un quadro chiaro delle priorità. Ma
soprattutto con tre moduli di gioco da variare, ma seconda degli
impegni".
Quando ha affrontato il tema del mercato, l'allenatore dell'Inter si è
lasciato sfuggire un nome: "Vedrete dal primo giorno di ritiro. VI dirò
che un cambio di modulo ci sarà: lavorerò sulla difesa a quattro e un
metodista. Mi servirà anche se dovessi giocare, talvolta, con la difesa a
tre. O con la difesa a quattro nel modo più puro. Ci vuole un giocatore
con le caratteristiche di Luiz Gustavo, ma temo che sia
irraggiungibile. Un giocatore che sa fare quel ruolo come pochi al
mondo. E' la mia idea, ma il mercato ha le sue regole. Ho in progetto
tre moduli di gioco".
Infine, una battuta sugli arbitri: "Dico solo: guardate i numeri. Siamo
la maglia nera dei rigori a favore, abbiamo un numero esagerati di
pali, traverse e calci d'angolo. Speriamo che vada meglio l'anno
prossimo".
martedì 20 maggio 2014
A RUOTA LIBERA....Semplicemente arrivederci Cuchu !
"Mi auguro di alzare un'altra Coppa con voi come calciatore o da allenatore, in ogni caso - aggiunge rivolgendosi ai tifosi presenti - non vi libererete di me. Io ho due famiglie, voi tifosi siete una di queste e l'altra è formata da mia moglie e dai figli".
A RUOTA LIBERA....Ciao "the Wall"
E' stato bello.
Anche finire adesso, al momento giusto. Triste? Ma no, solo molta
emozione. Prima di Inter-Lazio l'ho sentita. Si è chiusa una parentesi di vita.
Da mesi dicevo ai compagni e al mister che volevo lasciare l'Inter in Europa:
vado via felice. E' anche giusto che il nuovo presidente porti idee nuove,
manager e giocatori nuovi: fa bene...".
A RUOTA LIBERA....Addio Principe del triplette !
"E' giunto il momento di salutarvi - ha scritto il Principe sulla sua pagina facebook -. Purtroppo la mia vita in nerazzurro è arrivata al capolinea. Ho deciso di provare una nuova avventura professionale, ancora non so cosa mi riserverà il futuro, ma mi sento ancora "vivo" e ho una voglia matta di giocare e tornare ad essere di nuovo protagonista. Voglio ringraziare tutte le persone con le quali, in questi anni di Inter, ho condiviso successi e gioie incredibili: la società, il presidente Moratti, tutti i membri dei vari staff e ovviamente tutti i miei compagni di squadra. Ma soprattutto, il ringraziamento più grande, va a voi tifosi, per quello che mi avete dato e trasmesso in queste cinque stagioni...vi porto nel cuore, siete stati fantastici…grazie a tutti voi e forza F.C. Internazionale Milano sempre!".
lunedì 19 maggio 2014
SEMPLICEMENTE GRAZIE !... Andrea Ranocchia
"E' la fine di un ciclo: Wally, il Principe, Cuchu e Pupi - ha scritto Ranocchia - hanno vissuto la loro ultima stagione nerazzurra. Ora questa è l'immagine di una parte della vita calcistica interista. Iniziata con gli addii dei miei fratelli: Matrix, Eto'o, Deki, Chivu, Maicon, Julio, Goran, Wes, Ivan, Thiago, Lucio e il mio compagno di stanza Caste.... Un pò mi piange il cuore, ma quando c'è di mezzo la parola addio è quasi sempre così... Se ne vanno persone e calciatori straordinari, dai quali ho cercato di imparare il più possibile. Se ne vanno uomini con valori speciali. Se ne vanno amici con i quali avrei voluto condividere tanti trofei, ma purtroppo le storie non finiscono sempre con delle vittorie... Con loro ho condiviso emozioni uniche, che mi hanno cambiato radicalmente, mi hanno aiutato a crescere e che rimarranno dentro di me per sempre! Oggi si è consumato l'ultimo atto dell'Inter del Triplete, una squadra leggendaria, quella della maglia piena di patch che io ho avuto l'onore di indossare, quella del coro della curva 'siam campioni di tutto'... Quell'inter ora entra ufficialmente nella storia come una delle squadre più grandi mai esistite... E io ho avuto l'onore di vivere l'Inter con quei campioni che quella storia l'hanno scritta... Ed è anche l'addio al calcio di un giocatore in particolare, anche lui diventato Leggenda, che è riuscito a portare valori umani altissimi in un mondo nel quale l'etica sta sempre più scemando. Un Capitano indistruttibile, forte, sempre positivo... L'addio di Pupi è un dispiacere per il calcio globale come sono stati quelli di Maldini, Facchetti, Baresi e Baggio. Purtroppo è la vita, e' così che funziona... Ho cercato di apprendere quanto più possibile da lui, e anche da tutti gli altri e spero di poter tramandare il loro essere campioni, nello sport e nella vita, ai ragazzi più giovani che incontrerò durante la mia carriera. Stare a contatto con questi giocatori è un qualcosa che ti fa crescere che ti cambia il modo di pensare e vedere le cose... Ragazzi, e' stato un piacere giocare con tutti voi... Qualcuno dice che il numero di respiri che fate in vita vostra e' irrilevante, quello che conta sono i momenti che il respiro ve lo tolgono ed io stasera ne ho vissuto uno.. Mi mancherete ma sarete sempre con me dovunque!!!".
Andrea Ranocchia
CAMPIONATO 2013/14 - 38ªG. Chievo-INTER 2-1
C’è aria di festa al Bentegodi, dove si
sfidano due squadre che hanno già raggiunto i rispettivi obiettivi.
Spazio dunque alle seconde linee: Squizzi, Bernardini, Lazarević nel
Chievo, Carrizo, Andreolli, Botta nell’Inter. Ultima assoluta da
giocatore per Javier Zanetti. La prima clamorosa occasione è per i padroni di casa al 6′: la difesa nerazzurra si dimentica di Paloschi, che gira di testa tutto solo ma colpisce la traversa.
La risposta ospite arriva al 20′: D’Ambrosio fa il Nagatomo, si beve
due avversari e conclude sul primo palo, trovando un attendo Squizzi.
Partita frizzante, le due squadre arrivano spesso al tiro, anche se non
sono precise. Il Chievo ha un conto in sospeso con la fortuna e alla
mezz’ora colpisce un altro legno, stavolta con Lazarević.
Decisiva la deviazione quasi impercettibile di Carrizo. Il match si
sblocca al 41′: sugli sviluppi di una punizione dalla destra, la sfera
arriva sui piedi dell’ex Andreolli che non ci pensa su due volte e porta in vantaggio l’Inter.
L’Inter gestisce il vantaggio, mentre il Chievo sembra aver smarrito lo smalto della prima mezz’ora di gara. La seconda frazione, quindi, si trascina senza grandi emozioni, almeno finché Corini non decide di gettare nella mischia Obinna. E al primo pallone toccato, il nigeriano la butta dentro: Lazarević serve in profondità il numero 10, che di sinistro fulmina Carrizo sul suo palo. Obinna è entrato benissimo in partita e, dopo aver sfiorato il raddoppio alcuni minuti dopo, lo trova al 90′ con un gran tiro da fuori che non lascia scampo al portiere argentino.
L’Inter gestisce il vantaggio, mentre il Chievo sembra aver smarrito lo smalto della prima mezz’ora di gara. La seconda frazione, quindi, si trascina senza grandi emozioni, almeno finché Corini non decide di gettare nella mischia Obinna. E al primo pallone toccato, il nigeriano la butta dentro: Lazarević serve in profondità il numero 10, che di sinistro fulmina Carrizo sul suo palo. Obinna è entrato benissimo in partita e, dopo aver sfiorato il raddoppio alcuni minuti dopo, lo trova al 90′ con un gran tiro da fuori che non lascia scampo al portiere argentino.
venerdì 16 maggio 2014
NUMERI & CURIOSITÁ ....Chievo-INTER
ChievoVerona e Inter
si affrontano nell’ultima giornata del campionato di Serie A con gli
obiettivi già precedentemente raggiunti: gli scaligeri, con il successo
ottenuto a Cagliari, si sono guadagnati la permanenza nel massimo torneo
per un’altra stagione, mentre l’Inter ha annientato la Lazio con
quattro reti pesanti, nonostante la brutta partenza che ha causato il
gol di Biava. Una partita sostanzialmente inutile, quindi, ma non per
questo meno interessante: con le squadre relativamente tranquille,
quindi, speriamo di vedere novanta minuti di calcio vero.
I PRECEDENTI – Negli 11
precedenti tra ChievoVerona e Inter, gli ospiti hanno trovato la
vittoria per ben 6 volte, riuscendo a strappare un pareggio in altre tre
occasioni. Per quanto riguarda le vittorie casalinghe, invece, il conto
si ferma a 2. Il primo incontro tra le due compagini è datato stagione
2001/2002, quando l’Inter ebbe la forza di ribaltare l’iniziale
vantaggio di Marazzina ma, nel finale, si dovette accontentare di un
pareggio per via del gol di Cossato; a posteriori, si può dire che quel
gol abbia poi successivamente causato il 5 maggio, una data tragica –
per certi versi – per tutto il popolo nerazzurro. Nell’ultimo
precedente, invece, i tifosi interisti hanno potuto festeggiare una
bella vittoria, seppur non accompagnata da una grande prestazione: le
reti di Pereira e Cassano, una per tempo, regalarono però alla banda di
Stramaccioni tre punti utili per la lotta scudetto – sogno che in quel
momento era ancora coltivato da molti – salvo poi concludere la stagione
con un deludentissimo nono posto. Infine, nell’annata 2011/2012, è
arrivato probabilmente il successo più sudato per l’Inter: i gol del
definitivo 0-2, infatti, arrivarono all’87° e al 90° minuto, firmati da
Samuel e Milito, due calciatori che giocheranno domenica sera l’ultima
partita con la maglia del club meneghino.
LE STATISTICHE – Nelle
11 partite disputate nella storia di questa partita, l’Inter ha
realizzato la bellezza di 18 reti, fermando il conteggio dei gol del
ChievoVerona a quota 10, per un totale di 28 marcature totali: una media
quindi di 2,54 reti a partita, in perfetta media con quelli che sono i
numeri della Serie A. I padroni di casa hanno mostrato la tendenza a
essere più prolifici nel primo tempo (7 segnature) rispetto ai secondi
tempi (3 reti), mentre il dato è perfettamente invertito per i
nerazzurri, che si sono dimostrati più cinici nella ripresa (13 gol)
rispetto ai primi 45 minuti (5 marcature).
Il miglior attaccante del ChievoVerona sino a questo momento della stagione è Alberto Paloschi con 13 centri in campionato – di cui 4 dagli undici metri – mentre il capocannoniere dell’Inter è Rodrigo Palacio, autore di 17 gol, che però non sarà della partita per via del giallo rimediato nell’ultima partita contro la Lazio.
Il miglior attaccante del ChievoVerona sino a questo momento della stagione è Alberto Paloschi con 13 centri in campionato – di cui 4 dagli undici metri – mentre il capocannoniere dell’Inter è Rodrigo Palacio, autore di 17 gol, che però non sarà della partita per via del giallo rimediato nell’ultima partita contro la Lazio.
domenica 11 maggio 2014
A RUOTA LIBERA...Non solo Zanetti, via gli argentini
Sabato sera al Meazza i tifosi nerazzurri non hanno solo assistito all'addio di Javier Zanetti,
ma alla fine di un'era dell'Inter. A partire è il blocco storico
argentino, la base su cui si sono fondati i successi di José Mourinho.
Il capitano li ha chiamati al suo fianco, sul prato di San Siro: Diego
Milito, Walter Samuel ed Esteban Cambiasso. Gli eroi del Triplete, in
scadenza di contratto, separeranno il loro destino da quello della
Beneamata a fine stagione: i saluti di sabato sono stati
l'ufficializzazione.
Il Muro ha già un accordo di massima con la Fiorentina, e resterà in Italia almeno un altro anno. Diego Milito invece ha già prenotato il volo di ritorno in Argentina: andrà al Racing Avellaneda.
Più incerto il futuro di Esteban Cambiasso,
cercato dalla Samp. L'addio al club meneghino è praticamente certo:
dalla società non è ancora arrivata nessuno offerta per il rinnovo, e le
voci di un suo sostituto in arrivo (Nilton), allontanano ancora di più
il Cuchu da Milano.
sabato 10 maggio 2014
A RUOTA LIBERA...Zanetti, commosso addio a San Siro
"Finisce il calciatore, va avanti l'uomo. Finisce una bellissima carriera, difendendo questa maglia che amo veramente". Con queste parole un commosso Javier Zanetti si è congedato dal pubblico di San Siro dopo la sua ultima partita al Meazza. "Grazie a tutti. A Moratti - ha proseguito l'argentino - per la fiducia, a Thohir perché mi dà la possibilità di proseguire in questa famiglia, ai miei compagni e alla mia famiglia".
Iniziano i festeggiamenti a San Siro per l'addio di Javier Zanetti e lui si commuove. Tutti i nerazzurri sono scesi in campo per il riscaldamento con la casacca numero 4. A centrocampo è stata esposta una grande maglia dedicata a Zanetti con scritto 'Grazie'. Il Meazza è praticamente esaurito tranne per il secondo e terzo anello verde, chiusi dal giudice sportivo in seguito ai cori di discriminazione territoriale contro i napoletani.
Erick Thohir valuterà insieme a Massimo Moratti la possibilità di ritirare la maglia numero 4 di Javier Zanetti. A dirlo è lo stesso presidente nerazzurro a Sky al suo arrivo allo stadio Meazza per l'ultima gara in casa del capitano argentino. "Abbiamo creato - ha detto - un evento molto speciale per Zanetti. Parleremo con Moratti della possibilità di ritirare la maglia numero 4. Ci stiamo pensando, ma è possibile".Thohir ha parlato anche della gara di stasera contro la Lazio. "La partita - ha aggiunto - è molto importante, bisogna fare più punti possibili da qui alla fine". Il presidente ha poi ribadito, come aveva fatto stamattina al suo arrivo a Milano, la volontà di "confermare Mazzarri per la prossima stagione".
"Stasera sarà una grandissima emozione, è inutile nascondere tutto quello che mi sta succedendo dentro. Ora però testa alla Lazio". Lo ha detto Javier Zanetti poco prima di Inter-Lazio, sua ultima partita a San Siro da giocatore. "Per le tante persone che mi vogliono bene - ha aggiunto Zanetti - arrivare oggi allo stadio sarà speciale. Credo che un momento così non si prepari, speriamo sia una grande festa per tutti. È l'ultima gara ufficiale, magari ce ne sarà un'altra per festeggiare. Sono passati quasi 20 anni e c'è un legame pieno d'amore nei confronti dei tifosi". Il capitano dell'Inter ha risposto così a chi lo ha paragonato a Giacinto Facchetti, bandiera ed ex presidente nerazzurro: "Adesso non esageriamo. Giacinto è Giacinto. Quello che posso dire è che sarà bellissimo continuare a fare parte di questa famiglia".
"È un addio commovente ed emozionante. C'è una lunga storia alle spalle, condivisa completamente con me. Peccato non giochi da titolare". Lo ha detto Massimo Moratti al suo arrivo allo stadio Meazza per l'ultima partita in casa da giocatore di Javier Zanetti. "È una giornata particolare. Abbiamo - ha aggiunto il presidente onorario dell'Inter - gli stessi ricordi e sentimenti. Credo che si meriti un futuro da dirigente come Giacinto Facchetti perché ha le caratteristiche per farlo".
CAMPIONATO 2013/14 - 37ªG. INTER-Lazio 4-1
Inter-Lazio 4-1. La Lazio non rovina la festa di Zanetti e dell'Inter, che imponendosi 4-1 (doppietta di Palacio, gol di Icardi e dell'ex Hernanes) ipoteca la qualificazione alla prossima Europa League.
L'Inter, forse un po' distratta per l'atmosfera venutasi a creare nel giorno dell'addio a San Siro di Javier Zanetti,
viene colpita a freddo: un tiro di Cana viene deviato in rete da Biava
per l'1-0. La paura dei tifosi nerazzurri dura però solo cinque minuti,
perché il solito Palacio tocca leggermente un assist di Kovavic per
l'1-1. Al Meazza è partita vera e la Lazio, all'ultima chiamata per
l'Europa, spinge forte con Keita, che spreca due grandi occasioni. Tra
il 34' e il 37 la rimonta nerazzurra si completa: prima Icardi sfrutta
un'altra apertura al bacio di Kovacic per portare la sua squadra in
vantaggio e poi Palacio punisce ancora la difesa ospite: doppietta e
3-1. Col risultato virtualmente in cassaforte, Mazzarri manda a
scaldarsi Zanetti.
Al 52', è il momento dell'ingresso in campo del capitano nerazzurro, con tanto di maglia speciale (numero 4 e "ever"). Un paio di sgroppate alla vecchia maniera sulla fascia accendono San Siro, che poi riserva un grandissimo applauso a Milito, altro argentino protagonista del Triplete al passo d'addio. La Lazio prova a riaprire la partita ma si scontra con un monumentale Handanovic, che dice di no a Biava, Keita, Pereirinha e Felipe Anderson. A chiudere definitivamente i conti ci pensa allora l'ex più atteso, Hernanes, che dopo le lacrime all'addio a Formello non esulta in occasione del 4-1. Al novantesimo, un invasore solitario viene fermato prima di poter raggiungere Zanetti, che però dimostrando ancora una volta grande cuore lo accompagna fuori dal campo insieme agli steward. Il risultato finale è un'ipoteca sulla qualificazione all'Europa League dell'Inter...
Iscriviti a:
Post (Atom)